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La letterina del sabato 27 luglio 2024

Care Amiche e cari Amici,

non è frequente che accada una coincidenza così bella: la Letterina che esce il 27 luglio, nel giorno della nostra Festa Patronale. Se non vado errato, è la seconda volta che accade nella piccola storia di questa nostra corrispondenza. Appunto perché il nostro è un piacevole incontro, checché ne dicano certe persone, per la Letterina non c’è giorno di ferie, di riposo, di assenza. Esce e raggiunge i suoi eroici 23 Lettori (+24°). 

È l’occasione, quasi il richiamo più forte a ritrovarci per aggiungere qui, proprio oggi, un momento dedicato alla devozione verso San Pantaleone, alla tradizione legata alle feste che lo onorano, all’inevitabile evoluzione dei costumi. Questa evoluzione, oggi, renderebbe irriconoscibile il nostro modo di festeggiare il 27 luglio se, con la macchina del tempo, tornassero in piazza i nostri Nonni e Bisnonni. Nulla di negativo, nulla di straordinario. Il trascorrere del tempo comporta questi cambiamenti. Non ho documenti per avere contezza di cosa fossero le Feste Patronali due secoli fa o ancor prima. Probabilmente anche quegli avi, i Miglianichesi di 2/300 anni fa, se fossero stati portati a vivere le Feste dell’immediato dopoguerra o anche quelle di inizio ’900, non le avrebbero riconosciute o comunque apprezzate. 

GiovaMi, il futuro è già qui

Ieri sera la Casa delle Monache si è affollata nuovamente per un evento più che straordinario: s’è aperta le porta del futuro di Miglianico. È stata, infatti, presentata l’Associazione “GiovaMi”, costituita in un mese o poco più da un gruppo di giovani e giovanissimi Concittadini “dai 18 ai 28 anni”, che ha già compiuto la parte più faticosa ed antipatica del percorso, come tutti noi ricordiamo se facciamo riferimento alla nostre esperienze giovanili: atto costitutivo, adesioni, elezioni dei dirigenti, varia burocrazia.

Le prime parole sono state quelle di Eduardo Sulpizio, il presidente, seguite poi da quelle di Veronica Iuliani, Ilaria Rosa e Benedetta Timperio, che sono tra i dirigenti della neonata associazione. C’erano, annunciati dal presidente Sulpizio, degli assenti tra i nuovi dirigenti e anche tra promotori ed iscritti dell’associazione. Nulla di negativo. Sono state belle assenze: infatti erano al lavoro o in meritata vacanza. Nel pubblico, tra i presenti, vado a memoria e chiedo scusa per qualche dimenticanza, il Sindaco, Fabio Adezio, l’assessora Valentina De Marco, i consiglieri comunali Nando Pulcinella, Nicola Perfetti, Antonio Di Sipio, un po’ dentro e molto fuori, impegnato nei preparativi per il brindisi augurale, con la nostra super Pro Loco che non manca mai, Tommaso Palmitesta, e, (brave) Giovina Di Giovanni e Melita Tropea, candidate non ancora consigliere comunali. Nel pubblico che ha riempito la sala, non ci crederete, ma pochi tra i giovani erano curvi sui telefonini. Uno spettacolo.   

La letterina del sabato 20 luglio 2024

 

Care Amiche e cari Amici,

dopo la Letterina di sabato scorso nulla è mutato nel disordine del traffico e nel non ripristinato decoro di strade e piazze. Aspettiamo, fin quando la pazienza ci aiuterà a farlo.

Ieri sera, come vi avevo preannunciato, la musica ha ricordato a tutti noi la figura di Nevio Cetrullo grazie al Concerto di beneficenza eseguito dal Coro “Giacomo Puccini” di Chieti, diretto dal maestro Loris Medoro. La manifestazione, voluta dalla Famiglia di Nevio e ben organizzata dall’Amministrazione comunale con il supporto della nostra super Pro Loco, sta fortunatamente diventando un appuntamento tradizionale che, speriamo, non mancherà di crescere, radicandosi nella nostra piccola tradizione locale per la sua specialissima caratteristica legata appunto alla solidarietà alimentata e sostenuta dall’arte. Purtroppo, un impegno assunto molte settimane fa mi ha impedito di esserci fisicamente se non alla fine, in tempo per u saluto e un pensiero. Nulla avrebbe mai potuto impedirmi di esser lì, durante il concerto, col cuore grato e commosso per l’Amicizia che Nevio ha voluto donarmi.

