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È l’ora del disco

Da quando la tecnologia lo ha sostituito con CD, memorie digitali e altri ritrovati, il disco è strumento poco citato. Resta nel gergo quotidiano di alcune professioni e in poche citazioni, visto che anche quelli volanti si chiamano più sinteticamente UFO. Da noi, a Miglianico, invece, sta per tornare al centro dell’attenzione e anche di vibranti polemiche.
Ormai sarà questione di giorni e dovrebbe (il condizionale è sempre consigliato) partire la nuova disciplina dei parcheggi nel centro urbano con ampie zone riservate alla sosta a orario, appunto alla cosiddetta “zona disco”.

La scelta dell’Amministrazione Comunale alla fine è stata questa. Del resto, per quel che s’è saputo, altre proposte non sembra siano state avanzate né dai commercianti che hanno le proprie attività nel centro cittadino né dai residenti della medesima area. Quella avanzata su Viva Miglianico, di istituire parcheggi a pagamento non è stata neppure valutata forse perché la sua firma l’avrà resa, ipso facto, sgradita.
Ci sono state e ci saranno sicurissimamente proteste e mugugni, ci saranno critiche sulla distribuzione e sulla possibilità di gestione di aree nelle quali se i vigili non vanno a controllare costantemente l’effetto positivo della zona disco si rivelerà nullo e addirittura beffardo. È inevitabile quando si inseriscono novità che vanno a disciplinare il traffico e quello sorta di stile di vita che contiene, che per molti è uno spazio di assoluta anarchia più che di libertà. I residenti si stanno preoccupando di dove lasciare la proprie autovetture il più vicino possibile a casa. I commercianti, dal canto loro, avranno altre preoccupazioni o, chissà, anche reazioni positive. I soliti maleducati, quelli che pensano di entrare nel bar o in tabaccheria con tutta la macchina, pur di non fare un passo a piedi e di non perder tempo, avranno molto da protestare, da inveire contro l’Amministrazione comunale, da maledire i signori Vigili Urbani e pendersela con tutto e tutti, perché vedranno intaccato il proprio egoismo.
Sarebbe servita prima una contro-proposta da parte delle categorie interessate, anche attraverso la strada più logica della rappresentanza migliore, quella dei Consiglieri Comunali che il Popolo Sovrano elegge appositamente per farsi rappresentare. Sarebbe servita prima questa ipotetica contro-proposta, cioè subito o in questi lunghi e caldissimi mesi estivi trascorsi da quando la decisione è stata annunciata con il tentativo di ritorno ad una più ordinata legalità, attuato anche con quelle multe che sono sembrate raffiche ingiustificate e punitive, ma che non state altro che una normale applicazione della legge.
Sarebbe servita prima da parte di chi si sta attrezzando per una nuova opposizione in vista delle prossime elezioni comunali, uscire con idee alternative migliori o comunque degne di valutazione, al posto di attendere che ci sia malcontento per cavalcarlo speculandoci miseramente, dimenticando poi che questa è un’arma a volte con effetto boomerang.
Sarebbe servito, ma serve ancora, serve sempre di più, ridisegnare gli spazi dei parcheggi, ottimizzandoli dopo aver provato a razionalizzare il traffico cittadino con qualche senso unico, che consentirebbe di ricavare nei maggiori spazi ai limiti delle strade del centro qualche posto in più per nuovi posti macchina. Va sempre tenuto fermo il fatto che i posti macchina devono essere comunque di tutti e non riservati. Come non possono essere riservati quelli di via Sud e quelli che ciascuno ritiene siano ad uso sostanzialmente esclusivo perché si trovano davanti la propria casa o davanti al proprio ingresso.
A proposito di ingressi e di parcheggi. Chi ha un garage con il relativo passo carrabile sulla strada dovrebbe essere sollecitato dall‘Amministrazione Comunale a legalizzare quella posizione, chiedendo, nelle forme previste, il necessario atto del Comune, anche ottenendo apposita delimitazione con segnaletica e dissuasori. Certo si paga una tassa, che non è mai bello pagare, ma se uno ha l’esclusiva del passaggio su un tratto di marciapiede corrispondente a un ingresso privato è giusto che paghi il poco che è previsto per questa piccola esclusiva.
Sarebbe servita, servirà anche una più accurata distribuzione e una gestione ottimale delle aree di carico e scarico, che devono essere tali con regole precise attinenti alle diverse esigenze dei commercianti e dei Cittadini che devono transitare o parcheggiare.
Sarebbe servito, nel passato più o meno recente, un po’ più di lucido coraggio nel prevedere certe cose che erano ben prevedibili, individuando le soluzioni possibili, senza restare “paralizzati” da ritrosie opportunistiche o da favoritismi dettati dallo stupido auto-condizionamento di un immoto presente elettorale, soluzioni per le quali c’erano anche i denari disponibili, allora.
Ora servono serenità e decisione.
La decisione occorre nel tutelare il bene comune che sta anche nella vivibilità degli spazi urbani della propria città, senza mettere mai in secondo piano i bisogni e le attenzioni verso quelli che sono più deboli, i più svantaggiati, i più piccoli e gli anziani, che hanno diritti come ogni altro Cittadino, anche se non strepitano in piazza o nei bar né salgono le scale del Municipio.
La serenità occorre per accogliere le decisioni dell’Amministrazione Comunale valutandole senza animosità ma guardando il più obiettivamente possibile agli effetti che potranno avere non solo il giorno dopo ma negli anni futuri. Se sono decisioni buone le terremo, se non son buone si faranno cambiare con altre migliori. Tornare all’anarchia e al caos che abbiamo conosciuto e ogni tanto riciccia, no, assolutamente no.
Nel mentre l’unica cosa che ogni buon Cittadino può fare è vedere se ha un disco orario in macchina, perché è ora di usarlo.

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