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Oscurantismo comunale. Una bellissima sorpresa…al buio.

Lunedì sera, con il giusto ritardo sulle previsioni che ci erano arrivate via sms, la nostra Marching Band è tornata dalla “missione” in Polonia con il trofeo del 3° posto conquistato alla rassegna delle bande che si è svolta in quella parte d’Europa la settimana scorsa.

L’accoglienza era un po’ preparata: lo striscione di benvenuto, retto dal chi del gruppo non era potuto andare, il sindaco abbronzato reduce dalle spiagge del Salento, praticamente solo, senza nessun assessore né consigliere comunale (non c’era, non c’era neanche la plenipotenziaria assessora Catia Giovina Mattioli). C’eravamo noi: genitori, nonni, zii, sorelle e fratelli dei nostri bravissimi bandisti. Noi che sosteniamo con passione e impegno, anche finanziario, questa bella realtà. 

Tracce di futuro

Facendo quel che ogni papà fa,cioè aiutare i propri figli quando occorre, stavo sistemando la stampante che aveva esaurito la sua cartuccia mentre mia figlia stava stampando una ventina di fogli.

Al termine dell’operazione lei frettolosamente è andata a preparare i singoli fogli a mo’ di pergamena per poterli consegnare alla festa di fine anno. Nella stampante è rimasto un foglio che è uscito quando la stavo spegnendo.

Era la lettera che la classe 3^ A della nostra scuola media - penso scritta materialmente da alcuni di loro per contro di tutta la classe - aveva scritto ai professori nel momento, pur festoso, che ha segnava la separazione dopo tre anni di vita scolastica.

Contraddizioni turistiche o attenzioni diverse?


Il Comune prosegue nell’opera di recupero del Palazzo della Duchessa e riapre per esso (per esso, vero?) non tutta ma solo l’accesso, da via della Chiesa, dell’antica e misteriosa “Ruella delle Streghe”.

Dall’altro lato, lo stesso Comune, la stessa maggioranza, lascia che la balconata che costeggia via della Chiesa e la stessa sede stradale vengano distrutte progressivamente dai pini evidentemente inadeguati in quelle allocazioni.

Da un lato la Parrocchia ha fatto eseguire importanti lavori di sistemazione esterna del Santuario di san Pantaleone per una spesa di oltre 600.000,00 euro.

Dall’altro lato nessun intervento comunale ha accompagnato quest’opera di riqualificazione.

Tutti al Corso! Sabato pomeriggio c’è la Croce Rossa Italiana alla Sala Civica

Sabato 8 giugno, alle ore 17.00 inizia con un primo appuntamento divulgativo il corso di Primo soccorso riservato a adulti, scuole elementari  e medie.

L’incontro si terrà presso la Sala Civica Comunale e tutti sono invitati a partecipare.

Il corso, come precisa il sito della Croce Rossa Italiana, è gratuito! Insomma almeno questo non si paga.

TARES figlia di TARSU, s’impone a Miglianico in: “un salasso per l’estate”

Pagare le tasse è giusto. È peccato evadere. Gesù stesso ha dato l’indicazione religiosa e etica con il “date a Cesare quel che è di Cesare”. Su questa affermazione si sono scritti venti secoli di trattati. E il dibattito sulle tasse non terminerà oggi.

Ma se evadere è peccato, far pagare le tasse, certe tasse e con certe scadenze, è sicuramente inaccettabile, eticamente rozzo, umanamente privo di sensibilità.

L’ignavia nell’agire, quando si ha la responsabilità che deriva da potere, è peccato. E non di quelli veniali.

Ma è anche un cancro sociale, genera il disfacimento della coesione sociale e porta alla rovina della organizzazione sociale in cui si vive.  

È giunta in tutte le nostre case (quasi tutte) la lettera con la richiesta di pagamento della TARES, la nuova tassa comunale per i rifiuti e i servizi (che comprendono anche le spese per la pubblica illuminazione e la manutenzione delle strade), che sostituisce la TARSU (tassa per i rifiuti solidi urbani). Come tutti i figli, anche le nuove tasse son più grandi di quelle che l’hanno precedute. La TARES è più salata, così sembra.

