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La letterina del sabato 2 maggio

Care Amiche e cari Amici,

i primi segnali positivi cominciano a far sperare qualcosina sull’esito di questa pandemia. Non ci sarà il ritorno alla quotidianità conosciuta fino a un paio di mesi fa, una quotidianità che, lo sappiamo tutti, non potrà, non dovrà tornare uguale a prima. Il tempo che verrà dovrà esser un tempo nuovo. 

Sperando che i dati incoraggianti di queste ultime ore possano resistere alla stupidità di tanti che con eguale disinvoltura pontificano da esperti sui media o traducono a piacere nella propria vita disposizioni e consigli su come evitare ancora il contagio, il pensiero va agli appuntamenti che ci sono più cari. 

 

Tra questi c’è sicuramente la Miglianico Tour”. Questa del 2020, programmata e attesa per il 9 agosto prossimo, è la sua cinquantesima edizione, un traguardo storico. Poche manifestazioni sportive hanno potuto raggiungerlo senza una sola interruzione; pochissime, per quel che so, nel settore del podismo, dato che la nostra è sicuramente tra le più vecchie gare non solo in Italia. 

In attesa di quel che sarà, coltivando in silenzio la speranza che il 9 agosto ci sia e sia come l’abbiamo immaginata, oggi voglio parlarvi di quel che è essa stata ed è a livello mediatico in relazione ad alcune novità registrate negli ultimi giorni. Le ho scoperte grazie alla cortesia di un Amico carissimo, Roberto Terenzio, ideatore e primo tenacissimo organizzatore della “Miglianico Tour” e poi, fondatore del “G.S. ADES Miglianico” (Gruppo Sportivo Amici dello Sport”). 

Vivendo in Lombardia, il mio Amico Roberto, “Roby”, ha voluto utilizzare al meglio il tempo imposto della permanenza a casa. Innamorato come il primo giorno della sua “Miglianico Tour”, ha avuto così il modo di dedicarsi ad essa con rinnovata passione.  

Grazie a lui oggi posso condividere con voi una notizie e due piccole perle.

La notizia è che, come accade ai personaggi, ai luoghi e alle manifestazioni importanti, “Wikipedia”, la conosciutissima enciclopedia online, ormai da qualche giorno, annovera ufficialmente anche la voce relativa alla “Miglianico Tour” (https://it.wikipedia.org/wiki/Miglianico_Tour). Preparata con cura e non senza fatica proprio da Roberto Terenzio, è, come le altre, una voce che attende di essere letta e completata grazie al contributo di quanti potranno e vorranno fornire notizie certe, riferimenti appropriati e rimandi ad altre voci o a archivi di immagini.

Ma Roby (lo chiamavano così i genitori, i carissimi Adriana e Nino) non si è fermato certo dopo questa fatica enciclopedica. Ha pubblicato due video che raccontano la seconda e la terza edizione della Miglianico Tour, cioè quella del 1972 (https://www.youtube.com/watch?v=K7DhIFFcG7c) e quella del successivo 1973 (https://www.youtube.com/watch?v=EWq5OAM3hzk).

Sono immagini tecnicamente lontane da quelle alle quali siamo ormai abituati. Si tratta di filmini girati con cineprese a 8 millimetri. Il tempo ha sbiadito i colori, sembra aver messo ruggine nello scorrere dei fotogrammi che conservano invece quel passo che hanno sempre avuto. 

Per poterli vedere al meglio occorre solo un po’ di attenzione, quella che questa riscoperta comunque stramerita e forse uno schermo più grande di quello di un pur prestigioso smartphone di ultima generazione.

Non voglio ora anticiparvi nulla dei contenuti, così da non togliervi la bellissima sorpresa che potrete avere.

Posso confessarvi la mia emozione. Tra quelle immagini poco nitide, in quei passaggi veloci, in quelle sequenze dalla regia accorta ma nulla più che amatoriale, ho ritrovato i volti, i luoghi, gli scorci di paesaggio, persino le automobili che non ho mai cancellato dal mio cuore e che questo vecchio cuore hanno fatto sobbalzare non poco.

C’è un modo concreto per dire grazie a Roberto Terenzio e, con lui, a quanti, da Walter Sallustio a Nicola Mincone, passando per gli indimenticati Delmo Adezio, Enzo Rimano, Remo Coletta e ai tanti altri che, invece, sono ancora con noi, hanno fatto la loro parte affinché ci fosse la “Miglianico Tour” e che ci sia oggi la sua meravigliosa storia, vanto ed orgoglio della nostra Comunità. Questo modo di dire grazie e di testimoniare affetto e passione per la “Miglianico Tour” è quello di tirar fuori, cercandoli senza la pigrizia del rinvio ad altro momento, i filmini, i video, le foto, ogni altro documento che possano raccontare anche solo un istante di questa storia. E di condividerli. Sarà poi Roberto Terenzio, saranno con lui Nicola Mincone, Giulio Orlandi e quelli dell’ASD ADES, sarà anche il ricostituendo “Gruppo per la promozione della cultura” del Comune di Miglianico a dare ordine sistematico e a valorizzare questo patrimonio storico. 

Parlare di patrimonio storico a qualcuno suonerà incomprensibile, perché vivendo ancora l’attesa di un’altra edizione, non si rende conto che, invece, si tratta già di una grande storia. È comprensibile perché per noi la “Miglianico Tour” è una emozione sempre presente.

Buona Domenica.          

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