La letterina del sabato 13 luglio 2024

Care Amiche e cari Amici,

domani sera, con inizio alle 21,30, potremo goderci un evento di altissimo livello artistico e di grande valore umano, il Concerto dell’Orchestra Sinfonica Giovanile Europea diretta dal maestro, e Concittadino, Andrea Di Mele. L’esserci abituati da anni non toglie l’eccezionalità dell’evento che vede riuniti, in unico corpo orchestrale, ragazze e ragazzi provenienti da conservatori e scuole di Polonia, Repubblica Ceca e Germania. Gli orchestrali di domani sera sono quelli che in questi giorni abbiamo visto girare in centro, far colazione da Amerigo, camminare portando sulle spalle custodie anche molto vistose con violoncelli e altri strumenti musicali che hanno viaggiato con loro dalle rispettive nazioni europee. Non è mai inutile ripetere che la musica, col suo linguaggio universale, accomuna le persone e le forma nella reciproca conoscenza e comprensione. Quindi è uno strumento di dialogo e di pace. Merito, ancora una volta, va all’Accademia Musicale Mellianum, guidata dall’Amico Orfeo Patrizio e dai dirigenti che lo affiancano, va all’Amministrazione comunale che sostiene pienamente questa iniziativa, va alla nostra super Pro Loco e va ai tanti che, senza apparire in prima fila, fanno la loro parte come sempre accade quando le cose si fanno e riescono bene.

La letterina del sabato 6 luglio 2024

Care Amiche e cari Amici,

ieri sera la musica, col concerto della Fisorchestra “Antonio Di Leonardo, diretto dal maestro Vincenzo De Ritiis, è tornata a cullare il nostro ricordo, affettuoso e sempre grato, di Massimo Sulpizio ravvivato da un gesto di solidarietà per l’AIRC. La musica accarezza il cuore e può salire in cielo, libera da pesi e da distorsioni, divenendo sottofondo di parole e di ricordi che mantengono vivo il legame con persone speciali, Amici indimenticabili, come Massimo. 

La Musica torna anche a colorare Miglianico con le attività dell’Accademia Musicale, presieduta dall’Amico, Orfeo Patrizio, rivolte al progetto Orchestra Sinfonica Giovanile Europea 2024.

E, sempre la Musica, nei prossimi gironi, tornerà a farci riabbracciare nel ricordo e nella solidarietà un Amico indimenticato, un grande Concittadino qual è Nevio Cetrullo.

Miglianico in festa. E festa è stata

Ieri sera Miglianico è tornata a far festa. È stato il nostro auspicio. E festa è stata. Una vera festa, una festa gioiosa, colorata di gente sorridente e spensierata, di amiche e amici che hanno condiviso cose buone e cose belle. È stata una festa meravigliosamente piena di tanti, tantissimi giovani e giovanissimi. Che spettacolo! Oltre alla musica, ai canti, ai balli, ci son state tante cose buone da mangiare: la pasta cotta alla perfezione, condita con attenzione e servita col sorriso da Donne meravigliose, le festose pizze fritte delle Sorelle Volpe&Co, quasi lune piene che illuminavano i volti dei tanti in fila, prodotte a ciclo continuo, le succulente pizze offerte dal mitico Luigi’s, gli immancabili panini con la porchetta e fiumi di birra, di vino ma anche di acqua fresca, che, col caldo che ha fatto, è stata provvidenziale. 

La letterina del sabato 29 giugno 2024

Oggi è il giorno nel quale fare gli auguri di buon onomastico ai nostri Pietro e Paolo ma anche ai Piero e ai Pier con tutti i nomi con esso composti.   

