Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

L'insieme che divide (seconda parte)

Seguendo il consiglio di non pochi Amici che mi strapazzando ogni volta i timpani perché vogliono leggere testi brevi, proseguo nella presentazione dei capitoli di queste piccole riflessioni su alcuni effetti della perversa alchimia chiamata l’insieme che divide.

Ho scritto precedentemente di due primi esempi relativi alla ubiquità politica di alcuni soggetti. 

Trattando di loro e oggi di qualcun altro, siamo ancora nella fase delle divisioni che questo finto insieme sta presentando. Altra cosa sarà il discorso sulle coerenze che usciranno frullate dalla presentazione che verrà fatta nella data di inizio della Blitzkrieg (la guerra lampo) ideata e studiata fin nei minimi dettagli nel corse delle riunioni para-carbonare tenutesi ripetutamente in un noto studio professionale di Miglianico.

 

Ci sono altri nomi che emergono tra i promotori della nuova lista che si va allestendo sotto le mentite spoglie della associazione che porta il nome ingannevolmente rassicurante di “Miglianico insieme”. Anche loro corrispondono a soggetti che si troveranno divisi da sé stessi se vorranno rimanere dove sono e vorranno contestualmente entrare come protagonisti nel raffinato salone di via Roma 90.

La situazione più agevole è quella del mio Amico, Gianfranco Pronio. Vecchio amico nella DC, da tempo è un convinto sostenitore del M5S e ho sempre rispettato con viva simpatia quella sua scelta. Deve solo risolvere con sé stesso il problema di come fa a sostenere una lista promossa e animata da un coacervo di potenti Concittadini, tutti estranei al mondo del Movimento grillino, con la sua appartenenza al M5S. Il M5S, infatti ha un suo gruppo consiliare, presente, attivo e propositivo, a differenza di quello di Progetto Miglianico. Come fa a stare con Catia Giovina Mattioli Stella, capolista di Progetto Miglianico e attuale consigliere comunale (evanescente) di quel gruppo senza che nessuno dei suoi consiglieri, quelli del M5S, faccia parte di quella associazione? Gianfranco Pronio sa già che il M5S non presenterà la sua lista alle prossime comunali? No, sarebbe una sua illazione molto gratuita. Si riserva di decidere dopo in quale stanza mettere la propria faccia? Non è il tipo. Gli voglio troppo bene da troppo tempo per ritenere che sia tanto ingenuo da pensare che possa personalmente essere il candidato che, collocandosi nella nuova lista, convincerebbe quelli del M5S a non presentare la loro. Ci deve essere un altro motivo che lo ha spinto a questa sua divisione da sé stesso e dalla sua storia recente. Ha un problema che risolverà certamente.       

Ovviamente non avrà problemi il dott. Antonio Cermignani. Un campione olimpico di salto delle liste, protagonista fino ad ora ineguagliato del cambio di tre casacche in pochi giorni (primavera 2014), come lui è capace di qualunque impresa del genere, anche di diventare il segretario comunale della Lega o di Fratelli d’Italia, poi gli mancherebbero solo Forza Italia e LEU. La sua firma è un valore sottratto sul piano del livello politico e associativo. 

Molto più importante è la firma tra i promotori della nuova lista del dott. Antonio Sandro Di Prinzio. 

Lui è il maitre-a-pensere, il ghost-writer, il raffinato stratega, l’affascinante ammaliatore, l’editor e il supervisore di Progetto Miglianico 2.0. Non è stato, non è solo il principe consorte della mia Amica Simonetta Firmani, che in quello scolorito raggruppamento ha fornito voti e impegni decisivi per le sorti dell’amministrazione guidata da Dino De Marco. 

Anche per lui, è il caso di chiedersi cosa ci fa con i piedi in due staffe. Anche per lui vale chiedersi se parla ancora con il consigliere di Progetto Miglianico, il dott. Fabrizio Papponetti, che, lo ripeto, resta il più degno dei possibili candidati a sindaco di quel gruppo. 

Il dott. Antonio Sandro Di Prinzio, al quale va riconosciuta una dote che non molti (quasi nessuno) hanno nei paraggi di Progetto Miglianico, cioè quella di metterci la faccia, sempre, anche esponendosi a figure barbine ogni tanto, quando posta pensando di essere il Migliore, si ritrova da qualche mese con ex-compagni ed ex-avversari come se fosse uscito da un miracoloso ritiro spirituale.

Sarà certamente il più lesto e anche il più bravo a inventarsi la formuletta che giustifica la strana condizione di pensatore e stratega diviso in due, metà a Progetto Miglianico e metà a Miglianico insieme. 

O forse, molto più semplicemente, toccherà a lui, che ha le chiavi del cervellone di Palazzetto Martinelli, dichiarare definitivamente estinta la non gloriosa esperienza di Progetto Miglianico, certificandone lo scioglimento nella nuova aggregazione. 

Mi hanno confidato che sarà proprio lui, il dott. Antonio Sandro Di Prinzio, uno dei candidati di maggior perso della nuova lista. 

Spero per lui che sia così. Sennò sarebbe tutto talento sprecato. 

Joomla templates by a4joomla