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La letterina del sabato 5 febbraio 2022

Care Amiche e cari Amici,

sostanzialmente incapace di esser all’altezza del suo compito, sospinto ed aiutato in questo da alcuni capi-partito che hanno dato ben misera prova di sé, il nostro Parlamento in seduta comune, “arricchito” (è un eufemismo) dal concorso dei consiglieri regionali, ha trovato l’ultimo approdo con la rielezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica. Sulla qualità della persona e sulla sua capacità di ricoprire la suprema magistratura repubblicana si possono dire sono cose molto positive. Su come si è arrivati a questa scelta è bene rinviare una riflessione che ci faccia trovare pronti e consapevoli quando andremo a votare per il nuovo parlamento e, più in là, per il nuovo Consiglio regionale.

 

Commentai in maniera quasi entusiastica il discorso di insediamento che il Presidente Mattarella fece nel febbraio del 2015 (clicca qui per rileggerlo).

Con sincero entusiasmo oggi invito i miei eroici ventitré Lettori a riascoltare o, meglio ancora, a leggere il discorso che il nostro Presidente ha rivolto l’altro ieri alle Camere riunite dopo il solenne giuramento (clicca qui per leggerlo). È un discorso magistrale. È una lezione di moderno diritto costituzionale e, prima ancora, soprattutto di Politica che andrebbe fatta leggere e commentare nelle scuole e nelle università. In meno di tremila parole il Presidente ha saputo presentare la nostra e l’altrui dignità nelle diverse sfaccettature tutte importanti, tutte indispensabili per un corretto vivere civile degno di una nazione che, come ha sottolineato il Presidente Mattarella, ha nell’arte, nella bellezza e nella cultura i suoi elementi storici distintivi. Forse è uno schiaffo alla politica, alla politichetta che noi tutti abbiamo saputo esprimere a forza di votare come se stessimo mettendo banali “like” sui social o, peggio, a forza di non andare a votare. Quello delineato con grande efficacia dal Capo dello Stato è un programma che deve esser il nostro punto di riferimento quando vorremo valutare le scelte politiche e amministrative che verranno; la migliore base di partenza per le scelte che noi Cittadini dovremo fare quando saremo chiamati ad eleggere i nostri rappresentanti nelle varie sedi democratiche.  

Non so se il nostro Presidente alla fine vorrà compiere tutto intero questo secondo mandato. So che farà bene la sua parte e che continuerà a essere il punto di riferimento di tutti gli Italiani.

La sua lezione, ovviamente, serva anche a noi Miglianichesi, per le diverse responsabilità che abbiamo, a modificare in meglio la nostra vita locale. Non sfuggiamo al nostro dovere di Cittadini facendo finta che le parole del Presidente siano state rivolte solo ai parlamentari. Ogni richiamo alla Dignità, al rispetto della Costituzione, alla pace, alla solidarietà sonmo messaggi validi per ogni singola Comunità locale.   

Spero che ci sia occasione di avere qui a Miglianico il Presidente Mattarella, anche per potergli dire grazie da vicino.

Prima di concludere voglio condividere il ricordo di Ida Timperio, Iducce di Capurale, che si è arresa alla malattia e ci ha lasciati giovedì mattina, giorno di San Biagio. Con lei se ne va una Miglianichese speciale, una delle figure storiche del commercio locale, una Donna di eccezionale energia, di grande volontà e di spassionata generosità non solo nel suo lavoro ma nella vita familiare, come Moglie, Madre e Nonna, nella vita sociale e in quella specialissima parte di vita locale che ha colorato ed animato Borgo Forno. È stata anche la figura importante che per me è ogni mamma di Amici molto, molto cari, quali sono stati, sono e saranno Anna Maria e Massimo. Ho sempre avvertito un dolore diverso quando ho dovuto accettare la morte della Mamma o del Papa di una mia Amica o di un mio Amico, perché ho sempre sentito e sentirò che è come se fosse morto un po’ mia Mamma o il mio Papà. E, come loro, la gioia, la prorompente vitalità, la grande simpatia della nostra Iduccia mi mancheranno da oggi in poi, per sempre.   

Buona Domenica. 

     

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