Domani ci sarà la festa della vittoria di “Miglianico Cambia” e del Sindaco, Fabio Adezio. L’appuntamento è in piazza, dalle 20:00 in poi. Sarà importante esserci e festeggiare. I Miglianichesi ne hanno bisogno. Miglianico ha bisogno di una festa vera e gioiosa. Se la merita, visto che ha votato bene. Spero che in piazza ci siano davvero tutti, anche a costo di creare qualche imbarazzo di sovraffollamento agli organizzatori che, forse, proprio a tutti non ci sperano neppure. Saranno felici di essere smentiti se dovessero riscontare un meraviglioso tutto pieno. Insomma, c’è curiosità di constatare se il messaggio di invito rivolto a tutti sarà accolto da tutti. Sono passate oramai tre settimane dalle elezioni. Le amarezze dovrebbero essere svanite e i rospi inghiottiti. Dovrebbero, ma così non è. Una festa può aiutare. Oppure occorrerà altro, come dirò: rimedi semplici, genuini ed efficaci. 

Nuovo e vecchio, il distacco aumenta

È divenuto palese, oltre ogni possibile tentativo di mistificazione, il distacco tra nuovo e vecchio. La notazione potrebbe valere, di fatto vale, per una sintesi nell’analisi del risultato delle comunali. Oggi è soprattutto la sintesi, la foto riassuntiva della prima seduta del nuovo coniglio comunale svoltasi ieri sera.

Al tramonto di una serata colorata da un maestoso arcobaleno, la sala consiliare si è rapidamente riempita sino a risultare stracolma di Cittadini, un bellissimo segnale. Tra i tanti presenti vanno segnalate assenze significative. Mentre ci sono stati tutti i candidati non eletti di “Miglianico Cambianon si sono visti quelli della lista sconfitta. Anche questo è un elemento che palesa la negazione nei fatti di quella apertura al confronto che poi è stata e resta, fino a prova del contrario, la grande bugia con la quale “male-in-comune”, per tutta la campagna elettorale, ha provato a nascondere il suo vero intento: riportare il vecchio al potere.

La letterina del sabato 22 giugno 2024

Mercoledì prossimo, 26 giugno, festa di San Josemaria Escrivà de Balaguer, in Municipio, alle 21:00, ci sarà la prima riunione del nuovo Consiglio Comunale. Comincerà così il nuovo quinquennio amministrativo, avviato con le elezioni dell’8 e 9 giugno scorsi e destinato a concludersi nella primavera del 2029. Vedremo chi sarà il Presidente del Consiglio comunale (sicuramente della maggioranza), come sarà composta la giunta municipale e se ci saranno deleghe esterne o scorrimenti. Capiremo anche come si approccerà l’opposizione all’impegno che gli Elettori hanno affidato ai quattro consiglieri eletti nella minoranza.

Vi chiederete: "Ma come, non lo sai, non sai chi sarà nominato e tutto il resto?" Non lo so. Lo saprò, come voi, assistendo alla seduta del Consiglio.   

La sera del 26 giugno non dovrebbe esserci però la festa dell’insediamento che, pare si farà ai primi di luglio, salvo complicazioni.

La letterina del sabato 15 giugno 2024

Care Amiche e cari Amici,

col cuore gonfio di dolore, ma sempre spinti dal grande Amore che abbiamo per Miglianico, lo stesso che il grande Massimo ha coltivato ogni giorno della sua vita, torniamo alla bella consuetudine di questo nostro incontro epistolare, sospeso per poter dare il giusto spazio al racconto della campagna elettorale appena conclusa.

Avevo messo nel conto che, qualunque fosse stato l’esito delle votazioni, oggi ci sarebbe stata la Letterina per i miei eroici ventitré Lettori. Sinceramente ho sperato che sarebbe tornata in un clima più sereno, molto più sereno. Purtroppo così non è. Proviamo a capire perché.

Ciao Massimo

Ciao, Massimo,

Uomo meraviglioso, grande Miglianichese, immenso e dolce Amico. 

A te, la Gioia eterna.

Acta Cotidiana /25

Termina con questa nota il racconto commentato della campagna elettorale che s’è chiusa con la vittoria di Fabio Adezio e di “Miglianico Cambia”. Dò per letti i “finalmente” “era ora” e così via dicendo dei soliti, che restano in quella nicchia già scelta per loro “murtificàte nghe lu silènzie”. E là resteranno. 

