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La letterina del sabato 24 settembre 2022

Care Amiche e cari Amici,

vi avevo lasciati con un mistero, quello delle paline sistemate in piazza ed accolte quasi come entità aliene poiché, in fondo, tali sono in un posto spadroneggiato da automobilisti maleducati. Il mistero, ricorderete, non era legato alle paline comparse ma a quelle “sfuggite”, cioè non allocate laddove i fori per accoglierle erano stati fatti esattamente secondo le indicazioni del funzionario comunale.

Ebbene il mistero resterà tale ancora per un po’. Domani si vota e la verità sul mistero delle “paline sfuggite” potrebbe compromettere l’esito elettorale qui a Miglianico.

La campagna elettorale che ci ha portato a questa viglia del 25 settembre, giorno delle elezioni politiche, a Miglianico è stata fatta solo dal professor Antonello Antonelli con una serie quotidiana di messaggi social, con l’affissione del suo manifesto nello spazio destinato alla lista, con una riunione pubblica che è stata annunciata anche dal giro della macchina con gli altoparlanti: un tocco quasi vintage che, per altro verso, non ha lasciato alibi a nessuno degli assenti volontari. 

 

Certo, Antonello è di Miglianico. Oltre al piacere di farlo, aveva quasi il dovere di far qualcosa a Miglianico. Gli altri non hanno avuto né il piacere e neppure hanno sentito il dovere di farsi conoscere dai Miglianichesi. 

Antonello ha fatto la sua parte egregiamente, impostando tutta la sua comunicazione sulla proposta programmatica, pulita, lineare, comprensibile, non urlata, senza alcuna polemica e senza far ricorso ad alcun mezzuccio propagandistico. Ha poi dato una lezione di stile a tutti, invitando alla sua riunione elettorale l’intero Consiglio comunale e gli ex Sindaci che lui ha sostenuto da militante e poi da comunicatore. In sala gli invitati c’erano, da Mario Amicone a Nicola Mincone, da Fabio Adezio a Carlo Biasone, con non pochi consiglieri in carica ed ex-consiglieri comunali. Non c’è stato il pienone ma quasi tutti quelli che erano attesi ci sono stati. Gli assenti han sempre torto.

C’è stata emozione, quella di Antonello che non è abituato ai comizi. Il suo discorso è stato venato da quelle vibrazioni che hanno evidenziato chiaramente una emozione difficile da nascondere ma che nulla ha tolto alla qualità dei contenuti. Antonello Antonelli è un buon politico, fortunatamente non un politicante.  

Alla chiusura del suo intervento non ha dimenticato di invitare tutti ad andare a votare, liberamente. Poi ha fatto una cosa molto bella: ha detto che, indipendentemente dal fatto che lo si voti o meno, lui voleva ringraziate tutti perché ha potuto vivere una esperienza intensa ed indimenticabile.

Il resoconto completo della serata ora sarebbe lungo, ripetitivo per chi c’è stato, immeritato per chi non ha voluto esserci. 

Racconto però ai miei eroici ventitré Lettori un particolare chiaro per tantissimi, che però qualcuno non ha capito affatto o ha volutamente letto male, cioè con malevole pregiudizio. Il Sindaco, Fabio Adezio, è intervenuto brevemente per dare il benvenuto ai presenti e per sostenere Antonello Antonelli. Qualcuno avrà pensato che il nostro Sindaco abbia deciso di schierarsi politicamente. Non ho avuto questa sensazione, so che non è così. Appoggiare Antonello, candidato nel centro destra alle politiche 2022, è stato come l’aver appoggiato, anche in quel caso senza riserve, l’avvocato Daniela Palladinetti, candidata con il centro sinistra alle Regionali del 2019. La scelta chiarissima è quella di dare sostegno forte e chiaro ad un ottimo candidato locale. Fabio Adezio non è passato al centro sinistra allora, non sta nel centro destra ora, come non stava nel Movimenti 5 Stelle prima di candidarsi nel 2014. Può sembrare difficile da accettare per chi è schierato da un lato o dall’altro (se lati di qua o di là esistono ancora…); può sembrare equilibrismo, addirittura trasformismo. Invece è una scelta semplice: quando c’è un Miglianichese di grandi qualità (come lo sono Daniela Palladinetti e Antonello Antonelli) candidato a livello sovracomunale, il Sindaco, Fabio Adezio, lo sostiene. La maggioranza che amministra il Comune continua a farlo bene come sempre, senza mettersi nessuno stemma di partito o di coalizione. Resta “Miglianico Cambia”, la lista civica per eccellenza che conosciamo e che molti hanno provato ad imitare non solo nei centri viciniori.

