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La letterina del sabato 22 ottobre 2022

Care Amiche e cari Amici,

abbiamo il nuovo governo. La novità è doppia. Per la prima volta nella storia d’Italia il Presidente del Consiglio dei Ministri è Donna. La seconda novità, direttamente collegata proprio alla figura del nuovo Presidente del Consiglio o Presidentessa del Consiglio, è che si tratta di un deputato eletto in Abruzzo. Ovviamente la Presidente Meloni non è abruzzese, ma stata eletta qui. Cosa cambia per la nostra Regione? Non so dirlo ora. Probabilmente nulla perché il legame con un territorio non è dato dalla collocazione in lista che viene fatta secondo le leggi elettorali di questo secolo. Per sapere se nella squadra di governo ci sarà un abruzzese un pochino tale, nel senso anagrafico oltre che di collocazione in lista, dovremo attendere ancora poco, cioè la conclusione della lotteria delle nomine di vice-ministri e sottosegretari.

 

Comunque vada, speriamo bene non solo per l’Abruzzo ma per tutte le Italiane e gli Italiani, in particolare per i più deboli e gli indifesi. I governi non si giudicano dalla prima uscita che in questi tempi mediatici viene molto curata e ben confezionata. Anche se questa prima assoluta della prima ministra qualche brivido, poi scompostosi in tragicomico, me l’ha fatto venire nel sentirle dire “sovranità alimentare” (!) o “merito” (sic) e quel “mare” che alitava quasi un richiamo all’impero. Vabbè, uno sceglie il suo vestito e lo fa secondo i suoi gusti. I Governi si giudicano da quel che fanno concretamente. Il tempo delle parole, degli slogan finisce qui, o meglio, finisce dopo le ultime dichiarazioni che ascolteremo in occasione della fiducia parlamentare, laddove sarà ancora molto appariscente la scenografia mediatica e propagandistica, ma sarà per l’ultima volta.   

La politica, quella più vicina a noi, quella che più ci interessa perché dovrebbe animare la vita locale qui a Miglianico, in verità non presenta rilevanti novità. Anzi. A sentire le mie sentinelle del web, quel che si è affacciato negli ultimi giorni è una sconsolante conferma. Pare che il nostro Sindaco, Fabio Adezio, abbia postato sul suo profilo una notizia relativa al nuovo stato di avanzamento dei lavori che riguardano il consolidamento del colle ove sorge il centro storico di Miglianico. Nulla di sconvolgente. Solo una buona notizia. Ad essa si è attaccato il cortese commento di chi sollecita interventi per la propria contrada, discriminata, non si sa perché (non lo spiega chi commenta, ndr.) rispetto al centro abitato. La cosa avrebbe potuto e forse dovuto finire lì. Sarebbe mancato solo quello che era più logico e giusto attendersi, cioè l’annuncio del Sindaco che avrebbe presto ripreso il giro di confronto con i Cittadini nelle contrade e anche nel centro abitato, secondo la più bella tradizione di “Miglianico Cambia”. Invece è ricicciato fuori il consigliere Fabrizio Papponetti con un intervento di piatto e sconfortante tono populista. L’ottimo Fabrizio Papponetti, che resta il mio candidato preferito in quel che resta dell’insieme-che-divide, da otto anni pigro ed inconcludente consigliere comunale di opposizione, ha tutto il legittimo diritto di intervenire e dire la sua, ci mancherebbe. E farebbe bene a farlo in modo più compiuto e argomentato. Poi uno va a chiedere cosa ha postato lui sul profilo dell’insieme-che-divide, cosa ha contestato, cosa ha proposto. E si scopre che quello spazio è tristemente ridotto ad una carrellata di avvisi sui turni dell’autovelox. È tutta lì l’opposizione, da molti mesi. Ed lì, nel suo spazio di appartenenza, il nostro prode Fabrizio Papponetti dov’è? Cosa contesta? Cosa propone? Nulla. Ancora nulla. Quelli che sostengono il Sindaco e la maggioranza potrebbero essere felici di questo, dell’assenza dell’opposizione. Sbaglierebbero. Questo nulla che si agita sul fronte dell’opposizione è un dato oggettivamente negativo al di là delle simpatie o antipatie amministrative. Un Comune si governa bene con una buon Sindaco ed una maggioranza consiliare attiva e compatta. Si governa meglio se l’opposizione fa la sua parte. I Cittadini l’hanno messa lì proprio per fare opposizione, cioè controllo, protesta e proposta. Qui l’opposizione dorme. E così non facendo nulla toglie il proprio apporto alla vita amministrativa, alla politica locale. L’insieme-che-divide aspetta forse di rifarsi vivo in vista delle prossime elezioni per avere la rivincita. Una rivincita la si deve meritare dimostrando il proprio valore nel ruolo assegnato. Ma questo il prode Fabrizio Papponetti non mostra di condividerlo. Non è colpa sua. Non è lui il capo dell’opposizione; non è lui il capo del gruppo consiliare di minoranza né è il capo che comanda nelle stanze dove le strategie di quel non-gruppo vengono elaborate. Insomma forse ha provato a far qualcosa. Una cosa ogni tanto prova a farla. Ma è un lento inanellare cose inutili alternate a brutte figure. Il mio candidato sindaco preferito del non-gruppo dell’insieme-che-divide me lo stanno rovinando. Peccato.

Rassereniamoci care Amiche e cari Amici, pensiamo a cose più belle. 

Il Comitato Feste, presieduto dal bravissimo Giuseppe Volpe e animato dal suo “Direttivo in rosa”, ha annunciato la Festa della Venuta che ci sarà, come tradizione vuole, l’ultima domenica di ottobre. Una festa bella ed importante per noi Miglianichesi, quale è quella della Venuta di San Pantaleone, vive anche di attesa. In questa attesa tutti noi dobbiamo fare la nostra parte sostenendo sinceramente il Comitato Feste e contribuendo, secondo le nostre possibilità, alle spese che esso andrà ad affrontare. È importantissimo, soprattutto in questa fase storica, mantenere le tradizioni, in special modo quelle che sono interamente nostre, come lo è la Festa della Venuta, davvero solo e tutta dei Miglianichesi. Ci viene chiesto poco in fondo: un sostegno morale, cioè un incoraggiamento a chi opera fattivamente perché la Festa si faccia e la tradizione resista. E poi un piccolo contributo, che ciascuno può e deve dare con generosità e col sorriso.

Buona Domenica.            

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