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La letterina del sabato 10 luglio 2021

Care Amiche e cari Amici,

mi hanno inviato, per chiedermi cosa ne pensassi, il testo di un post pubblicato dall’ottimo Presidente del Comitato Feste, Giuseppe Volpe, sul profilo di quel benemerito sodalizio. Penso innanzitutto che merita di essere letto integralmente e, casomai, riletto con maggior attenzione.  

Le giornate di Festa per il nostro paese si avvicinano, a breve l'uscita del programma,

Cerchiamo pian piano di tornare alla normalità! Stiamo avendo un po' di difficoltà nel reperire persone volenterose che ci vogliono dare una mano impegnandosi anche solo due tre serate... Mi spiace che se ne faccia sempre una questione politica, mi spiace che la nostra responsabile questua deve essere stata umiliata telefonicamente! Noi ci siamo uniti in questa avventura, non conosco i colori politici del mio gruppo, perché il nostro unico obiettivo è lavorare per tutta la comunità, e non solo per un colore politico e mi rammarico che ci sono ancora delle persone che si rivolgono a noi dicendo" perché bisogna fare questo" "e perché non è stato fatto quest'altro"! Bisogna essere uniti e non per forza cercare sempre di dividere! Ringrazio. 

il presidente

Giuseppe Volpe”.

Una volta letto e, casomai, riletto con attenzione, prima di me, ciascuno dei miei ventitré Lettori farà la propria considerazione. Ognuna di esse sarà giusta ed opportuna. A questo punto, con loro e con chi vorrà, condivido quel mi ha suggerito la lettura di queste parole, immaginando che la mia personale riflessione non sia molto differente da quella che anche loro avranno intanto già elaborato. 

 

Va detto subito che non si tratta di una novità. Ho raccontato in altre occasioni che nel passato questo modo di ragionare per fazioni era più frequente che episodico. Il mondo era diviso in due e quella divisione, in certi momenti non brevissimi, è stata avvertita anche a Miglianico.  Ma erano altri tempi, per l’appunto. Oggi non è affatto giusto né tantomeno bello dover constatare che accettiamo con una certa indifferenza di perdere qualcosa di significativo ed interessante delle nostre tradizioni. E accettiamo poi che c’è chi preferisce impegnarsi nel voler mantenere “vive” proprio queste divisioni artefatte che sono inutili, improduttive e molto poco piacevoli. Aggiungo: è annunciato, analizzato a verificato in altri contesti il fatto che la strategia divisiva, ideata e attuata con grande puntiglio e molta tenacia dal gruppo denominato l’insieme-che-divide (non a caso ribattezzato così), alla fine comporta questi strascichi anche dove non dovrebbero esserci. 

Parliamoci chiaro, come sempre. L’attuale Comitato Feste non può essere classificato con certi criteri divisivi, vecchi o nuovi che siano. Chi lo fa è in malafede. Chi lo fa offende la dignità e la sincerità di tutti i componenti del Comitato Feste. Chi lo fa non ama Miglianico, perché al bene della nostra Comunità locale comune antepone il proprio stupido capriccio e il tornaconto della sua parte.

Tutto questo però, benché carico della propria importanza, ora conta solo per la necessità di analizzare le cose che accadono qui a Miglianico. Quel che conta è che bisogna uscire da questa palude mefitica che scoraggia anche i più volenterosi e disinteressati. Sennò si fa solo danno. 

Chi ha amore per Miglianico difenda e aiuti questo Comitato Feste. 

Chi ha passione per le nostre tradizioni locali sostenga il Comitato Feste, sostenga la Pro Loco, sostenga l’ASD ADES, sostenga chiunque si impegna seriamente e senza secondi fini per organizzare qualcosa a-e-per Miglianico. 

E tutti, ma proprio tutti, impegniamoci a condannare, anzi no, a richiamare amorevolmente ad un nuovo senso civico i Concittadini che si sono resi protagonisti di questi gesti e di quelle dichiarazioni che hanno avuto un solo risultato: hanno ingiustamente colpito il Comitato Feste e i suoi bravi dirigenti e componenti.      

Passiamo a cose più belle, sperando che tali restino nella concreta attuazione dei programmi.