Ci sarà forse necessità di tronare su questo. Spero di no.

Ora l’attenzione deve esser tutta indirizzata al voto di domani. Occorre andare a votare. È giusto ed è bello andare a votare. È tempo speso bene quello che si dedica a convincere gli altri ad andare a votare.

Poi chi vuole cogliere l’occasione di dare fiducia ad un candidato bravo, di grande qualità umana, culturale, professionale e civica come Antonello Antonelli fa bene a farlo. Fa benissimo a votare Antonello soprattutto per dare un segnale a favore di Miglianico, di tutta Miglianico: un gesto di sano campanilismo senza avversioni, un gesto di amore per la propria Comunità, amore per la nostra Miglianico.   

Chi deciderà di votare per Antonello Antonelli sarà in ottima compagnia. Voterà per Antonello un Amico impareggiabile come Massimo Sulpizio, che ha chiesto di poter esercitare il suo diritto di voto fuori Miglianico, dov’è attualmente impegnato. È una notizia meravigliosa. È un richiamo che mi conferma una cosa che ogni candidato deve tenere presente: chi compete, se è leale, deve competere per vincere, deve impegnarsi per vincere. Antonello, oltre la stima e l’affetto che sta ricevendo da più parti in questi giorni, avrà il voto di Massimo. Per noi tutti questo impegno positivo di Massimo Sulpizio, uno che ha sempre votato a favore e mai contro, è un messaggio bellissimo. Per Antonello è più di una vittoria.

Le elezioni, mi piace ripeterlo, sono la vera festa della democrazia ed il festeggiato è proprio il Popolo sovrano, siamo tutti noi. C’è festa quando c’è gioia e c’è una volontà forte ma positiva, non avversativa. Si vota per e non contro. Il contro non porta nulla, comunque nulla di buono. Ricordiamocelo anche per una felice coincidenza. Domani, 25 settembre, è la “Giornata Mondiale dei Migranti e dei Rifugiati”. Non voglio entrare in alcuna polemica politica. È bello riflettere. Oggi conosciamo i Migranti del nostro tempo, quelli che chiamiamo “immigrati”, perché immigrano, cioè vengono qui da altre parti del mondo. I Migranti ci sono sempre stati nella storia dell’umanità. Migranti sono stati i nostri avi, arrivati qui in Italia nei millenni e nei secoli precedenti, senza che questo flusso si sia mai interrotto. Migranti lo sono stati i nostri Nonni, Padri, Fratelli, Figli in tempi non lontani ma non ancora terminati. Migranti, forse, noi stessi lo saremo ancora perché il mondo non si ferma. I Rifugiati, anch’essi, ci sono sempre stati. Come per i Migranti, Rifugiati lo siamo stati e potremmo esserlo nuovamente. Chi pensa di fermare questo movimento incessante dell’umanità tagliando ponti, chiudendo porte, sostanzialmente discriminando un altro esser umano, è fuori dalla storia, è contro la storia è dis-umano. 


Venerdì prossimo, 30 settembre, dalle 15:00 a mezzanotte, presso il Campus universitario di Chieti ci sarà l’edizione 2022 de “La Notte Europea dei Ricercatori”. La manifestazione organizzata dall’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara concretizza l’invito dell’Unione Europea di far incontrare la ricerca universitaria con i Cittadini, in particolare con Alunni e Studenti della Scuola dell’Obbligo. È un’occasione unica che affascina soprattutto i più piccoli, un’occasione da non perdere. Il programma prevede oltre 140 tra convegni, talk, esperimenti, incontri, mostre e spettacoli (per informazioni c'è il sito dedicato: https://www.unich.it/ndr2022). 


Prima di chiudere questa Letterina condivido con voi un ricordo che ieri mi ha accarezzato a lungo l’anima. Il 23 settembre è una data a suo modo importante, un giorno del calendario che non trascorre mai senza una mia attenzione speciale. In diversi anni del secolo scorso, in questo giorno sono nati quattro grandi uomini: Sandro Pertini, Paolo Rossi, Lucio Zannolli e Renato De Luca. 

Sono nomi indimenticabili. I primi due sono nella storia. Lucio e Renato sono nel mio cuore.

Buona Domenica.   

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