Le note e le avvertenze per intraprendere una lettura si mettono all’inizio. Penso di averlo fatto all’avvio di questo racconto. Più volte ho comunque ripetuto che “Viva Miglianico” non è mai stata, non lo è stata stavolta, non lo è oggi e non sarà mai la voce di “Miglianico Cambia” e di nessun altro gruppo. Sono di parte ma lo dico chiaramente. Firmo e non uso profili falsi. E poi, l’ho già segnalato, “Miglianico Cambia”, almeno in parte non piccola, non ha mai amato “Viva Miglianico”, considerandola una voragine di voti e consensi persi, luogo produttore di imbarazzo dal quale stare a debita distanza, al massimo “una cosa simpatica”. Sapete, è come quando le ragazze dicevano dei loro amici brutti “Non è bello ma è simpatico”, seppellendoli così. 

Un milione di battiti del cuore

Care Amiche e cari Amici,

è bello andare a letto stanotte sapendo che siamo arrivati ad un traguardo neppure sognato dodici anni fa, quando aprimmo questo spazio di libertà. 

Festeggiamo un milione di visitatori, una cifra che contiene tante cose bellissime. Per noi è semplicemente un milione di battiti del cuore, una emozione lunga e mai stanca. 

Non sono gli accessi al sito che contano.

Acta Cotidiana /24

Che bella la nostra piazza di ieri sera. Il soffio del futuro, uscito dalle urne qualche ora prima, ha fatto il miracolo spazzarla dolcemente e di restituirla all’incontro sereno e pacifico dei Miglianichesi. L’ha liberata, in un sol colpo, da quell’appollaiarsi di goffi “presidiatori” in continuo training di autoconvincimento, computatori di voti sognati e mai usciti, belligeranti flosci nelle menti e nelle membra, candidati riesumati, ri-comparsi a scadenza decennale, protesi umane di telefonini che scaricavano solo giga e batterie senza comunicare una sola parola buona, novelli avventori di bar che ora non li vedranno più per altri cinque anni, urlatrici da macchietta, “scerrate” dentro e fuori la loro testa, maschere dai sorrisi stampati con una cera scioltasi al primo calore della democrazia. Tutti volati via come le loro chiacchiere. 

Li ha spazzati via il dolce spostamento d’aria di 1583 silenziosissime schede votate da Miglianichesi miti, concreti, intelligenti del futuro, innamorati di Miglianico, insensibili alle insinuazioni, carichi solo di positiva fiducia nelle persone migliori, capaci ed oneste.

Con GIOIA (il dolce post-scriptum a Acta Cotidiana - 23)

L’attesa è durata poco, almeno così è sembrato, forse per quanto ci è sembrata lunga la fase dell’acrimonia e della cattiveria che hanno voluto introdurre in questa campagna elettorale e che ha sconquassato anche la tradizionale, festosa cornice dei giorni in cui si è votato. 

Alle 17:00, scaramanzia più-calcolo-meno, c’è stata la certezza che le Miglianichesi e i Miglianichesi hanno scelto Fabio Adezio come loro Sindaco e la squadra di “Miglianico Cambia” come maggioranza per i prossimi cinque anni. Alla fine, i numeri del contatore si sono fermati a 1.330 per “male-in-comune” e 1585 per “Miglianico Cambia con uno scarto di oltre 250 voti che ha fatto esultare più d’uno tra quelli che, impossibilitati ad esserci hanno voluto che facessi loro continui aggiornamenti sullo scrutinio.

Acta Cotidiana /23

I dati elettorali cominciano a raccontare orientamento, decisioni, indecisioni e tutto quanto c’è nella traduzione della volontà popolare scritta sulle schede sabato e domenica scorsi. 

Prima di gettare uno sguardo sui numeri che dovranno necessariamente essere letti con maggiore approfondimento e grande capacità di riflessione, devo raccontare di una cosa non bella, anzi triste, molto triste.

Per la prima volta (ancora una brutta prima volta in questa campagna elettorale per colpa sempre degli stessi) non c’è stata la consueta festa di popolo a ridosso dei seggi.

