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La letterina del sabato 25 giugno 2022

Care Amiche e cari Amici,

domani sera, alle 20,30, nella piazzetta della Casa delle Monache, siamo tutti invitati ed attesi ad un evento importantissimo: il Concerto di beneficienza del Coro “Giacomo Puccini” di Chieti. 

Prima di spiegare ai miei ventitré Lettori la grandissima importanza di questo evento voglio donare loro una noticina simpatica registrata domenica scorsa. Si è trattato di un piccolo evento ma per un certo verso, è il caso di dirlo, straordinario. La Processione del Corpus Domini ha fatto, in modo inatteso e probabilmente non programmato, un percorso diverso dal solito.

 

Uscita dalla chiesa di san Rocco, si è infatti diretta verso la piazza senza fare prima il consueto percorso di andata e ritorno lungo via Roma. Al momento più d’uno avrà pensato che forse si era fatto tardi e era stato deciso di tagliare il tragitto per evitare di far notte. Il che appariva giustificato non solo dall’orario ma anche dal bel momento di preghiera e di raccoglimento che si è svolto con la dovuta calma in piazza, dove troneggiava la meravigliosa infiorata realizzata egregiamente dalle nostre bravissime “Signore dell’Infiorata”. Poi però la processione è ripartita e ha recuperato il tratto tradizionale. Improvvisazione? Mancanza di collegamento tra organizzazione e guida del corteo? Intempestività di chi, trottolando con gradissimo impegno, prova ad “affilare” non solo questa processione, non sempre ottenendo i risultati attesi? Banale e curioso effetto post-pandemia? Non importa. La processione s’è fatta. È stata comunque bella, bellissima. Se si volesse andare a caccia di particolari non perfetti si potrebbe parlare di altro. Ma una processione non è uno spettacolo a pagamento che può esser oggetto di critica sull’estetica o sui particolari scenici. La curiosità andava segnalata così, simpaticamente, perché, in fondo, ha segnato a modo suo, simpaticamente appunto, l’edizione 2022 della nostra processione del Corpus Domini.

Torno all’evento di domani sera. 

Perché è importantissimo? Perché è importante esserci? Perché è importante fare un tranquillo, non assillante ma auspicabilmente efficace passaparola per avvisare e coinvolgere parenti ed amici? 

I motivi, in rapida sintesi sono tre, più uno:

Il primo. Il valore artistico della manifestazione che vede l’esibizione di un coro di qualità quale è il Coro “Giacomo Puccini” di Chieti, diretto dal M° Loris Medoro e arricchito dalla partecipazione di valenti musicisti e solisti.

Il secondo. Il valore civico, morale, solidale e lungimirante del fine al quale è indirizzato il dichiarato intento della beneficienza cioè la sensibilizzazione e anche la raccolta di fondi per la ricerca sulle malattie rare. Che poi tanto rare non sono se facciamo caso anche alle notizie che riguardano la nostra Comunità. Serve sensibilizzare? Serve raccogliere fondi anche se si sa che non saranno tantissimi gli euro che resteranno nella cassetta a fine serata? Sensibilizzare serve, sempre, soprattutto quando, come in questo caso si deve capire qualcosa che non è oggetto di informazioni continue, talk televisivi, convegni divulgativi, scontri polemici. Un qualcosa che poi, quando arriva a toccare persone care, ci lascia tramortiti, affranti, impotenti. Raccogliere fondi è decisivo. Gli investimenti sulle malattie rare sono ancora pochi, insufficienti, il perché lo sappiamo. Se ci fossero stati prima molti investimenti avremmo contato meno dispiaceri e lutti. Se ci saranno sempre più massicciamente ora e da ora in poi avremo soluzioni efficaci, pronte, senza attendere, senza trepidare più di tanto. Ricordo, a lode dei miei Amici che ne furono protagonisti quel che facemmo nel 1980. In occasione di uno spettacolo meno prestigioso ma per noi molto bello, facemmo una raccolta fondi e donammo quei soldini all’AIRC per la ricerca sul cancro. Quelli erano tempi drammatici. Chi scopriva di avere un tumore come prospettiva aveva soltanto un calendario con una data della probabile morte. Oggi da molte forme tumorali si guarisce o si resiste in discreta salute per non poco tempo, si vive. È la progressiva vittoria della ricerca e della ricerca applicata sul cancro che si è basata e si basa ancora molto sulle sensibilizzazioni e sulla raccolta dei fondi.

Il terzo. Il valore affettivo del richiamo. L’evento, alla sua seconda edizione, è in memoria di Nevio Cetrullo, marito e padre di eccelse qualità, Cittadino innamorato della nostra Miglianico e sempre pronto a dare una mano, Amico, generoso, delicato, sensibile, affettuoso, sorridente, indimenticabile. 

Mi domando e vi domando, care Amiche e cari Amici, a parte tutto, Nevio una passeggiata alla piazzetta delle Monache e un po’ di tempo per ascoltare un bel concerto, se li merita? La mia risposta è sì, con tutto il cuore sì.  

Il valore in più. Il valore locale. Il tutto che nasce dalla intelligente ed appassionata volontà della Famiglia Cetrullo, il tutto che si affida all’arte, il tutto che spera nella nostra risposta si basa sulla meravigliosa capacità organizzativa della nostra grande ed infaticabile Pro Loco, guidata dal suo presidente, il silente e fattivo Nicola Santalucia, e resa viva e vigorosa dall’impegno gioioso dei suoi dirigenti. Non dimentichiamolo. È un valore che aggiunge valore a tutto.

Buona Domenica. 

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