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La letterina del sabato 21 luglio

Care Amiche e cari Amici, 

un’intera letterina non riesce a contenere tutte le notizie, le curiosità e i commenti relativi ai fatti che si son svolti o si vanno svolgendo in questi giorni.

Sarebbe il caso anche di ricordare che nella notte appena trascorsa, 49 anni fa l’uomo aveva posato il piede sulla Luna. Anche allora, dopo una intera notte di diretta tv ci fu chi ebbe da commentare "Sarà, ma per me non è vero". Questa è una storia che si ripete sempre. Figuriamoci quando si tratta di eventi locali. Ma andremmo troppo lontano se dovessi ripartire da quella notte del primo uomo che passeggiava nel Mare della Tranquillità. 

 

Oggi mi soffermerò su poche cose con la promessa, come si faceva quando si scrivevano lettere vere, di tornare presto a scrivervi.

Non perdo tempo sulla frana di serietà che ha colpito i consiglieri di Progetto Miglianico in merito alla polemica su frane che per loro sono solo pretesti. Fanno finta che la Provincia del loro compagno-presidente Pupillo non c’entri nulla con la strada provinciale. Provano a ingigantire quella di via Costa della Forma, un strada dove probabilmente il mio Amico Fabrizio Papponetti e, sicuramente, l’ascaro che gli ha pubblicato il post non sono mai passati, scoprendone l’esistenza solo nel momento della polemica strumentale. L’insieme-che-divide ha fatto ancora di peggio, ha avuto una frana di dignità. O è stato oggetto di uno scambio di sito visto che c’è una mano da pianista che suona per due tastiere. I nuovi-vecchi proclamano belle parole e poi si abbassano a insinuare malignità raccattando gossip politico come fosse una cosa seria. Se questa è la linea di opposizione e di controproposta ideata dai cervelloni di “Progetto insieme”, dovrebbero avere la serietà di arrendersi prima di combattere la prossima battaglia elettorale. 

Care Amiche e cari Amici, il tricolore nazionale sventola sul tetto della Casa dei Miglianichesi. L’opera, alla faccia di chi ha fatto di tutto per ostacolarla (facendoci pagare quasi 100.000 euro in più, ndr.), è in via di completamento. Riprendendo nei prossimi giorni questa Letterina, svilupperò una domanda che proverò a ripetere spesso (avete presente quella fatta al mio Amico Dino De Marco sugli incendi delle auto!?). Ora che il Municipio è cosa fatta, i Miglianichesi avrebbero il sacrosanto diritto di vedere le carte del Comitato “Salviamo la Piazza Umberto I”. Quel presunto sodalizio è rimasto sedicente appunto perché le sue carte, quelle di costituzione, quelle con la proclamata e mai presentata raccolta firme, quelle con gli esposti, etc. non sono mai state rese pubbliche. Eppure hanno fatto spendere soldi pubblici che avrebbero fatto comodo per altre opere. Abbiamo visto solo due o tre manifesti semi-anonimi. È arrivata dunque l’ora della chiarezza? Vedremo le carte? Quelle carte, quelle firme, quei pareri, quelle documentazioni e tutto il resto ci sono?

Un altro tricolore ci sarà e sarà tagliato solennemente la sera del 26 luglio prossimo, quando verrà inaugurata la Casa delle Monache Sant’Anna. È il nostro vecchio asilo, luogo di un’infanzia piena di dolcissimi ricordi. Per i Miglianichesi sarà un momento di grande e bella emozione. Chi non è di Miglianico contempli e rispetti la nostra emozione, applauda con noi e con noi gioisca. Non metta lingua con stupide polemiche.

L’altro argomento importante di questa Letterina è l’avvicinarsi delle nostre Feste Patronali. Confermo tutto quel che vi ho scritto l’anno scorso e in tanti appuntamenti precedenti sulla modalità di rinnovare e potenziare questa tradizione plurisecolare, dalla processione al mai dimenticato simbolo della Cassarmonica made-in-Miglianco passando per tutto il resto.

Il Comitato Feste 2018 ancora una volta ha dimostrato il suo valore. Ha evidentemente ragionato molto sulle scelte fatte negli anni precedenti e sulle valutazioni elaborate a consuntivo dopo le esperienze già vissute. Il programma di quest’anno ha suscitato le pronte polemiche di qualcuno che non ha fatto queste valutazioni ma rimane seccamente appeso a qualcosa che da anni non c’è più. Penso ci sia coraggio ma anche una saggia lungimiranza nell’aver voluto mettere in programma tre spettacoli capaci di tenere viva la piazza e le vie d’intorno in tutte e tre le sere di festa. Si è rifiutato così di accettare lo scivolamento lungo la china di un abbandono della sera del 26, ridotto a musica per pochi. E anche del 27 quando, con la banda in piazza, l’unica piccola folla la facevano appunto i musicanti sul palco.

Naturalmente il giudizio più completo potrà esserci a festa finita.

Però non si può cedere sempre alla prepotenza dei pochi capaci solo di criticare, soprattutto quando non hanno fatto mai l’esperienza di servizio che fanno quelli del Comitato Feste. Bisogna dire chiaro e forte che il Comitato Feste 2018 sta provando a dare concretezza e contenuti ad una moderna e ragionata lettura dei tempi, a cominciare, per esempio, da una cosa molto piccola, cioè dalla grafica molto bella proposta sulla copertina del programmino che ci vanno consegnando.


Sta facendo il possibile perché la tradizione, la nostra più antica e importante tradizione locale possa attraversare questo tempo rimanendo tale, resistendo ai rischi che il trascorrere degli anni porta con sé. Lo si può fare solo sapendo innovare una tradizione, senza stravolgerla. Se c’è da dire oggi qualcosa alla Presidente, la gentile signora Melita Tropea, ai suoi più stretti collaboratori e a tutti i Concittadini che stanno dando fattivamente una mano al Comitato, dentro e fuori di esso, quella cosa è: BRAVI! 

Oltre a questo, comunque vada, qualunque gradimento si voglia esprimere prima e dopo le feste, a loro va detto sempre: GRAZIE! 

La loro opera, il loro impegno, la loro passione, erede di quella dei nostri Padri, sono un patrimonio prezioso per Miglianico e per tutti i Miglianichesi che, ovunque nel mondo, hanno la celeste prerogativa di essere Amici di San Pantaleone,

Buona Domenica.                           

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