Acta Cotidiana /22

In questo momento elettorale c’è un primo dato interessante, perché è una “prima” storica. Ieri, infatti, è stato un sabato pomeriggio non alla Baglioni ma di voto popolare. I seggi, aperti alle 15:00, hanno sospeso le operazioni di voto alle 23:00, come previsto.  Hanno votato 1009 elettori, niente male per essere una prima volta. Ne restano almeno il doppio per arrivare vicino ai numeri del 2019, quando votammo in 3043.

Anche oggi le schede stanno andando, una ad una, a sistemarsi nell’urna per poi uscirne e darci il risultato finale, quello che certificherà, senza dubbi e nessuna remora, quale sarà stata la scelta dei Miglianichesi.  

Ho votato prima di pranzo. Siccome non è propaganda e non violo la mia privacy, posso raccontare che, entrato al seggio serenissimamente perché votare è bello.

Acta Cotidiana /21

Sono finiti i fuochi d’artificio e ora si passa al breve silenzio elettorale. Da anni questo è solo un modo di dire perché i messaggi di propaganda ormai ci inseguono cavalcando i nostri smartphone fin dentro il seggio.

In queste ore, però, c’è ancora il tempo, se si vuole, per una rapida analisi dell’ultimo giorno di campagna ufficiale, che ha visto in piazza i due comizi finali, senza sorprese.

Sarebbe lunga raccontare i dettagli di tre ore di comizi, tanto son durati i due momenti di propaganda assommati tra loro.

Alcune considerazioni si possono comunque fare, dando per assodato che tutti quelli che volevano hanno assistito e sanno cosa è successo. Poi ognuno casomai la racconta come vuole.   

La prima è la conferma che le elezioni comunali sono una sorta di festa di popolo. C’era più gente stasera che in tante altre occasioni civili, religiose e tradizionali.  

Acta Cotidiana /20


Stasera si chiude formalmente la campagna elettorale
. Sono stati preannunciati comizi in piazza. Dovrebbe parlare prima Federico Anzellotti e poi, alle 22,30 dovrebbe chiudere Fabio Adezio. Il condizionale è d’obbligo. Il rispetto di regole e patti non è al centro dell’attenzione quando si è alla chiusura. Mi aspetto comunque sorprese, comunque non le escludo affatto, da parte di “male-in-comune”. Si capisce da come sono organizzati e da come ragionano: la sorpresa rientra nel loro modo di far propaganda. E non parlo solo di guest star nello show finale. 

Sarà una serata affollata, vivace, speriamo civile e capace di dare elementi di valutazione oltre che di palese condivisione da parte dei rispettivi sostenitori. Sarebbe stato bello attendersi una serata di confronto tranquillo, con rinnovati impegni programmatici, perfino con scambio di auguri e, perché no, di complimenti tra avversari. Questo è quello che ci si è augurati ogni volta, da tanti anni.

Acta Cotidiana /19

Oggi pomeriggio, alle 18:00, con l’ultima seduta del Consiglio comunale, si chiude questo quinquennio amministrativo. Sarà l’occasione per il consuntivo programmatico ufficiale del Sindaco e della maggioranza. Poi, come serietà vorrebbe, almeno il consigliere, dottor Antonio Di Sipio, che si ricandida per la terza volta con una terza casacca diversa, avrà tempo fino a domani sera per presentare agli elettori il suo consuntivo, spiegando quel che ha fatto in questi cinque anni, quali proposte ha portato in consiglio, quali mozioni, quali interrogazioni e quali provvedimenti ha votato. 

Ieri sera, dopo una giornata piena e un po’ complicata, ho potuto godermi lo show di Federico e dei suoi. Dico subito che, come sempre, ho usato quel sensore che ho già spiegato esser utile a misurare l’effetto di un comizio. È stata una delusione. Mi aspettavo di più e di meglio. L’unica emozione che ho portato con me è il nervosismo di chi si è presentato sul proscenio: l’imbarazzo nell’arrampicarsi sugli specchi di Dino che si è fatto scrivere note e appunti ma non ha detto poi nulla; la goffaggine di Gianleo che voleva fare il combattente e sembrava un pugile suonato essendosi prestato lui a fare le domande più imbarazzanti che gli altri due ri-alleati, più furbi, non hanno voluto rischiare di fare; la recitina di Federico con uno scadente finale.

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