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Acta Meridiana - 24

L’attesa sta per finire. 

Ci sono già i risultati dell’affluenza registrata nelle nostre quattro sezioni elettorali e ci sono anche i risultati delle Europee, il cui scrutinio è iniziato subito dopo la chiusura dei seggi:

 

Da questi numeri anche il più esperto analista non caverà nulla di certo per far previsioni relative alle Comunali. Quelle che ho personalmente ascoltato sono così distanti e contrastanti che testimoniano perciò una impossibilità di prevedere alcunché. Non ho fatto mai previsioni. Non le so fare. Non amo scommettere. Attendo sempre i risultati definitivi prima di parlare.       

Le schede stanno lì e stanno per essere estratte, lette e i loro voti assegnati.

La somma farà il risultato che tradurrà la volontà dei Miglianichesi, di tutti noi Miglianichesi.

Chi vincerà?

 

Vincerà Miglianico, è l’unica cosa sicura oggi, domani e anche prima di oggi. Vincerà Miglianico non tanto perché ambedue le liste hanno il nome della nostra amatissima Cittadina nello stemma, ma essenzialmente perché quello determinato dai Miglianichesi sarà inevitabilmente, indiscutibilmente il risultato giusto.

Lo deve pensare ciascuno di noi. Lo deve accettare chi non vincerà la competizione. Lo deve tenere a mente chi prevarrà ricordandosi sempre di non aver avuto i voti degli altri.

Quando si gioca una partita così importante, quando si accetta di giocare secondo le regole della democrazia rappresentativa, il risultato delle urne è quello giusto, equo e gioioso. 

Il Sindaco confermato o il sindaco neo-eletto sarà il nostro Sindaco, al di là dei loro proclami dichiarati o urlati in pubblico, perché così deve essere in una Comunità matura nella sua consapevolezza civica. Chi sarà chiamato a fare opposizione la farà in nome e nell’interesse di tutti, perché è il risultato complessivo, quello deciso da tutti i Miglianichesi che avrà deciso questo. 

Il Sindaco sarà il mio Sindaco. I consiglieri, tutti i Consiglieri saranno i miei consiglieri. Nel loro agire ciascuno di noi troverà i motivi della approvazione o della critica e questo sarà bello, utile, indispensabile per tenere attiva la vita democratica a Miglianico. 

Domani ci sarà il tempo di analizzare i numeri, di riflettere e di commentare. Oggi è tempo di accogliere il risultato facendo festa, perché le elezioni sono la vera festa della democrazia. 

Certo non per tutti sarà facile festeggiare ma se sono aiutati da quelli che hanno più immediato motivo di gioire sarà possibile che sia festa per tutti. Partire con una divisione sarebbe sbagliato.

Sono di parte, motivatamente di parte, genuinamente di parte, fieramente di parte. Nonostante ciò o anche perciò, sono consapevole che ognuno dei candidati è migliore di me. Non è un modo di dire, è la constatazione del valore di Concittadini che, pur esprimendo posizioni che non ho condiviso - almeno alcuni -, pur interpretando il proprio ruolo in un modo che non ho apprezzato, pur sostenendo un’idea di futuro che non è la mia, sono singolarmente migliori di me. A loro rendo onore ora, prima che i piccoli numeri elettorali sembrino dividerli per qualche giorno, prima che sia facile e scontato dire “bravo” o “brava” a questo o a quella. Non rinnego nulla di quel che ho scritto commentando questa campagna elettorale ma, al contempo non sfuggo alla constatazione della mia inferiorità rispetto ai ventisei Concittadini che abbiamo appena valutato votando. Sono consapevole di ciò, indifferente al fatto di dare immeritata gioia a taluni soggetti che hanno deciso di vivere odiando e di agire politicamente utilizzando solo astio e avversione. Son problemi che hanno loro, che 'cce posso ffa’?!

Qualcuno, più di qualcuno nelle ore passate ha provocato dicendomi che in un determinato caso dovrei stare attento ad uscire di casa. Non ho avuto paura quando gli avversari erano tosti e mi hanno pedinato e minacciato per giorni e notti intere. Proverei solo una penosa simpatia per chi volesse manifestarsi come eventuale soggetto minaccioso, che sarebbe una macchietta, al più un avversario da operetta. In ogni caso non smetterò, nessuno di questo o di quello schieramento smetterà di vivere Miglianico, di girarla e respirarla, di goderne come solo un Miglianichese innamorato della sua Cittadina può fare. Di viverla con gioia, sempre.  

Come accadde cinque anni fa, la pioggia sta cancellando le poche tracce rimaste della campagna elettorale. Un lavacro simbolico che ci ricorda che le scorie di una contrapposizione vanno presto eliminate. La pioggia già da ieri ha abbassato, ha raffreddato le tensioni. Ha costretto gli uni e gli altri impegnati nel presidio dei seggi a stare un po’ più vicino negli spazi coperti. Non so quanti han fatto caso a questo, ma è un segnale evidente per chi ha il senso della Comunità e ama Miglianico. 

La pioggia non lava le differenze di posizioni, di programmi, soprattutto non sbiadisce il tono dei valori, quelli veri, quelli forti. Ciascuno, se li ha, li manterrà. Da oggi pomeriggio, al massimo da domattina continuerà a tenerli sempre più saldi nell’agire e nell’essere partecipe della nostra vita locale. Farlo non è facile, lo so, perché ho vinto ed ho perso quando i tempi erano più duri di quelli attuali. Ma questo va fatto, conquistando alla gioia chi ha immaginato di dipingere il nostro orizzonte comune di tinte fosche. Il bene vince sempre, ha bisogno di coraggio e di tenacia.

Un pensiero, grato e riconoscente lo voglio indirizzare ai Consiglieri che hanno fatto il loro dovere nella consiliatura appena conclusa e non si sono ricandidati. Ciascuno ha fatto quel che ha potuto o quel che ha voluto. Merita comunque un grazie. 

Un grazie va a Giovina Catia Mattioli Stella, anche se ha fatto poco o niente. Nel poco e niente che ha fatto ha consentito a tutti di valutare fino in fondo quanto sia stato deleterio il disegno strategico di “Progetto Miglianico” e quanto sia stato difficile per quel che rimase di quel gruppo far qualcosa di buono essendo nato con un disegno che buono non era. 

Un grazie particolare va all’Amico, Luca Di Clerico, per il suo impegno silenzioso e tenace. Grazie a lui per la lezione di serietà che ha dato in ultimo, ammettendo di non avere più il tempo e le energie per tenere il passo imposto dall’intensa progettualità e dalla capacità di realizzare che sono identificativi e caratteristici di “Miglianico Cambia”.

Un grazie speciale va ai Consiglieri del Gruppo “M5S”, Carlo Di Federico e Tino De Marco, per la qualità della loro opposizione, sempre attenta, documentata, propositiva, costruttiva mai ostruzionistica e, soprattutto, mai urlata. 

Un grazie gioioso e festante va al nostro campione Dario Cataldo che per la prima volta della storia ha portato un Miglianichese sul podio più alto in una tappa del Giro d’Italia. Bravo Dario, Viva Dario.

È l’ora dei risultati. 

È giunto il momento di vedere se abbiamo scelto di andare avanti o di tornare indietro.

 

24 – continua

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