La letterina del sabato 2 febbraio
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- Pubblicato Sabato, 02 Febbraio 2019 14:46
- Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,
abbiamo ancora una settimana di tempo per tornare a riflettere su quel che ci viene proposto dalla campagna elettorale in corso. Si avvicinano i giorni delle polemiche pre-elettorali ma possiamo fare una piccola pausa così qualcuno potrà dedicare più tempo a riverniciarsi e a far il proprio dovere di cacciatore di voti.
Voglio condividere con voi una riflessione che a qualcuno sembrerà quasi banale, troppo semplice per avere la dignità di una nostra Letterina. Questa riflessione è legata ad un gesto piccolo ma indubitabilmente significativo compiuto dal Sindaco e dall’Amministrazione comunale. In tutte le case dei residenti è stata recapitata una busta che, tra le altre cose, conteneva una scheda per il prelievo di acqua potabile da uno dei due distributori presenti nel territorio comunale, le “casette dell’acqua”.
So che c’è stato il solito chiacchiericcio di chi non riesce a accettare nulla come buono se viene dall’attuale Sindaco. Di questo parlerò dopo, perché la stupidità, come ogni altra inclinazione non positiva, fa media nella valutazione complessiva di una comunità. La stupidità di una persona, peggio, la stupidità di un gruppo di persone, per quanto sparuto, abbassa la media della serietà che tutti concorriamo a formare, quindi riguarda anche noi.
Ora la cosa più importante è un’altra.
A cosa serve il gesto fatto dall’Amministrazione comunale.
Serve a comprare voti?
Penso proprio di no. Solo un pazzo può pensare che con 18,25 € in un anno si possa comprare il voto di qualcuno. È vero che utilizzando sempre l’acqua delle “casette” di possono risparmiare almeno 70€ l’anno. Ma non ci si vende per questo. Se poi c’è chi si ritiene in vendita e a così basso prezzo è persona che ha bisogno di ben altro. E non si tratta di soldi.
Serve a far pubblicità all’Amministrazione comunale nell’avvicinarsi delle prossime elezioni locali?
Penso ancora di no. I due distributori sono una delle poche cose buone fatte dalla precedente amministrazione. Sarebbe un piccolo autogol.
Serve a confondere le acque per nascondere altri problemi?
Se con un litro d’acqua, fosse anche certificata come la più buona dell’universo, si possono lavare porcherie, il governo potrebbe aprire una diga al mese e essere rieletto a vita. Non scherziamo.
Il messaggio è stato, è un altro. Il fine è un altro, deve essere un altro. Ed è molto chiaro, non può esser soggetto a nessun equivoco.
È un invito a abbandonare progressivamente le bottiglie di plastica e a usare contenitori più sicuri nel loro riutilizzo come lo sono le bottiglie di vetro.
Il mondo è invaso dalla plastica. Siamo pronti a far scorrere lacrime a inondare di like i messaggi che denunciano lo scempio del mare coperto di bottiglie di plastica e di pesci spiaggiati perché soffocati da sacchetti e bottigliette. E non siamo pronti a far qualcosa di piccolo e di concreto per dare il nostro contributo?! Pensiamo che debbano essere sempre altri, casomai di posti più lontani, a assumersi colpe e a pagare dazio. Così non va bene
La plastica è un derivato del petrolio. Allora come la mettiamo? Siamo contro il petrolio da estrarre e raffinare, che al limite potrebbe portare un immediato guadagno, perché alla fine è pericoloso per l’ambiente. E poi siamo noi i primi a riempire il creato di plastica, che si legge petrolio in una delle sue forme meno biodegradabili in assoluto. Un po’ di serietà, e che diamine!
Poi c’è una notazione campanilistica, da abruzzesi.
L’acqua delle sorgenti del Foro, la nostra acqua, se non viene mal-trattata, è davvero una delle migliori del mondo. E noi che facciamo? La schifiamo a prescindere, per andarne a prendere altre a più caro prezzo. Sono acque più o meno minerali che vengono quasi tutte da fuori regione o che sono sotto il dominio di imprese non abruzzesi. Trasferiamo anche così la nostra poca ricchezza nelle tasche di regioni già più ricche. L’Abruzzo, per motivi che ora non dobbiamo indagare, produce poca acqua in bottiglia e assorbe invece molta pubblicità che reclamizza acque imbottigliate altrove e decantate come proprietarie di svariate qualità, addirittura capaci di far dimagrire miracolosamente o di far parlare uomini e uccelli. Nessuno dice che quelle acque vengono da lontano, viaggiano in contenitori di plastica sotto al sole, restano immagazzinate anche all’aperto e questo non fa bene all’acqua, ammesso che sia molto buona all’atto dell’imbottigliamento. Non solo, la paghiamo molto di più dei 5 centesimi di euro al litro che costa l’acqua dei distributori pubblici presenti anche a Miglianico, acqua controllata e adeguata alla tutela di ciò che beviamo.
Su questa e su altre cose che girano attorno a questa riflessione si può essere o non esser d’accordo.
Ma per non esser d’accordo bisogna portare altri elementi validi, seppur soggetti alla libera valutazione dell’opinione di ciascuno.
Invece la stupidità che abbassa la serietà media di Miglianico che fa? Parla di elemosina e non si sa dove sta questa elemosina. Contesta il buono che viene fatto solo per mostrare avversione verso chi amministra. Come si dice: si nega la luce del sole!
Le cose vanno distinte.
L’iniziativa di promuovere il progressivo abbandono delle bottiglie di plastica aumentando il consumo di acqua potabile più controllata e più a basso costo va sostenuta e casomai potenziata.
La contestazione verso le cose, opere o altro, che si ritengono sbagliate o non adeguate pensate e attuate dal Sindaco e dalla sua maggioranza va fatta con forza e con chiarezza possibilmente portando elementi solidi, veri, ripeto veri, a sostegno della propria tesi e ascoltando la tesi opposta senza pregiudizio.
Questa distinzione è un’operazione facile. Lo capisce anche chi è stupido. Non la comprende chi è arso dal fuoco del pregiudizio. Ma la libertà consente anche a questa sparuta minoranza, fatta di chi ha una tale deformazione della realtà nella propria testa, di votare come la stragrande maggioranza composta invece degli altri che tengono alta la media della serietà di questa Comunità.
Buona Domenica.