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La letterina del sabato 10 dicembre 2022

Care Amiche e cari Amici,

ci aspettano giorni ricchi di appuntamenti belli e significativi. Oggi e domani la nostra super-Pro Loco tornerà in piazza per dare concreta solidarietà ai malati di leucemia. Lo farà proponendo la vendita delle tradizioni Stelle di Natale il cui ricavato andrà all’AIL, l’Associazione Italiana contro Leucemia, Linfomi e Mieloma. Noi cosa possiamo fare? Grazie all’impegno della Pro Loco che ci porta l’occasione in casa, possiamo acquistare la nostra Stella di Natale casomai per regalarla a chi, ricevendola, potrà a sua volta sapere concretamente che “ogni malato di leucemia ha la sua Buona Stella”. E potrà capire che esiste questo grande, complesso e doloroso fronte sul quale combattono malati, familiari, ricercatori, scienziati, medici e volontari. Possiamo e dobbiamo combattere anche noi, dalla parte giusta, a sostengo dell’AIL. 

 

Domani, domenica pomeriggio, in piazza, dalle 16:00 alle 19:00, ci sarò la suggestiva accensione dell’Albero di Natale, con attrazioni e divertimento soprattutto per i bambini. “I soliti” quest’anno dovranno criticare altro. Non potranno più criticare il ritorno del meraviglioso albero realizzato dalle nostre impareggiabili “Signore Uncinettine” perché quella straordinaria realizzazione non c’è più. Sempre i “soliti” saranno forse capaci di criticare beffardamente al contrario cioè lamentando che non è stato allestito quell’albero proprio ora che altre località stanno promuovendo e pubblicizzando in grande stile la presenza nelle loro piazze di alberi fatti dalle “Uncinettine” di quei Comuni vicini e meno vicini. Chi critica per il gusto di criticare non si ferma mai. Noi invece applaudiamo alla bella iniziativa di domenica pomeriggio e speriamo che sia un bel momento di festa per tutti.   

Arrivo al terzo appuntamento, quello di lunedì. Voglio ricordare soprattutto ai miei eroici ventitré Lettori di fare un efficace passaparola per il prossimo appuntamento nel calendario degli Incontri in Comune, organizzati dal Gruppo comunale per la promozione della cultura. Lunedì 12 dicembre ci sarà un evento molto atteso quello simpaticamente annunciato con il titolo Prepàràti per le feste”, dedicato al galateo della tavola ed alle tradizioni gastronomiche legate alle festività natalizie. Relatore d’eccezione sarà Mimmo D’Alessio, vice presidente vicario dell’Accademia Italiana della Cucina, che, lo preciso ancora una volta a beneficio di chi fa finta di non saperlo, è Istituzione culturale della Repubblica Italiana (come la Treccani o l’Accademia della Crusca o dei Georgofili, ndr.), conta centinaia di Delegazioni in Italia ed in tutto il mondo nelle quali sono attivi oltre 7.500 accademici. 

Care Amiche e cari Amici, avrei dovuto rinviare ogni richiamo al post che il mio Amico Silvio De Lutiis ha avuto la cortesia di scrivere (anticipandomene il contenuto) a commento di quel che ho messo nell’ultima Letterina come narrazione ed analisi dei suoi precedenti post dedicati a recenti vicende amministrative. Non posso farlo per rispetto al suo impegno e al suo tentativo di muovere le cose, non solo a Miglianico. Sul suo progetto di Val di Foro come “Vallata Virtuosa”, che attendo di capire meglio, immagino la stia preparando e lo voglia realizzare con cittadini e consiglieri prevalentemente di opposizione dei vari Comuni. Non conosco tutti i Sindaci della Val di Foro. Quelli che mi sovvengono ora non mi sembrano pronti ad aderire ad un progetto a marchio PD, tranne un paio forse. Lui esclude a priori il Sindaco di Miglianico, ma non so se ci ha già parlato. A livello comunale Silvio confessa che sta “avendo colloqui con tutti coloro che hanno avuto responsabilità politiche e amministrative di maggioranza e opposizione nel passato (mi ha escluso e lo ringrazio) e di aver captato un’esigenza nascosta. Molti cittadini non si sentono rappresentati” né dalla maggioranza né dall’opposizione. “Vorrebbero dar un contributo di idee” ma non sanno come fare e per questo Silvio li aiuterà a farlo già “nei prossimi tre mesi”.

