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La letterina del sabato 21 marzo

Care Amiche e cari Amici,

è arrivata la primavera. Porta con sé una energia vitale che da sempre rigenera la natura, compresi gli uomini quando hanno consapevolezza di esserne elementi, i più importanti, forse per certi versi, ma non indifferenti o diversi da essa. Non siamo più davanti ai fogli da colorare o da riempire di temi o di poesie da mandare a memoria come ci accadeva sui banchi delle scuole elementari. Siamo dentro uno spirito forte e potente che parla di vita, di vita nuova, di vita colorata, di grande risveglio. È vero: non possiamo, non dobbiamo uscire ma possiamo accogliere questa stazione della speranza innanzitutto con tutto il nostro spirito positivo e poi, volendo anche con gesti semplici ma non senza significato come lo spalancare una finestra, l’affacciarsi al proprio balcone, ammirare la natura che sta cambiano i colori del nostro paesaggio. Sarà una primavera indimenticabile, una stagione che ci farà rinascere ad una vita più attenta e più consapevole, forse anche meno opulenta e sprecona, aperta ad un modo rinnovato di vivere la nostra comunità. 

 

Intanto fermiamoci un attimo a pensare a quanti stanno facendo il proprio dovere come forse mai avremmo immaginato pensando a certe categorie di persone, dai medici ai paramedici ospedalieri, fino ai dipendenti pubblici e a quanti in questi giorni stanno al loro posto non per andare in giro a dispetto degli altri ma per dare sicurezza, garantire servizi, sostenere la serenità possibile a tutti noi. Resto a Miglianico, alla nostra Miglianico ma solo perché di questa realtà conosciamo i nomi, i volti, le storie. Diciamo grazie a tutti quelli che ci stanno aiutando, che stanno operando, che ci sono con grande senso di responsabilità e, soprattutto, con umanità. Per tutti e prima di tutti un grazie va al nostro Sindaco che rappresenta tutti gli altri, anche perché lui lo vediamo o lo ascoltiamo nei messaggi, gli unici ai quali dobbiamo fare attenzione. Ma con lui ci sono i dipendenti comunali, le Forze dell’ordine, i nostri eroi della Protezione Civile comunale, i commercianti, medici e i farmacisti, gli operatori di ACA e CONSAC e anche il nostro Parroco, don Gilberto che, con l’aiuto dell’ottimo Antonello Antonelli, guida la preghiera della Comunità in un modo che mai avremmo immaginato ma che ci rivela la parte buona del progresso tecnologico: la diretta streaming. Grazie a tutti loro e anche a chi ho dimenticato per senescenza non per irriconoscenza. Ricordiamoci di loro e di quel che stanno facendo quando tutto sarà passato.  

Ci sono quelli che non possiamo ringraziare ma non dobbiamo dimenticare. Sono i Concittadini che hanno dovuto chiudere le proprie attività, negozianti e artigiani innanzitutto. Ecco, dobbiamo ricordarci di loro quando potranno riaprire le loro attività, testimoniando con la nostra attenzione la passione che oggi ci fa pensare alla loro rinuncia. Occorrerà un grane impegno di solidarietà. Saremo tutti provati e anche privati di qualcosa, come loro. Da loro e con loro dovremo ripartire se vorremo farlo bene come oggi immaginiamo.          

Oggi è anche la festa di San Benedetto da Norcia, Santo Patrono dell’Europa, di questo continente non più antico, non più colto, non più buono degli altri, semplicemente più caro a noi che siamo europei oltre ogni altra definizione politica. Occorre anche la sua alta protezione perché la primavera porti davvero un risveglio della vita, di una vita migliore.

Stamattina c’è stata una Santa Messa un po’ speciale qui a Miglianico. Don Gilberto, sensibile a chi ha grande devozione per San Pantaleone e molto devoto lui stesso al nostro Santo Protettore, ha voluto celebrare nel nostro santuario. Ha scelto di dir Messa proprio presso l’altare di San Pantaleone consentendo ai fedeli collegati in diretta di poter fissare quello sguardo tanto caro a tutti i Miglianichesi. Al termine si è messo lui per tutti noi davanti alla statua del Santo e ha recitato l’Affidamento a San Pantaleone e ha cantato l’Inno a San Pantaleone. 

Durante la Messa, per la prima volta in quella nostra chiesa dove siamo stati battezzati, dove abbiamo ricevuto la prima comunione, dove ci siamo sposati, dove siamo cresciuti, è risuonato il Padre Nostro con quella innovazione antica e nuovissima “Non ci abbandonare alla tentazione”, che prende i, posto del “non ci indurre in tentazione”. Dio è solo amore e non può generare né volere il male, non può indurci ad alcuna tentazione maligna, non ci lascia mai la mano se siamo di fronte ad una delle tentazioni che rischiano di rovinare la nostra vita, ora e per l’eternità.  

È iniziata così questa primavera straordinaria per noi, straordinariamente potente come sempre per la nostra sorella natura. 

È arrivata la primavera, la stagione della speranza.

Buona Domenica.

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