Ma per di più puzza di ingiustizia.

2 giugno 2013. Festa della Repubblica dimenticata. A Miglianico c’è la monarchia?

“Al referendum istituzionale del 2 giugno 1946, i voti per la repubblica furono 497, quelli per la monarchia 1.801, le schede bianche 76, i voti non validi 157.”

Questa informazione storica è contenuta nel (poco) trasparente sito del Comune di Miglianico.

Da noi, rectius nelle stanze del potere locale, deve esser rimasto qualcosa di questo risultato in controtendenza rispetto a quello nazionale che il 2 giugno del 1946 decretò la scelta istituzionale del Popolo Italiano, che decise di avere come forma dello Stato la Repubblica e non più la Monarchia, quello, in specie, della dinastia sabauda.

Il 67° anniversario della Festa della Repubblica, che cade il 2 giugno di quest’anno, come ogni anno da quel 1946, a Miglianico è stato semplicemente dimenticato.

La “Ruella delle streghe”. Piccoli misteri di un sentiero fatato

Che fine ha fatto la “Ruella (o ruvelle) delle streghe”? La domanda, per molti, sarà un nonsenso. Per quasi tutti sarà addirittura una banale novità.

A Miglianico c’è la “Ruella delle streghe”?. Si c’è. C’è da tempo immemore e il nome stesso lascia immaginare che non  si tratta di un’invenzione del secolo appena trascorso. Il luogo, tanto per renderlo individuabile, è un tracciato che partiva dalla prima curva scendendo lungo Costa della Forma (la “Salite di Armande” nome convenzionale, questo sì, del secolo scorso) e compiva (almeno nel progetto comunale) il periplo del colle della Chiesa, sostanzialmente alla stessa curva di livello, per sbucare nella stradina che oggi termina tra la base del muraglione della piazza e la palazzina “Porreca”. Il vero tratto, quello che aveva e ha quel nome è sicuramente quello iniziale. Ma questo è un dettaglio.

Questo tracciato fu oggetto di lavori di recupero e rilancio turistico da parte dell’Amministrazione comunale (sindaco Mincone) a cavallo degli anni ’90 del secolo scorso, grazie ad un finanziamento regionale di 30 milioni delle vecchie lire e alla bella esecuzione della ditta D’Aversa di Miglianico (se c’è qualche inesattezza è dovuta alla memoria ma non incide assolutamente sulla sostanza del discorso che segue).

Un marciapiede che ci costerà caro, sempre più caro.

Oggi e domani, grazie all’ingegno e alla capacità imprenditoriale della famiglia Ciavolich, in particolare della dott.ssa Chiara, in occasione della manifestazione “Cantine aperte” il nostro centro storico sarà attraversato da tantissime persone che visiteranno i prestigiosi locali della cantina che ha la sua sede di rappresentanza di fronte al Santuario di San Pantaleone.

Che saranno tante le persone non solo è nell’augurio nostro e di chiunque ami Miglianico ma è anche nella facile previsione di chi, come il nostro parroco, ha già deciso di spostare la Santa Messa vespertina nella chiesa di San Rocco per evitare disagi comuni ai molti fedeli e ai numerosi visitatori della Cantina Ciavolich domenica sera.

Purtroppo, dovendo probabilmente raggiungere il luogo a piedi, visto che di auto ne passeranno poche e ancore meno troveranno posto sul piazzale, moltissimi noteranno (speriamo non per inciampo nel cammino o altro accidente fisico) che il nostro belvedere è seriamente lesionato. Il danno non è nuovo e non è stato causato dai recenti lavori al Palazzo della Duchessa. Il danno al marciapiede e alla stessa sede stradale della breve salita che porta sul belvedere è causato dalla crescita degli alberi e delle loro radici.

Veleni nell’aria. Una perfetta ordinanza per gli effetti. Ma le cause sono tabù.

Di dove sei?”.

Di Miglianico(come sempre l’ho scandito con orgoglio)

Ah, Miglianico…Ripa Teatina, Villamagna, Tollo, ORTONA!

“Che significa?”, chiedo.

“È dove abbiamo l’aumento maggiore di questi problemi, anche oltre il 3/400% l’anno”.