Sarebbero molte le considerazioni e richiederebbero perciò molto spazio. Una la posso anticipare perché contiene anche un po’ di sintesi: le persone. Non so con chi ha parlato Silvio. Non sono curioso di saperlo. Se sta facendo raccolta di pareri e, chissà, di disponibilità all’impegno diretto tra chi ha già avuto un ruolo politico-amministrativo, rischia di ridare fiato all’insieme-che-divide, a ciò che contiene e rappresenta, a quel coacervo di avversioni che ha introdotto e perpetrato la più grande e lacerante divisione di questa comunità. Anche quel non-gruppo si presentò per radunare idee e dare rappresentanza a persone “derelitte” dalle presunte attenzioni degli amministratori locali. Cosa accadde? Spacciò per idee quel che era solo un po’ di pre-propaganda di facciata. Alla prova dei fatti, scatenò la sua grande battaglia divisiva durata ben più di una campagna elettorale. Ottenne i risultati elettorali che ha avuto e, da allora, è titolare di quel risultato amministrativo privo di idee, di proposte e di iniziative che abbiamo sotto gli occhi dal 2019. Sono certo - e lo spero - che Silvio De Lutiis questo lo sappia bene. Sono curioso di vedere se troverà Donne e uomini davvero nuovi, capaci di fare meglio dell’attuale Sindaco sul piano amministrativo, aggiungendo a questo miglioramento (non facile, ndr) la costruzione del paese della concordia vagheggiato da Silvio De Lutiis. Lui sa già - me lo ha confessato da tempo e concordo con lui - che non si vedono giganti all’orizzonte e che, se si coglie qualche buona potenzialità, che pure c’è, eccome se c’è, si ha subito la conferma della sua indisponibilità ad entrare nell’agone politico-amministrativo locale. Il mio Amico Silvio De Lutiis, nei tre mesi da lui annunciati, deve trovare un nuovo leader civico (maschio o femmina) e almeno sette-otto nuovi candidati non marchiabili come esponenti del PD. Se non ci riesce ha due possibilità: aiutare Fabio Adezio a metter mano alla nuova lista di “Miglianico Cambia”, che merita di essere molto rafforzata, o provare a riverniciare con nuovi colori certe vecchie maschere. I vecchi, quelli sì, potrebbe trovarli pronti a rivincere o ad avere una rivincita. Per questo giochetto altri sono più bravi e anche più pronti di Silvio De Lutiis che, alla fine, potrebbe tornar loro comodo solo come un insperato aiuto. Com’era la canzoncina, quella degli altri? “Meno male che Silvio c’è…”. Guardo con sereno distacco e grande curiosità al suo tentativo. Tre mesi passano presto. Sui dettagli dei suoi post devo ora davvero rinviare i tanti commenti che sono già possibili ma che urgenti non sono, sapendo che rischiano di invecchiare perché Silvio nei prossimi giorni aggiungerà altro.                       

Non posso invece rimandare oltre una notazione che ha un valore temporale più urgente. Il nostro Parroco, don Gilberto, ha ricordato più di una volta ai parrocchiani, presenti alle diverse celebrazioni svoltesi nelle ultime settimane, che sono stati ultimati i lavori di rinnovo delle caldaie per il riscaldamento della chiesa di San Rocco e che ora è tempo di racimolare la somma necessaria per pagarli. Occorrono 18.000 euro. Molti? Forse no. Pochi? Probabilmente sì se si considerano le dimensioni del complesso e delle varie sale che comprende. Molti o pochi ora non importa. È il conto da pagare. Come si fa? In linea teorica, facendo i conti a spanne, con oltre mille famiglie presenti a Miglianico si potrebbe chiudere tutto versando 20 € a famiglia. La teoria però è alquanto distante dalla realtà. Tra chi non è cattolico, chi è agnostico rispetto ad ogni partecipazione quando si tratta di dare un contributo, chi oggettivamente non può perché indigente e chi invece è semplicemente avaro, i numeri dei possibili contributori si assottiglia di molto. Ottimisticamente si potrebbe far conto su 400 famiglie, comprendendo in questa cifra indicativa anche le aziende del territorio. Pur volendole escludere e aggiungerle poi a parte, il totale secondo me sarebbe sostanzialmente da fissare intorno a questa cifra. Con 50 € a famiglia il conto sarebbe saldato e avanzerebbe anche qualcosa per pagare le bollette. Quel che può aiutare potrebbe essere la pazienza. Andrebbe forse spiegato a ciascuno che deve considerare che, nelle 400 teorici, ci sono quelli che non possono tirar fuori i 50€ preventivati sicché altri che possono dovrebbero aggiungere qualcosa. Questo lavoro di sensibilizzazione stimolante, paziente e discreta lo può fare qualunque parrocchiano. Lo può fare con serenità ricordandosi che, come dimostrano i fatti, gli edifici, le realizzazioni esistenti, i Miglianichesi hanno sempre risposto generosamente quando la parrocchia ha chiesto aiuto. Questa sensibilizzazione dovrebbe avere come motore principale i Concittadini attivi in parrocchia con le modalità che ritengono più efficaci tra quelle a loro disposizione. Se don Gilberto, nel sollecitare l’aiuto, ha constatato che quel che è arrivato dopo i primi appelli è poca roba, forse qualcosa va fatto. Va rilanciato un appello che segua ed accompagni l’offerta dei 50€, quella che consideriamo la quota teoricamente minima e sufficiente. Forse va fatto presente a chi ha la pistola della critica sempre carica che i nostri contributi li diamo alla parrocchia. Il Parroco è mandato dal Vescovo, ogni parroco è qui pro-tempore. I parrocchiani lo sono a vita. La parrocchia la devono sentire come propria anche come gestione e manutenzione degli edifici, consumi energetici, etc.

Buona Domenica.                     

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