“A Mijaniche” di SODA
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- Categoria: Il dimenticatoio
- Pubblicato Domenica, 26 Aprile 2020 19:46
- Scritto da Maurizio
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Questa poesia, che pubblichiamo come testo e non nella scansione dall’originale, probabilmente è stata la più letta dai Miglianichesi in quella primavera nella quale cadde il 25 aprile del 1945. Fu pubblicata sul numero unico de “Il Risveglio” - “Ricordo della Gioventù Miglianichese” uscito ufficialmente il 31 dicembre del 1944 dalle stampe della “Tipografia C. D’Argento - Francavilla al Mare”. Scrivere anche oggi questo nome è per me estremamente emozionante, soprattutto perché quel “C. D’Argento” era il mio “Compare Camillo”, il mio padrino di battesimo, ed anche perché quella tipografia è stato il luogo di affetti straordinari, di esperienze intense, di tanti momenti indimenticabili.
“Il Risveglio” è una piccola pubblicazione ma ricca di notizie e di curiosità. Mi fu mostrata qualche anno fa dall’Amico, ragionier Alberto Ricciuti. Nei giorni di Pasqua la sua scansione è circolata alquanto diffusamente. A me è arrivata dall’Amico Graziano Sulpizio, via WhatsApp. Secondo quanto Graziano mi ha precisato nel suo messaggio, questa bellissima riscoperta è stata possibile grazie alla generosa iniziativa dell’avvocato Carlo Borghi. L’avvocato Carlo Borghi è facilmente identificabile anche da parte di chi ora pensa di non sapere chi sia. È un signore, aggiungerei un vero signore, che illumina la nostra piazza con il suo sorriso mite e i suoi occhi vivaci. Insieme alla gentile consorte, più volte l’anno, torna dalla sua Livorno per venire a trascorrere un po’ di tempo qui, nell’abitazione che ha a Miglianico, che è parte di Palazzo Zannolli, in Piazza Umberto I. È quindi grazie a lui che oggi possiamo riscoprire anche questa poesia. Il suo autore a quel tempo si firmò con lo pseudonimo “SODA”. Non penso di fare un azzardo se oggi attribuisco questi versi al maestro Cesidio D’Amato. In essi vi è più di un richiamo, nello stile e nei contenuti, a quanto possiamo ritrovare in “Mijaneche de na vote”. Tralasciano altre considerazioni sui personaggi del tempo che scrivevano poesie, c’è poi un altro elemento non trascurabile: il Direttore Responsabile de “Il Risveglio”, com’è chiaramente riportato nella gerenza, è D’Amato Cesidio. Ammettendo per opportuna cautela di essere in errore sono comunque convinto che questa poesia vada letta, casomai riletta, con attenzione e con calma, del resto di tempo ne abbiamo. Essa fu dettata dalle vicende di quel tempo. Ma contiene e sprigiona ancora uno spirito che merita di essere accolto, fatto nostro, rinvigorito e collocato in questo tempo corrente nel quale ci sarà il rivedersi “di tutte l’amice” e il ritorno del tempo felice, fortunatamente senza doverci consolare con questo per chi non tornerà più e per le case distrutte.