Cioè?”. faccio io

I veleni, i veleni delle vigne

Non dimenticherò mai, ovviamente, questa breve e non divertente conversazione al quinto livello dell’Ospedale Clinicizzato “SS. Annunziata” di Chieti, laddove mi stavano diagnosticando un problemino al colon. Erano i primi giorni di luglio del 2004.

Oggi leggo l’ordinanza n. 9/2013, firmata dal Sindaco, quale autorità sanitaria locale, su “Impiego fitofarmaci” (clicca qui per leggerla tutta).

E inghiotto dolore.

Inghiottirei rabbia se ne fossi capace. Ma la vita mi ha fatto accantonare la rabbia facendomela conoscere per la sua inutilità.

Il dolore non per me. E’ per quelle persone che ogni anno costituiscono quell’ “aumento maggiore di questi problemi”  

Nel leggere questa ordinanza, pur corretta formalmente e sicuramente corredata di tutto quel che le leggi vigenti richiedono e quindi perfetta, provo dolore. Che posso farci?!

Potrei contestare quel che c’è scritto nella sua impostazione farisea tipica di certi documenti che lo Stato spesso emette. Potrei contestare i tempi di preavviso, le modalità di irrorazione, l’empirica valutazione del vento, gli orari impossibili - di cui non capisco assolutamente il criterio - relativi alle irrorazioni vicino a edifici pubblici e privati. Potrei sollevare le domande che ciascuno di voi, care Amiche e Cari Amici di Viva Miglianico potrebbe fare.

Non avrei, non avremmo risposta. Perché questo è un argomento tabù.

“Non possiamo pagare e NON PAGHEREMO”. Per l’IMU le nostre aziende scrivono al Sindaco


Sul tavolo del Sindaco, l’altro ieri, è arrivata questa nota (basta cliccare qui per leggerla interamente, mentre occorre cliccare qui e qui per vedere le aziende che l'hanno firmata).

Pare che il Sindaco non abbia gradito. Ma questo non importa.

Il documento è così chiaro, disperatamente chiaro, che non ha bisogno di alcun commento.

Ha la nostra solidarietà. Ma conta poco la solidarietà quando c’è da pagare un aumento del 176%. Occorrono decisioni amministrative. Le devono prendere il sindaco e il suo “multicolor group”. 

Quel che va commentata, invece è la politica fiscale del nostro Comune.

Più che commentarla vanno semplicemente ricordate alcune cose che con questo documento tornato drammaticamente di attualità

Per uso interno. Gli assessori “rassicurati” con decreto sindacale


C’è voluto un decreto sindacale, il n 1 del 2013 (clicca qui per vederlo) per rassicurare le assessore comunali (una in particolare) sulla conservazione delle ambite poltrone.

Il Sindaco ha deciso, per la prima volta in questo anno corrente, di usare l’austero strumento della decretazione per tradurre la modifica appena fatta all’art. 18 dello Statuto Comunale, di cui ci siamo già occupati sempre proposito di assessori. Fino a poche settimane fa l’art. 18 prevedeva che la Giunta Comunale fosse composta da sindaco e sei assessori, compreso il vicesindaco. Poi, dopo le dimissioni degli assessori Nardella (urbanistica) e Di Bartolomeo (lavori pubblici), l’art 18 è stato modificato e ora prevede una Giunta composta da un numero di assessori fino a sei. Dino, che ama stupire, quando l’opposizione gli ha proposto di adeguarsi alla legge e di portare la giunta a tre, ha risposto da par suo “fino a sei può significare anche tre”. Non ci ha creduto nessuno, ovviamente.

Ma qualcuno, invece, ha cominciato a pensare male.

Chi? Qualcuna delle signore assessore, (sempre la stessa si cui sopra) che deve aver tradotto certi discorsi con un imminente invito a presentare le sue dimissioni, così che la giunta sarebbe stata ridotta a tre per una decisione interna e non per accontentare l’opposizione.

Democrazia da banco

Domenica 28 aprile scorso a Miglianico è stata una giornata a suo modo particolare.

