Il "passaggio" del 2008: carta canta!
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- Categoria: Rassegna Stampa
- Pubblicato Sabato, 17 Novembre 2012 10:35
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Siccome per molti la memoria è "corta" e si arriva anche a negare quanto è stato fatto, forse proprio giovandosi delle naturali dimenticanze dell'essere umano, viene in soccorso il web, che è ormai la "memoria storica" di tutti noi.
Poiché si è fatto riferimento, nel pezzo "Baffi scaduti", dell'ormai famoso "passaggio al Pdl" di tanti personaggi di spicco dell'Udc, tra i quali il sindaco, Dino De Marco, che continua a negare in ogni sede quello che potrebbe essergli rimproverato come una mancanza di coerenza politica (in vista di una probabile candidatura a scranni ben più lauti di quelli del primo cittadino), giova riportare qualche link che la stampa dell'epoca riservò a quel passaggio massiccio dall'Udc al Pdl, salvo poi fare una repentina marcia indietro, alla ricerca di "porti politici" più sicuri, allorquando la "scalata" alla Regione di Nicola Mincone, origine di quel passaggio, si fermò all'apertura delle urne.
Partiamo con il racconto di Abruzzo 24 Ore tv, del 17 novembre 2008 (curiosamente proprio quattro anni fa): essendo una emittente aquilana, si possono comprendere i piccoli errori e le incertezze sui cognomi dei politici "costieri".
Questo è invece il racconto più preciso di "Prima da noi" che indica per bene nomi e circostanze: basta cliccare qui.
Questa è stata la reazione di Pier Ferdinando Casini, giunto in Abruzzo il giorno dopo (da "Il Centro" del 19 novembre 2008 pagina 13):
Riguardo alla lista «Per il bene comune», che ha chiesto il rinvio, Casinisottolinea: «in questo paese, purtroppo, si piegano spesso le regole alle esigenze del più forte. Esistono dei princìpi che devono valere per chi ha 20 milioni di voti, come per chi ha due voti e che non si possono piegare a seconda delle convenienze», fa presente il leader dell’Udc, «Non dimentichiamo che, se ci sono dei ricorsi da esaminare anche per il Pdl, questo non avviene casualmente, ma per gli errori fatti dagli stessi esponenti che poi pensano di governare bene la regione».
Casini, apprendendo che all’ospedale di Avezzano occorrono sette mesi per fare una risonanza magnetica, dice: «La cosa non ha bisogno di commenti. I tempi di attesa sono frutto degli errori di chi ha governato in passato».
Il candidato Rodolfo De Laurentiis aggiunge: «Vedo in giro tanti assessori alla sanità in pectore che promettono primariati a destra e a sinistra e minacciano ritorsioni per chi non si allinea. È vergognoso». Teramo «Chiodi si è piegato alla volontà di Berlusconi dimostrando così il suo reale grado di autonomia». Il leader dell’Udc Pierferdinando Casini attacca direttamente il candidato presidente del Pdl sul mancato accordo elettorale per la Regione.
L’ex presidente della Camera sceglie proprio Teramo, la “tana” dell’ex sindaco Gianni Chiodi, per lanciare le sue bordate.
A offrire lo spunto polemico a Casini, in città ieri per incontrare i dirigenti di Confcooperative e i costruttori edili dell’Ance, è un’affermazione del candidato presidente del Pdl secondo il quale l’Udc starebbe dalla sua parte.
«Il partito non sostiene lui ma Rodolfo De Laurentiis che ha tutte le carte in regola per vincere e amministrare bene l’Abruzzo», sottolinea Casini.
Secondo Casini, Chiodi «ha poco da vantarsi dell’appoggio ricevuto dai transfughi, al suo posto mi vergognerei del sostegno di chi va alla corte del Pdl per un proprio interesse».
Casini, affiancato dal candidato presidente della Regione De Laurentiis, dal commissario regionale Antonio De Poli e dai dirigenti locali del partito tra cui il segretario provinciale Lino Silvino e l’ex sindaco di Atri Paolo Basilico, è stato accolto nella sede teramana di Confcooperative da Giampiero Ledda, che guida l’associazione a livello regionale, e dal vicepresidente nazionale Carlo Matri.
Nel pomeriggio, sempre a Teramo, il leader dell’Udc ha incontrato dirigenti e iscritti dell’Ance e ha concluso la sua visita in provincia con altri appuntamenti a Val Vomano, Atri e Giulianova.
(e.n. e g.d.m.)