La Letterina del sabato 13 marzo 2021 / La Littirine de lu sabbete 13 di marze 2021
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- Pubblicato Sabato, 13 Marzo 2021 10:59
- Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,
come sapete ci sono non pochi Concittadini che lamentano una eccessiva pressione fiscale a livello locale. Sono i proprietari dei terreni classificati a vario titolo come edificabili che, in quanto tali, pagano molto di IMU. Si tratta di terreni che non sono né in corso di edificazione né facilmente commerciabili per via della crisi edilizia corrente. Oggi e da qualche anno sono solo un costo.
In campagna elettorale se ne parlò. In verità non molto e per pura speculazione elettoralistica. Oggi continuano a parlarne solo i direttissimi interessati che cercano, appunto direttamente, di risolvere il proprio problema. A fronte della loro voglia, della loro necessità di non pagare più l’IMU per terreni edificabili solo sulla carta c’è la resistenza legittima da parte del Comune che non può rinunciare ai relativi cespiti per ovvi motivi di bilancio.
Il Comune ha un costo, vive di tasse. Operazioni parziali hanno il difetto della disparità tra Cittadini contribuenti, alcuni dei quali, ad esempio, dopo aver pagato per anni l’IMU su terreni edificabili rischierebbero di ritrovarseli svalutati senza poter più recuperare i soldi spesi. Non solo, ci sono i valori di mercato delle compravendite effettuate in questi anni che non possono essere ignorate per accelerare i tempi né si possono restituire soldi per valori che verrebbero a mancare a distanza di tempo. Queste soluzioni parziali hanno comunque, secondo i diretti interessati, il pregio della velocità. Una velocità per alcuni, non per tutti. Una velocità in realtà presunta. La soluzione, infatti, sarebbe, sarà quella di mettere mano a un nuovo strumento urbanistico adottato con tutti i criteri di trasparenza. Ma per far questo occorrono non pochi mesi, anni in realtà. Con l’aggravante che tutti i consiglieri comunali dovrebbero astenersi dal votarlo rimettendo tutto nelle mani di un commissario. Non è proprio come scrivere una delibera.
La situazione oggi qual è? Non lo so.
Cioè non si sa. Questo accade quando il dibattito politico-amministrativo è spento come già spiegato in un paio di recenti Letterine. Sul finire del suo ultimo mandato, nel 2004, l’allora Sindaco, Nicola Mincone, diede l’incarico di redigere un nuovo Piano Regolatore. Nei primi cinque anni di sindacatura di Dino De Marco (che era stato vice Sindaco di Nicola Mincone), con Nicola Mincone presidente del Consiglio Comunale e l’attuale capo formale dell’opposizione, Carlo Biasone, vice-sindaco e assessore all’urbanistica, il piano elaborato non è stato né approvato né adottato. Ho raccontato cosa accadde allora, in quel quinquennio. Nel lanciare “Progetto Miglianico” - siamo al 2009 - i suoi fondatori e azionisti di riferimento, Dino De Marco e Lorenzo Antonelli, promisero che il Piano Regolatore sarebbe stato approvato entro i primi 90 giorni di consiliatura, poi dissero che intendevano 9 mesi. Non avvenne né subito né a gravidanza conclusa. L’allora assessore all’urbanistica, l’architetto Antonia Nardella, a un certo punto si dimise e il Piano restò tranquillo nel suo faldone. Nel 2014 è stata la volta del Sindaco, Fabio Adezio, e della sua compagine “Miglianico Cambia”. Non hanno mai promesso tempi celeri, anzi, hanno più volte fatto intendere che quel piano era da considerarsi vecchio, da cestinare e che bisognava pensare a qualcosa di adeguato ai tempi. Di questo argomento, difficile e delicatissimo, si è parlato, poco, durante la campagna elettorale per le comunali dl 2019, puntando più a speculare sull’IMU che a proporre una strategia nuova a convincente. Oggi siamo ormai a quasi due anni dall’inizio dell’attuale consiliatura. E a tre dalla sua conclusione, quando il Sindaco, purtroppo, non sarà più Fabio Adezio. Se non è già tutto pronto, difficilmente si potrà chiudere tutto e bene nei prossimi trentasei mesi. Ma, ammesso che sia, sorge la domanda, stavolta senza la polemica strumentale sollevata da chi, nel 2004, si opponeva. La domanda è questa: è il caso che l’attuale maggioranza approvi uno strumento strategico quando starà per scadere e non sarà sicura di poterlo attuare neppure in minima parte? Si può cioè ipotecare il futuro che non ci appartiene? Potrebbe forse solo fare in tempo a redistribuire le aree edificabili e i conseguenti oneri: un atto giusto, ammesso che riesca a far quadrare il cerchio, ma che sarà travolto dalle polemiche elettorali del 2024. Nel silenzio di questi mesi non sappiamo se ci siano in vista novità tipo piano a consumo zero di territorio o strumenti alternativi o molto innovativi. Quel che so è che hanno lavorato/stanno lavorando ogni tanto sul Piano mai nato, quello affidato da Nicola Mincone 17 anni fa.
