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La letterina del sabato 25 marzo

Care Amiche e Cari Amici,

nella settimana che va congedandosi ci sono stati eventi importanti. Non devo star qui a citarli, per quanto importanti siano stati appartengono al mondo, sono stati descritti da media locali e nazionali, non hanno interessato Miglianico più di altre località. Ciò non toglie che qualcosa merita di esser segnalato perché ci aiuta a riflettere come una Comunità consapevole deve fare. 

Vado a ritroso. 

 

Mercoledì scorso è stata la giornata mondiale dell’acqua. Ci è passata sopra, proprio come acqua fresca la notizia che ne sprechiamo più di un terzo. Non riflettiamo quasi mai su un fatto che non è proprio da trascurare: l’acqua, l’oro blu, non è un bene così diffuso, benché la maggior parte del nostro pianeta sia ricoperto di mari e dallo spazio la Terra sia visibile come il Pianeta azzurro. L’acqua potabile non è così tanta e così facile da avere. La prossima guerra mondiale verrà combattuta proprio per la conquista dell’acqua potabile. E non sarebbe certo la prima guerra dell’acqua. Noi, per ora, ne abbiamo tanta, tanta quanto basta a non preoccuparci se non del solo costo delle bollette dell’ACA che largamente dipendono da una mala gestione attuata negli anni passati. Ci siamo già dimenticati di quando anche a Miglianico l’acqua non c’era sempre, soprattutto d’estate. Non consideriamo che c’è chi, ogni giorno, fa diversi chilometri a piedi per andare a prendere un secchio d’acqua. Chi non ha l’acqua corrente né in casa né vicino casa non capisce come noi possiamo gettare via dieci o venti litri di acqua per ogni singolo bisognino o come possiamo far scorrere litri di acqua dal rubinetto mentre ci laviamo i denti o mentre ci insaponiamo sotto la doccia o come possiamo fare tranquillamente il bagno in due/trecento litri di acqua potabile. Le guerre si sono sempre fatte per avere quel che si necessita o che si desidera al punto dal rischiare vite e soldi. Le religioni, le dinastie, le ideologie sono state le scuse. Il denaro, e prima ancora il cibo e l’acqua sono stati e sono i soli motivi delle guerre. La Majella ci dà centinaia di litri di acqua pro capite ogni giorno. Non è nostra quell’acqua. Imparare a non sprecarla e che, pian piano o molto più rapidamente di quanto speriamo, potrebbe non essere più solo a nostra disposizione è un atteggiamento intelligente, moderno, consapevole. E’ un comportamento che genera pace.

Martedì scorso si è celebrata la Giornata di lotta contro le mafie. Potrei fare facili ironie su vicende locali. Ma le mafie, il loro agire, la situazione che viviamo in Italia, non sono cose su cui scherzare. Miglianico non ha (ancora) bisogno di mobilitare cortei e piazze. Ma noi Miglianichesi non dobbiamo pensare che siamo in un altro mondo, distante e irraggiungibile. Essere vigili, cioè conoscere certi fenomeni e comportarsi adeguatamente per evitare che possiamo ritrovarceli dentro casa, non è un comportamento da trascurare. In una fase triste della nostra storia recente, c’è stato chi è stato chiamato a Miglianico ed è venuto a raccontarci cose che hanno infangato la storia dei nostri padri e nonni con sospetti di mafia. E, come accade in certe vicende grottesche, c’era chi applaudiva in prima fila e c’era chi propalava quelle cose fingendo di essere diverso, immune da un fango che schizzava proprio su di loro. È uno degli atteggiamenti più pericolosi quello di indicare il proprio avversario come mafioso e pensare di aver risolto il problema. In quella vicenda, in quei racconti a richiesta di presunta “mafia” miglianichese non c’era nulla di vero, solo congetture artefatte per la bisogna. Ma aver tollerato quelle parole senza ribellarsi perché non si è sentito l’orgoglio della propria storia locale è stato e resta un fatto grave, gravissimo.

Lunedì 20 marzo, invece, è stata invece la Giornata mondiale della Felicità. Non c’è altro da dire. La felicità vera è la felicità. Una Comunità locale dovrebbe impegnarsi a far sì che questa come le altre giornate indicate come degne di speciale celebrazioni (quella della Pace, quella contro le Mafie, quella in memoria dell’olocausto, quella in onore delle Donne e tutte le altre) siano tali tutti i giorni dell’anno. Come fare perché a Miglianico sia ogni giorno un giorno della Felicità? Non è facile dirlo ma non è impossibile farlo. Mettere più amore nelle relazioni personali, mettere più passione nell’impegno civico, operare guardando sempre al bene comune pur restando fermi nei propri sani principi, cioè senza dedicarsi alla demolizione delle cose buone fatte da altri solo perché li riteniamo avversari per principio personale: queste sono cose che ciascuno di noi può fare ogni giorno. In fondo dobbiamo saper custodire, nel senso pieno della parola, la nostra Comunità. Così la rendiamo un luogo pieno di felicità.

La giornata di pulizia straordinaria del nostro fiume Foro è stata un bell’esempio. Ora occorreranno tanti giorni di civiltà e rispetto affinché non si gettino ancora rifiuti sulle sponde del nostro fiume. Chi vede denunci. Chi sa denunci. Chi sa e può intervenga e faccia vergognare i maleducati che rovinano il nostro ambiente gettando rifiuti.    

Ci sarà un altro appuntamento per seguire quello spirito capace di generare cose buone messo in atto anche domenica scorsa: mercoledì sera, 29 marzo, nella Sala Civica, ci sarà l’assemblea cittadina per la costituzione del Comitato Feste 2017. Esserci, anche senza poter garantire aiuti continui e concreti, sarà già un ottimo segnale che testimonierà la volontà di voler realizzare un altro pezzo di Comunità felice. Ne riparleremo a tempo debito.

Domani, domenica 26, invece, sarà un giorno velato di una qualche tristezza. Con una cerimonia inaugurale organizzata a Tollo, si certificherà la chiusura dell’Accademia musicale a Miglianico. Dopo anni di impegno generoso delle Amministrazioni comunali e di tanti Cittadini questo “trasferimento” improvviso e poco motivato lascia amarezza, per non dire altro. Riserverò un approfondimento a questo argomento che oggi può avere il sapore di una fuga ingrata o, per opposta visione, di insensibile abbandono. È una vicenda non chiara. Comunque ha sempre avuto almeno un qualche aspetto non chiaro, anche quando tutto è sembrato solo roseo. Ecco perché varrà la pena analizzarlo e farlo casomai non in unica soluzione. 

Penso e spero che la nostra tradizione musicale non finisca con questo momento. Ora si avverte la stonatura di uno sgradevole sapore di propaganda elettorale in viste delle imminenti elezioni comunali che si terranno in una località a sud di Miglianico. 

Buona Domenica.

 

                                        

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