È stata celebrata la festa di San Rocco. Molti Miglianichesi sanno che questa festa era “mobile”, poiché tradizionalmente cadeva, ogni anno, nella terza domenica di aprile e veniva spostata alla quarta domenica quando era la Santa Pasqua a cadere nella terza domenica. Ora San Rocco è diventata festa fissa. Il Santo (forse anche “lu cacciunelle”) e i devoti che lo onorano a Miglianico non sembrano curarsene più di tanto.

L’occasione della festa è stata colta anche per proporre la “democrazia da banco” da parte di due distinti soggetti politici.

Ciao, maestra Nilde!

Cara Maestra Nilde,non ho dimenticato di salutarti qui, come è semplicemente giusto che sia. Non l’ho fatto prima per una commozione che mi ha impedito di vedere i tasti mentre provavo a scrivere.Ieri è stata la nostra preghiera in comunione con il Padre a darti il saluto più bello. Oggi cominciamo a sentire tutti l’assenza del tuo sorriso, della luce dei tuoi occhi,della tua cordialità.Oggi ce la faccio. E scrivo a Te queste poche parole per ricordare quel che di bello e di buono ci hai consegnato nei giorni della tua vita, così piena, così ricca di generosità, così animata da amore e cortesia. Lo hai fatto come moglie e come madre. Lo hai fatto come insegnante.

Dino dichiara. E non dice niente. Le non spiegazioni dopo le dimissioni di Di Bartolomeo

Vertigine giornalistica (per chi vuole rileggerla, clicchi qui e trovi la pagina 4) o agitazione da frustrazione? Cosa ha preso il sindaco De Marco?

Il periodico locale "La Torre" ha deciso di pubblicare la notizia delle dimissioni da assessore ai lavori pubblici del buon Alessio D Bartolomeo, pedina strategica per dar credibilità agli inganni elettorali del 2009. Il sindaco ovviamente ha glissato, ha evitato di spiegare, di prendere posizione di fornire anche le soluzioni che in questi casi ci si attende, ancor più perché dall’inizio dell’anno è il secondo assessore comunale che si dimette. L’altro è stata l’arch. Antonia Nardella, amica personale di Dino, che aveva la delega all’Urbanistica e che ha sbattuto la porta denunciando le gravi responsabilità dell’amministrazione comunale in merito ad una politica urbanistica che dopo quattro anni non è riuscita a produrre il nuovo PRG che doveva esser pronto dopo nove mesi dalle elezioni del 2009.

Grazie Presidente! L’ultimo raggio di luce dalla Prima Repubblica

È appena terminata la “chiamata” dei grandi elettori nell’aula di Montecitorio per eleggere il Presidente della Repubblica, mentre scrivo questa nota per Voi, Amiche e Amici di Viva Miglianico. Questa volta, per la prima volta, è stato un ri-eleggere. Perché il nome che la maggioranza dei votanti ha scritto è stato quello di Giorgio Napolitano.

Lo immaginavamo, anche perché se oggi non vveniva votato neanche Napolitano domani sarebbe potuto essere un giorno drammatico per gli Italiani, come il 9 settembre 1943.

“Viva Miglianico”, lo dice la parola, è votata all’ottimismo.

A lui, a Giorgio Napolitano, va un grazie grande e sincero. Gli andava detto subito, alla prima votazione, per quel che ha fatto e anche per non bruciare nessuno.

Decisi ma non illusi. Contro la petrolizzazione uniti e consapevoli

“Repetita iuvant”, ripetere aiuta, come dice l’antico adagio latino. Ma in certi casi il ripetere è necessario, anzi è vitale.

Dire ancora una volta no, “NO”, al rischio di veder trasformate stravolte la nostra regione, la nostra terra, la nostra aria, la nostra acqua, la nostra vita dall’attività estrattiva del petrolio e dalla sua raffinazione, non solo aiuta, non solo non è superfluo, non solo aggiunge una voce alle voci, ma è semplicemente importante.

Essere presenti fisicamente a una manifestazione fa parte di questo voler ripetere un “no” e le sue motivazioni essenziali. Essere presenti così, da subito, con l’invito a esserci, significa comunque esserci. Del resto ci sono state altre manifestazioni, ce ne saranno ancora altre. È chiaro che sarà così.