Mi auguro che ci sia un sussulto di responsabilità democratica. Che intanto si apra una fase di consultazione ampia e approfondita tra maggioranza, opposizione (se c’è ancora), rappresentanze delle diverse categorie produttive, associazioni e cittadini. Si tratta di programmare e dare regole per un futuro non breve. Non lo si può fare né scontrandosi sotto elezioni né mettendo pezze a colore in tutta fretta. Siamo in tempo di distanziamento fisico? È vero. Ma si può discutere, assistere al dibattito, partecipare attraverso gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione. “Miglianico Cambia” è nata e si è imposta con un suo metodo di aperto confronto e di vivace proposta. Non sarà difficile a quel che ne resta di riprendere le sue miglior abitudini.
Prima di salutarvi voglio ricordare un Amico scomparso qualche giorno fa, sconfitto dal COVID. Ci ha lasciati Paolo Ciammaichella. È stato avvocato, politico, amministratore regionale, dirigente delle ACLI e del FAI. Anche grazie a lui c’è stata l’ultima apertura al pubblico del Palazzo Masci, il cosiddetto “Castello” qualche anno fa. È stato un Amico della nostra Miglianico. Nei prossimi giorni, se ne avrò la possibilità, lo ricorderò meglio anche attraverso la vicenda del “Centro di Ricerche Viticole ed Enologiche in Abruzzo”, il CRIVEA. Per ora lo saluto qui, da Amico. Ciao Paolo.
Buona Domenica.
Car’Amiche e car’Amice,
coma sapete ci stanne nen puche Cuncittadine che lamendene ‘n’eccessi’a prissijon’a fiscale a livelle locale. Sonne li prupritarije de li tirrine classificate a varie titele coma edificabbile che, ‘n quando tale, pahene nu sacche di IMU. Si tratte di tirrine che nen zonne né ‘n corse d’edificazzione né facilmende cummerciabbile pe vvije de la cris’edilizie currente. Uje e da cacche anne sonne sole nu coste.
‘N campagn’elettorale se n’à parlate. ‘N verità non molte e pe pura speculazzion’eletturalistiche. Uje cuntinuen’a parlarne sole li direttissim’interessate che provene, appunte direttamende, a risolve lu prubblem’a se. A fronte de la lore necessità di nen pahà cchiù l’IMU pe terren’edificabbile sole sopr’a la carte ci sta la risistenze liggittime da parte de lu Cumune che nen po’ rinuncià a li relative cispite pe ovvie mutive di bbilance. Lu Cumune tè nu coste, campe di tasse. Uperazziune parziale tenne lu difette de la disparità tra Cittadine cuntribbuente, na puche de li quale, per esempie, dop’avè pahate per anne l’IMU sopr’a terrene edificabbile rischierebbere da ritruvarsele svalutate senza putè cchiù recuperà li solde spise. Non zole, ci stanne li valure di mercate de le cumpravendite effettuate in questi anni che nen ponne esser’ignurate p’a ccillirà li timbe né si ponn’a ristituì solde per le valure che verrebber’a mangà a distanze di tembe. Ste soluzzione parziale tenne comunque, seconde li diritt’interessate, lu pregge de la velucità. ‘Na velucità per cacchedune, non pe tutte. ‘Na velucità in realtà presunde. La soluzzione, infatte, sarebbe, sarà di mette mane a nu nove strumend’urbanistiche aduttate nghe tutte li critirje di trasparenze. Ma pe fa queste ci vonne nen puche mise, anne in realtà. Nghe l’aggravande che tutte li cunzijre cumunale s’adesser’astenè da lu vutarle rimettenne tutt’a le mane di nu cummissarie. Nne jè proprie com’a scrive ‘na dilibbere.
Uje la situazzion’a quale jè? Nne le sacce.