È già pronto il Calendario Eventi Estivi 2021, curato dalla nostra impareggiabile Pro Loco guidata dall’ottimo Presidente Nicola Santalucia, un dirigente che preferisce il fare al dire. È pronto. È pubblicato. Ma probabilmente dovrà essere risistemato sin da subito e non poco se quel che si sta affacciando in termini di nuovi divieti e distanziamenti si tradurrà in una sorta di ritorno alla chiusura di tutto. Il fatto già certo che sia stato eliminato l’evento in piazza con il maxi-schermo in occasione della finale di domani sera è più di un segnale.      

Comunque lo spazio per presentare adeguatamente i singoli eventi oggi non c’è. Del resto, tutto lo si apprezza da subito perché traspare immediatamente, già ad una prima veloce lettura del programma, l’impegno che c’è nell’idearlo e nel realizzarlo. Per questo impegno deve esserci il nostro plauso che va ai tanti che volontariamente, appassionatamente e, non dimentichiamolo mai, gratuitamente spenderanno tante energie e non poco tempo delle loro giornate estive per fa sì che tutto si faccia e si faccia benissimo, come sempre. Poi verrà il tempo dei consuntivi e di un sicuro, ulteriore plauso a chi ha avrà saputo realizzare egregiamente ogni singolo appuntamento. 

Uno di questi appuntamenti intanto già è pronto. Stasera torna la bella musica. Torna la meravigliosa emozione della “Orchestra Sinfonica Giovanile Europea”, diretta dal maestro Andrea Di Mele con la partecipazione straordinaria del baritono Alessandro Pento. Ambedue sono affezionati a Miglianico e ambedue sono amati dai Miglianichesi. Il concerto, in programma appunto per stasera alle 21,30 nella piazzetta delle Monache in via Sud (a Lu Cudàcchie), è stato organizzato con cura e passione dall’Accademia Musicale “Mellianum”, presieduta dall’ottimo Orfeo Patrizio, Amico sin dai tempi delle scoppiettanti motociclette dell’adolescenza. Anche qui c’è la mano sempre pronta e sempre valida della nostra Pro Loco nell’organizzare e gestire l’evento. Come ogni anno, questo straordinario concerto corona l’esperienza comune di tanti giovani provenienti da Repubblica Ceca, Polonia (quest’anno mancano quelli dell’Ungheria, ndr.) e Italia che passano due settimane delle loro vacanze a fare musica, a studiare e a suonare in orchestra ma anche a trascorrere il tempo spensieratamente, rendendo colorata e gioiosa la nostra Miglianico giorno e notte.

Insomma è un appuntamento da non perdere. 

C’è il distanziamento? Ci sono cautele da rispettare? Benissimo. Tutto deve essere fatto in piena regola. 

Importante è esserci. Sarà meglio, mille volte meglio, doverci dispiacere per non aver trovato posto piuttosto che doverci vergognare perché alla conta finale saranno stati più quelli che avranno suonato di quelli che avranno fatto parte del pubblico, tra l’altro a gratis.

Se la buona volontà vincerà sullo spirito divisivo si potrà lavorare perché Miglianico si possa affermare nel più breve tempo possibile come “Borgo di Musica e di Poesia”. Che poi lo si chiami così o in altro modo o non lo si chiami affatto, non fa niente. Se sarà luogo di poesia, di musica e di arte sarà tutto molto bello. 

La bellezza salverà il mondo.      

Un evento, invece, che oggi avrebbe potuto e dovuto esserci è un momento commemorativo di Remo Gaspari, che va ricordato in quanto Concittadino onorario e, aggiungo, davvero benemerito. La data di oggi, 10 luglio, segna i cento anni dalla nascita e i dieci dalla morte di un politico e di un uomo di governo al quale Miglianico e, particolarmente, molti Miglianichesi devono molto. L’evento non ci sarà. Non ci sarà intitolazione di alcunché né altra manifestazione che possa ricordarlo a chi lo ha conosciuto e farlo conoscere a chi forse non ne ha mai sentito parlare perché giovanissimo o perché arrivato a Miglianico da pochi anni. Continuo a sperare che questo evento un giorno, il più vicino possibile, possa esserci. Che sia un evento semplice ma significativo. 

Se questo giorno non dovesse mai arrivare, se dovremo constatare la nostra mancata gratitudine istituzionale, ci resterà solo il tempo di vergognarci.

Buona Domenica.  

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