Tutti sappiamo che sabato pomeriggio a Pescara potranno esserci anche un milione di persone, cioè tutti gli abruzzesi. Ma non basterà.

Non vanno alimentate illusioni.

Le competenze in materia non sono degli enti locali. Approvare a voti unanimi una delibera consiliare  in tutti i Comuni, in Consiglio provinciale, in Consiglio regionale, non basta.

La battaglia va portata a Roma, casomai va portata anche in sede Europea.

E va allargata.

Ohilà, mistero risolto? Ecco la lettera di dimissioni di Alessio Di Bartolomeo

Pare che il sindaco c'abbia ripensato e che non ci siano voluti né una notte di riflessione né l'intervento del prefetto, pur richiesto immediatamente dal gruppo consiliare "Viva Miglianico Viva" dopo il rifiuto opposto da Dino De Marco all'accesso agli atti dei rappresentanti del popolo: abbiamo la possibilità dunque di farvi leggere la lettera di dimissioni dell'assessore ai Lavori Pubblici, Alessio Di Bartolomeo, che, comunque, mantiene l'incarico di consigliere comunale (particolare importante, visto che in caso di dimissioni dal Consiglio, il gruppo di maggioranza "Progetto Miglianico" non avrebbe più nessuno da far entrare nelle assise civiche e dunque diventerebbe consigliere un esponente dell'opposizione).

Il mistero delle dimissioni. L’assessore Di Bartolomeo s’è dimesso ma non si può dire.

Cosa ci può esser di misterioso in una lettera di dimissioni da assessore comunale?

Mistero.

Sembra che l’assessore ai Lavori Pubblici del nostro Comune, Alessio Di Bartolomeo, si sia dimesso da assessore facendo protocollare (ieri 3 aprile 2013) la propria letterina. Ma non è ancora possibile leggerla. Perché?

C’è scritto qualcosa di sconvolgente, parla del “primo mistero di Mezzano”, o riporta qualche notazione sull’attività amministrativa che si vuol tenere celata? O, forse, quel che non è riuscito con l’ex assessore Antonia Nardella (dimessasi il 7 gennaio scorso, molto polemicamente, come si può leggere dalla sua lettera di dimissioni che si può richiamare cliccando qui) lo si vuol tentare con l’altrettanto mite e il pur schierato berlusconianamente Alessio Di Bartolomeo, cioè provare a farlo ripensare o a riscrivere la lettera di dimissioni?

Meglio tardi che mai o meglio mai che tardi?

Con quasi due anni di ritardo rispetto all’impegno a suo tempo assunto in Consiglio, l’Amministrazione Comunale ha finalmente pubblicato sul sito del Comune il PRG vigente. L’impegno fu assunto dopo esplicita richiesta del gruppo di “Viva Miglianico Viva” e non deve essere stata una promessa facile visto che c’è voluto tanto tempo per attuarlo.

Evidentemente l’averlo ricordato pubblicamente da questo sito, in ultimo con la nota “Operazione glasnost”  deve aver mosso qualcosa.

O forse nell’uovo di Pasqua di Dino e dei suoi “progettisti” multicolori c’è la sorpresa? Quale? L’annuncio del nuovo (si fa per dire) Piano Regolatore!

Operazione glasnost…e il Consiglio Comunale in diretta streaming

Care Amiche e Cari Amici di Viva Miglianico, se avessimo usato il termine forse più appropriato di trasparenza i nostri amministratori avrebbero dovuto andare a sfogliare il vocabolario della democrazia, non senza averlo dovuto prima procurare usando i denari delle indennità che continuano a percepire. Allora abbiamo scelto “operazione glasnost” per annunciare una piccola ma significativa novità del nostro e vostro sito, cioè di questo spazio di libertà a costo zero che è Viva Miglianico.

Abbiamo introdotto il collegamento diretto con l’albo pretorio del nostro Comune. Cliccandoci sopra potrete vedere i documenti che vi sono pubblicati e farvi un’idea di quel che viene deciso o deliberato nella casa comunale.

L’amministrazione comunale non ama molto la trasparenza. Ma è obbligata a pubblicare l’essenziale.

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