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Finalmente!!!

Buone notizie, care Amiche e cari Amici di Viva Miglianico. Dopo la stagione elettorale con i suoi riti, le sue scene più o meno rinnovate, i suoi appuntamenti stretti in soli venti giorni di calendario, si torna al confronto aperto tra i protagonisti della vita politico-amministrativa locale. Non siamo ancora ad una nuova formula ma la novità c’è. Finalmente.

L’opposizione nostalgica di “Progetto Miglianico” ha fatto affiggere un manifesto nel giorno delle Cresime, sperando in un maggior effetto di penetrazione. Poi ha sciolto i suoi propagandisti a dire quel che scrivere non si può. In quel manifesto ha messo accuse forti sulle decisioni adottate dalla maggioranza sul progetto relativo ai lavori sugli impianti sportivi (Stadio e Bocciodromo). Il manifesto si chiudeva con un secco “Fermatevi” rivolto alla maggioranza di “Miglianico Cambia” che, col suo Sindaco, Fabio Adezio, guida l’Amministrazione Comunale. Il tazebao, elaborato a Palazzetto Martinelli in collegamento con spazi viciniori, è stato scritto non tanto con quell’inchiostro oppiaceo usato in tempi di propaganda per tenere avvinti seguaci col paraocchi o servitori sciocchi di circostanza, quanto con non poche gocce di quel percolato prodotto da un’interessata e sempre più sofferta nostalgia da protagonismo e da potere diretto.

Comunque s’è trattato di un manifesto che ha denotato ancora una volta la scarsa capacità dei Consiglieri di “Progetto Miglianico” di fare un’opposizione efficace. Quando un gruppo di minoranza scrive un manifesto simile deve innanzitutto partire dalla propria posizione espressa o che andrà a esprimere in sede di Consiglio Comunale, luogo privilegiato dove deve fare opposizione. Quando la maggioranza, che un’opposizione avversa amministrativamente, organizza incontri pubblici per presentare alla Cittadinanza (non ai propri sostenitori) anche quel progetto, chi è stato eletto all’opposizione va e parla, dice su cosa non è d’accordo e perché, fa le sue controproposte. Certo non ha la speranza di far cambiare idea alla maggioranza ma così svolge il proprio ruolo istituzionale di offrire ai Cittadini altri elementi di valutazione. Oppure organizza incontri pubblici a sua volta. “Progetto Miglianico” ha messo e omesso tutto in quel manifesto.
La risposta a quel manifesto non è stata un contro manifesto ma una sfida al confronto diretto, in sede pubblica, non tra le persone ma tre le idee, le decisioni, le obiezioni e le posizioni amministrative su quello specifico argomento. La data è il 1 giugno prossimo, l’orario le 21,00, il posto è la Sala Civica comunale, i protagonisti saranno gli argomenti portati da Mattioli Giovina Catia e Fabrizio Papponetti, consiglieri del gruppo di minoranza di “Progetto Miglianico” ed il Sindaco, Fabio Adezio, che li ha apertamente e direttamente sfidati al confronto pubblico.
La propaganda e la demagogia da quattro soldi non avranno spazio in quella sede. Ci sono delibere, finanziamenti, opere, progetti ben determinati su cui esporre le diverse visioni delle due parti dei rappresentanti eletti dalla nostra Comunità. Ciascuno probabilmente rimarrà sulle proprie posizioni. Il confronto difficilmente porterà al riposizionamento di una delle due parti. Ciascuno dei Cittadini potrà però conoscere, avere più chiaro il quadro della questione, avere casomai ogni elemento che non ha mai avuto e potrà farsi una libera opinione. Questa è democrazia.
C’è chi ha già commentato i due manifesti dai troppo comodi podi dei social, sulla cui potenzialità e sui cui difetti restiamo grati al giudizio dato dal compianto Umberto Eco. Mercoledì sera quegli illustri commentatori potranno fermare per un po’ i callidi polpastrelli e esercitarsi nell’ascolto e nel comprendere le ragioni degli altri, liberi poi di restare convinti del proprio super-pensiero e riprendere la sua diffusione.
Ma sarà bene che tutti partecipino. No, non solo per la democrazia, merce ormai vintage per non pochi imbonitori, non per lo spirito sportivo che dovrebbe prevalere sempre sul tifo, ma per mero interesse diretto: i soldi. L’oggetto della sfida è un progetto finanziato dalla Regione Abruzzo, cioè soldi nostri. Non sono monete della pentola d’oro né gemme preziose scavate dei Sette Nani, cioè non si conteranno fiabe. Ma si parlerà di denari pubblici quindi frutto delle nostre tasse.
Parliamo di 500.000€ (cinquecentomila euro). Facendo conto che a Miglianico siamo circa 1200 Famiglie a pagare le tasse, fanno più di 400€ a famiglia (esattamente 416,666667€), un mese di pensione sociale, tanto per dare una dimensione comprensibile.
L’interesse ce l’abbiamo.

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