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La letterina del sabato 30 novembre

Care Amiche e cari Amici,

c’è stata una bella trasgressione ieri pomeriggio in Consiglio comunale. Le comunicazioni del Sindaco, per regolamento, non dovrebbero ammettere dibattito. Invece, almeno per un po’, dibattito c’è stato. E non è stato poco. Il Sindaco, Fabio Adezio, dopo aver snocciolato non poche notizie positive in materia di rifiuti, di fibra ottica, di lavori, di belle iniziative come l’albero di Natale fatto all’uncinetto e di altro ancora, si è rivolto direttamente ai Consiglieri della minoranza contestando quanto da loro detto sui social o scritto sui manifesti e facendo loro precise domande. Solitamente le comunicazioni terminano senza possibilità di replica, in quanto comunicazioni per l’appunto. Invece, uno ad uno i consiglieri dell’insieme-che-divide hanno, a loro volta, detto la loro. Non hanno risposto praticamente a nulla ma hanno avuto modo di controbattere, proponendo a loro volta domande e precisazioni.

Peccato che erano pochi i Cittadini presenti. Chi non c’era aspetterà le comunicazioni dirette o affidate ai social dai singoli contendenti, se ci saranno, o, più compitamente, leggeranno il verbale della seduta quando sarà pubblicato sull’albo pretorio del Comune. Questo significa anche che non farò la cronaca dettagliata di quel confronto. Non ero lì in veste di cronista e non prendo mai appunti né registro. Raccontare a spanne non è il caso in certi casi visto che quanto detto viene verbalizzato ufficialmente. Condivido con i mie ventitré lettori le impressioni ricevute così che ciascuno possa poi confrontarle, se vorrà, con altre che ascolterà o leggerà. Confermo che si è trattato di una bella trasgressione al regolamento. Ho avuto anche la conferma di quanto già espresso in precedenza circa l’atteggiamento che il Sindaco sta adottando nello stanare i portatori di certe posizioni e anche quelli che le alimentano o le sostengono. Altra conferma l’ho avuta dagli interventi dei quattro consiglieri di opposizione. Seguono ancora lo schema della campagna elettorale e, alla fine, puntano a calcare più sul carattere e sugli atteggiamenti relazionali del Sindaco che non sulle cose, sui documenti e su argomenti più solidi. 

Il confronto di ieri sera in verità qualcosa di nuovo lo ha evidenziato. Ho avuto l’impressione che ci si avvii ad un lento ma più appropriato riposizionamento che, se ci sarà, sarà merito di tutti. 

Un elemento mi è sembrato far capolino, anche se di questo non ho prova certa. L’insieme-che-divide non ha più tutte le informazioni che poteva avere, che forse ha avuto tempestivamente fino ai tempi della campagna elettorale o giù di lì. O forse le ha ma non scopre le carte. Personalmente ho avuto l’impressione che per un qualche accidente alcuni collegamenti si siano interrotti o non vengano volutamente utilizzati o ne siano già arrivati altri. La conferma viene dal caso per certi versi opposto. Sulla Casa delle Monache appare chiaro che elementi esterni si siano fatti carico di fornire elementi per provare a mettere in difficoltà il Sindaco sulla presunta non realizzazione di alloggi popolari in quello stabile. Su questo sarà bene tornare quando avrò i documenti del caso, perché quel che ricordo non basterebbe e comunque non sarebbe una prova assoluta. L’impressione è che l’opposizione su questa vicenda voglia spingere fino in fondo. Otterrà una divisione strumentale, ancora una volta, tra chi la pensa in un modo e chi in un altro sulle case popolari. Saranno populismi a confronto, un brutto spettacolo. Il Sindaco non cadrà per questioni di questo tipo. Ha già detto che non ritiene si debbano fare alloggi popolari in quel palazzo. Ha chiesto all’opposizione di dare il proprio parere politico, cioè se ritiene di voler fare proprio lì due alloggi popolari, al posto di quel che ora c’è, ma non ha avuto risposta. 

In attesa di assistere a questi e ad altri sviluppi, vi racconto della tranquilla, tranquillissima assemblea della Pro Loco che, lunedì sera, ha eletto la sua nuova dirigenza. Si è trattato di una conferma a voti unanimi di tutti gli uscenti con la sola sostituzione di chi non può più esser dirigente perché è stato eletto in Consiglio comunale. Attendiamo ora che il direttivo si riunisca e decida il dettaglio delle cariche sociali. Trattandosi di piena continuità c’è solo una giustificata curiosità per poterci congratulare con chi sarà scelto per quegli incarichi che hanno solo il prestigio di un maggior servizio da offrire.

A proposito di servizio penso sia stato notato da tutti il gesto di chi, nei giorni scorsi, soccorrendo i naufraghi nel canale di Sicilia, ha avuto prontezza coraggio e determinazione nel salvare una creatura di un anno. C’è un filmato emozionantissimo del marinaio che capisce subito, prende quel fagottino viola e lo fa affidare ai medici di bordo. Quel corpicino quando arriva nell’infermeria della nave della Guardia costiera era freddo ma è tronato a vivere. Qualcuno ha sottolineato con grande efficacia che per quella piccola creatura si è trattato di un nuovo parto dove ostetrica e personale di sala erano marinai italiani. 

Sono orgoglioso di quegli Italiani in divisa che si gettano in mare di notte per salvare vite di persone disperate e innocenti. 

Dall’emozione per una vita rinata passo all’emozione che si prova quando l’arte racconta la fede ma anche la storia dell’uomo. Domani sera, alle 21, nella sala riunioni della parrocchia, in Borgo San Rocco, don Gilberto terrà il terzo degli appuntamenti sul tema “Cerco il tuo Volto” con una relazione su: “The Light of the World”, la luce del mondo tradotto alla buona. Sono stato alla seconda serata, un mese fa, e posso dire ai miei ventitré lettori che quella è stata un’oretta spesa bene. Don Gilberto ha tracciato percorsi storici, si è soffermato sui significati delle singole opere, ha anche spiegato tecniche pittoriche che contengono significati simbolici plurisecolari davvero straordinari. Mi aspetto un’altra serata altrettanto interessante e, ve lo confesso, aspetto di capire se la parte più prosaica della meraviglia vissuta quella sera avrà ancora motivo di esserci. Mi ha meravigliato la presenza di tante persone, certo molto meno di quante un evento del genere meriterebbe, ma molte di più di quanto la nostra pigrizia sociale mi aveva fatto temere. Mi ha meravigliato un po’ anche l’assenza di altre persone che, invece, pensavo dovessero esserci per motivi che non occorre certo spiegare in dettaglio. Ma questa curiosità da quattro soldi non intacca assolutamente il grande valore di un appuntamento che merita di esser vissuto perché è uno scrigno di cose buone.

Esserci o non esserci è una libera scelta. Come in ogni altra occasione, decidere di esserci fa la differenza.

Buona Domenica.

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