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La letterina del sabato 18 febbraio 2023

Care Amici e cari Amici,

non ci si dovrebbe meravigliare più di niente e, a pensarci bene, c’è davvero poco di cui meravigliarsi. Il che è alquanto triste. Per fortuna ho ancora quell’alito di vita fresco e gioioso che mi permette di meravigliarmi, a volte molto positivamente altre volte mano ma sempre con la capacità di trovare l’aspetto divertente. Questo aiuta a vivere, a vivere meglio. La letterina della settimana scorsa si è aperta con una foto di quelle che non sono né di routine né appartengono al mondo web. Una foto datata, riferibile ad un evento ben preciso, dedicata, per quanto possibile, a don Peppe Ciavolich che, doverosamente ma con grande sincerità, ho voluto ricordare in occasione della sua morte avvenuta proprio la settimana scorsa. La mia meraviglia dov’è?

Non mi aspettavo critiche o sostegno a quanto scritto. Non mi sarei certamente meravigliato in nessun caso. Mi aspettavo la curiosità di chi, vedendo quella foto, avrebbe potuto/dovuto chiedere “chi sono?” (le persone ritratte). Invece niente. Sono sicuro che pochissimi, davvero pochissimi, tra gli oltre i cento e cento, che hanno aperto e “scrollato” la Letterina di sabato 11 febbraio 2023, hanno riconosciuto tutti quelli che erano in quella foto. Sono quasi certo che non tutti hanno riconosciuto neppure don Peppe. Non mi meraviglia questo non-sapere, anche perché per molti è non-poter- sapere considerando la loro età o provenienza. Mi meraviglia il fatto che nessuno ha chiesto. Il che è triste per ciascuno di loro, perché dimostra una superficialità e una indifferenza verso cose non futili che sono indice di una leggerezza ormai dilagante. Questa leggerezza non la condanno. Non la giudico. La osservo. La giudicherei, la condannerei se chi vi si adagia poi esprimesse giudizi sommari, critiche, anche elogi, non avendo saputo e quindi potuto capire. 

I miei eroici ventitré Lettori ora mi rimprovereranno certamente perché evidenzio così la mia distanza dal mondo della comunicazione digitale, dalla foresta social, dalle troppo finte ma avvolgenti e penetranti certezze dispensate dal web. Non si preoccupino. So. Sono consapevole e capisco. Mi spiace che certe occasioni non vengano colte, che questi che sono doni non vengano accolti per quel che nella loro semplicità effettivamente sono, appunto dei doni.

Spero che venga almeno accolto dai bambini e dai loro genitori un nuovo dono: l’invito che il Comune e la nostra super-Pro Loco hanno rivolto a tutti a partecipare alla festa di Carnevale in programma domani pomeriggio, dalle ore 16,30 alle 19,00, in sala civica. Ricordiamoci il carnevale negato dalla pandemia. Riprendiamoci e lasciamo soprattutto che i nostri bambini si riprendano il carnevale, con gioia.

Spero anche che tutti quelli che hanno la buona abitudine di frequentare questo spazio di libertà accolgano un altro dono e accorrano in Municipio per il prossimo appuntamento degli “Incontri in Comune”, organizzati dalla Commissione comunale per la promozione della cultura, presieduta dall’ottimo professor Antonello Antonelli. L’incontro di lunedì 20 febbraio, sempre alle ore 20,45, sarà su un tema intrigante e sempre interessante: “Se fai la dieta ingrassi”. Relatore d’eccezione sarà il professor Nicolantonio D’Orazio, ordinario di “Scienze e tecniche dietetiche applicate” presso il Dipartimento di Scienze mediche, orali e Biotecnologie dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Falsi miti, certezze scientifiche, aggiornamenti e curiosità saranno a disposizione di tutti, come dono. Un dono, lo voglio ripetere, che va accolto e vissuto non come segno di appartenenza e sostegno alla maggioranza o al Sindaco. E neppure come manifestazione di simpatia verso il Gruppo che sta organizzando questi interessantissimi incontri con passione civica e disinteresse davvero encomiabili, ma va accolto come occasione per essere Cittadini partecipi, informati e attivi. Nulla di più. Ma non è poco.

In attesa di conoscere le conclusioni del lavoro intenso ed appassionato che il mio Amico Silvio De Lutiis ha svolto e va forse ancora svolgendo per allestire una nuovissima compagine amministrativa in vista delle prossime comunali del 2024, spero che si torni ad un confronto aperto, documentato, serrato ma sereno e costruttivo tra amministratori (oppositori compresi) e Cittadini. La prima mossa tocca al Sindaco, Fabio Adezio, ed alla maggioranza di “Miglianico Cambia”: la organizzazione degli incontri nelle contrade e nel centro con i Cittadini per informarli sulle cose fatte, sui progetti in essere, sui programmi in fase di elaborazione. Lo hanno già promesso. È ora di farli. È necessario farli, anche per ricentrare giudizi e valutazioni che sempre più galleggiano senza alcun appiglio ai fatti. 

Insomma, non è una speranza né un auspicio. È una necessità. Ormai è anche urgente. Non possono essere giustificati ulteriori rinvii. 

Sennò si rischia di sentire dire ancora che “gli elettori hanno torto”. Un semplificazione drammaticamente sbagliata ed esiziale per la democrazia. Che colpa possono avere elettori non informati, non sollecitati a conoscere in tempo e per tempo quel che si sta facendo per loro (ma anche contro di loro) coi loro soldi? Se li si lascia in abbandono fino all’ultimo, è naturale che l’ultimo messaggino sullo smartphone mentre vanno al seggio (ammesso che ci vadano, il che va valutato) possa diventare per loro una verità convincente. È colpa loro? È come dire che è colpa degli studenti tenuti fuori dalle scuole se la scuola non funziona. E come dare la colpa della loro malattia ai pazienti non curati e in lunghissima attesa di fare accertamenti se i medici smettono di assisterli o addirittura di esserci sul territorio e se il sistema sanitario non funziona. 

La democrazia non è un bene acquisito una volta e per sempre. È un impegno continuo, serio, ben memore del passato e lucidamente capace di costruire un futuro sempre migliore, se possibile.

Buona Domenica

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