Cioè nen zi sa. Quest’accade quande lu dibbattite pulitic’amministrative jè spente coma so spihate dentr’a nu pare di Littirine ultimamende. Sopr’a lu finì de ll’utime mandat’a se, a lu 2004, l’allore Sindeche, Nicola Mincone, à date l’incariche di redigge nu nove Piane Reholatore. A li pirme cimnqu’anne di sindacature di Dine De Marco (c’avè state vice-Sindeche di Nicola Mincone) nghe Nicola Mincone prisidente de lu Cunzije Cumunale e l’attuale capo furmale de l’uppusiozijone, Carle Biasone, vice-Sindeche e assessor’a ll’urbanistiche, lu pian’elabborate nn’à stat’appruvate né aduttate. So ‘riccundate quelle c’à successe allore, nghe che le cinqu’anne. Quand’à state lanciate “Pruggette Mijaneche” - steme a lu 2009 - li fundatur’a si e azziuniste di riferimende, Dine De Marco e Lurenze Antonelli, ànne prumesse ca lu Piane Rehulatore avesse stat’appruvate entre li prim’e 90 jurne di cunzijature, po ànne ditte che vuleven’intenne 9 mise. Nn’à successe né subbite né a gravidanz’a cuncluse. L’allor’assessore a ll’urbanistiche, l’architett’Antonia Nardella, a nu certe punte s’à dimesse e lu Piane à rimaste tranquille dendr’a lu faldon’a se. A lu 2014 à state la vote de lu Sindeche, Fabbie Adezie, e de la cumpaggin’a se”Mijaniche Cambie”. Nn’ànne ma’ prumesse timpe cilire, anze, ànne cchiù vote fatte ‘ntenne ca che lu piane ere da cunzidirarse vicchie, da cistinà e ca s’a deva pinzà a caccose di cchiù adeguate a li timbe. Di st’argumente, difficile dilicatissime, s’à parlate, poche, durande la campagn’elettorale pe le cumunale de lu 2019, puntenne cchiù a speculà su ll’IMU che a prupone ‘na strateggije nove e cunvincende. Uje steme ormà a quase ddu anne da l’inizie de l’attual’a cunziliature. E a tre da la cunclusion’a se, quande lu Sindeche, purtroppe, nen zarà cchiù Fabbie Adezie. Si nni jè ggià tutte pronde, difficlmende si putrà chiude tutte e bbone ne li prossime trendasei mise. Ma, ammesse ca sie, sorge la dumande, stavote senza la pulemic’a strumentale sullevate da chi, al lu 2004, s’uppuneve. La dumande jè queste: jè lu case ca l’attual’a maggiuranza approve nu strumende strateggiche quande starà pi scadè e nin zarà sicure di puterle attuà neppure ‘n minima parte? Si po’ cioè ipotecà lu future che ‘n ci’appartiene? Putesse forse fa sole ‘n tembe a ridistribbujì le aree edificabbile e li cunzeguende unere: ‘n atte ggiuste, ammesse c’a riesce a fa quadrà lu circhie, ma che sarà travolte da le pulemich’eletturale de lu 2024. Nghe lu silenzie di sti mise nen zapeme si ci stanne ’n viste nuvità tipe piane a cunzume zzere di tirritorie o struminde alternative o molt’innovative. Quelle che sacce è c’ànne fatijate/stann’a fatija ugne tande sopra lu Piane mai nate, quelll’affidate da Nicola Mincone 17 anne fa.
Mi augure ca ci sie nu sussulte di rispunzabbilità democratiche. Ca intande si apre ‘na fase di cunzultazziona ampie e apprufundite tra maggiuranze, uppusizione (se ci st’ancore), rappresentanze de le diverse categurije pruduttive, assuciazziune e Cittadine. Si tratte di programmà e di dà regole pe nu future non breve. Ne le si po’ fa scuntrennese sotte elezzione né mittenne pezz’a culore ‘n tutta frette. Steme ‘n tembe di distanziamende fisiche? Jè lu vere. Ma si po’ discute, assiste a lu dibbattite, participà attraverse li struminde che la tecnologgije mett’a dispusizzione. “Mijaneche Cambie” à nate e s’à ‘mposte nghe nu meted’a se di aperte cunfronte e di vivace proposte. Nen zarà difficile a qulle che ci’à rimaste d’a ripijà le mej’abbitudin’a si.
Prime di salutarve vuj’a ricurdà ’n Amiche scumparse cacche jurne fa, scunfitte da lu COVID. Ci’à lassate Paolo Ciammaichella. A’ stat’avvucate, pulitiche, amministratore reggiunale, diriggente de le ACLI e de lu FAI. Pure grazi’a esse ci’à state la l’utima riaperture a lu pubbliche de lu Palazze Masci, lu cusiddette “Castelle” cacche anne fa. A’ state ‘n Amiche de la nostra Mijaniche. Ne li prossime jurne, se n’avrò la pussibbilità, l’a’ricurderò meje pur’attraverse la vicende de lu “Centre di Ricerche Viticole e Enologgiche in Abbruzze”, lu CRIVEA. Pe mò le salute qua, da Amiche. Ciao Paolo.
Bbona Dumeniche.