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La letterina del sabato 6 maggio 2023

Care Amiche e cari Amici,

anche quest’anno il Giro d’Italia passa a Miglianico. Domani la carovana rosa attraverserà il nostro territorio dalle Quattro Strade fino al confine con Francavilla al Mare. Sarà un’occasione importante perché, anche se ci stiamo un po’ abituando, dobbiamo considerare che non è cosa ordinaria per un centro come il nostro essere collocato in una vetrina così importante a livello nazionale ed internazionale. Sarà bello vedere il passaggio del Giro in una delle tre tappe abruzzesi. Sarà emozionante vederlo dal vivo o anche poter spalancare gli occhi quando le immagini televisive mostreranno la parte della Val di Foro che più ci è cara. L’emozione sarà diversa, diciamo un po’ meno intensa rispetto agli ultimi anni, perché non potremo esser lì, lungo il percorso, per applaudire e gridare il nostro incoraggiamento a Dario Cataldo. Il nostro campione si sta rimettendo dopo il gravissimo incidente occorsogli in Spagna un paio di mesi fa.

 

Dario è stato ed è comunque protagonista in questi giorni grazie all’attenzione che i media gli stanno giustamente riservando, anche per il libro che ha scritto, chiamandolo finalmente “Miglianichese”, miglianichese un’eco della quale gli siamo tuti grati. Lui ha già raccontato il suo grande dispiacere perché non potrà correre questo 106° Giro che passerà a pochi metri da casa sua. Noi oggi gli facciamo gli auguri e teniamo in caldo applausi ed “evviva” per il prossimo anno quando il Giro passerà nuovamente in Abruzzo, chissà ancora una volta da queste parti, e lui sarà in testa a suscitare il nostro entusiasmo e la nostra grande gioia.

Un evento che sembra andare a braccetto con la più importante gara ciclistica d’Italia è la celebrazione, anch’essa fissata per domani, 7 maggio, della “Giornata mondiale della risata”. Tutti sappiamo che ridere fa bene, fa star meglio, aiuta a superare piccoli e grandi problemi, rasserena l’animo, illumina chi ci sta vicino, colora il mondo. Chi non lo sa, poverino lui, sta evidentemente sempre male. Deridere gli altri no. Sghignazzare mai. Ridere si, sempre quando si può. E poi, ridere si deve per autodifesa, per una vera ecologia del pianeta, per salvaguardare la bellezza assoluta: si deve ridere di certi soggetti che, sempre diversi ma in fondo sempre uguali, si affacciano nella vita pubblica e privata ammantanti di niente se non del loro essere ridicoli. Per loro, quando sono piccoli, come dalle nostre parti, o anche quando sono apparentemente grandi e invincibili, vale quel meraviglioso e profetico avviso: “Una risata vi seppellirà”.

Lunedì prossimo, 8 maggio, è una data che per noi ha più di una valenza. È innanzitutto la “Giornata della Croce Rossa”, monumentale esempio di umanità, di dedizione, generosità e passione a livello mondiale. Grazie al tenace, intelligente e lungimirante impegno del Gruppo comunale per la promozione della cultura, presieduto dal professor Antonello Antonelli, tra un paio di settimane vivremo una bellissima serata tutta dedicata alla Croce Rossa con la partecipazione del suo presidente regionale, l’Amico e Concittadino Gabriele Perfetti. Intanto, questo lunedì, 8 maggio - ecco la seconda valenza di questa data - tornano gli “Incontri in Comune” con l’appuntamento dedicato a “Trabocchi, paranze e le tradizioni dell’Abruzzo adriatico”, che vedrà come relatore lo studioso e Collega giornalista, Enrico Giancristofaro. L’appuntamento è sempre per le 20,45, sempre nella sala consiliare del nostro Municipio, sempre solo in presenza, cioè: chi non c’è se lo perde.

La terza valenza di questo 8 maggio, anche questo dell’anno di grazia 2023, segna la data di una festa che non c’è più. A Miglianico un tempo si festeggiava San Michele Arcangelo, patrono della chiesa madre. È vero che ora la festa di San Michele è stata collocata nel calendario al 29 settembre con quella degli Angeli Raffaele e Gabriele, ma non è per questo che da noi la festa è stata cancellata. Si è trattato di uno di quei passaggi che stanno tra la dimenticanza, la maggiore attenzione per altre feste ed anche quella piccola ma invincibile dose di pigrizia organizzativa che si insinua e pervade le comunità locali come la nostra. Nulla di grave. Nulla di disastroso. E, ovviamente, nessuna polemica, proprio nessuna. È solo il richiamo, l’ulteriore invito a riflettere su come possono andare certe cose, che oggi ci sono, perché ci sono state da tanto tempo e per tanto impegno di tanti, e domani possono non esserci più, senza poi avere la forza di recuperarle anche quando ci dovessimo accorgere che erano importanti e che è stato un peccato lasciarle svanire. 

La riflessione ciascuno la fa a modo suo, se di riflessione è capace. 

Buona Domenica   

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