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Le Contrade del Piacere 2015, una sontuosa prova corale tra certezze e cambiamento

Si è conclusa con il più classico dei clamorosi successi l’edizione 2015 de "Le Contrade del Piacere". La manifestazione enogastronomica è stata organizzata dalla locale Pro Loco con l’aiuto appassionato e sorridente di tanti Concittadini, soprattutto giovani e giovanissimi. Il successo si è manifestato sotto gli occhi di tutti. Al risultato consolidato negli anni di numerosissime presenze in ciascuna delle quattro sere di sagra, si sono aggiunti elementi di rilevante importanza che hanno segnato un deciso passo in avanti, fatto di recupero di idee già presenti nell’ideazione della kermesse e di coraggiosa, saggia e illuminata innovazione, cioè un vero cambiamento. La festa ha recuperato e offerto alla gioia dei visitatori e di tanti Miglianichesi il fascino della parte più antica del nostro centro storico. Grazie alla fattiva e competente collaborazione di associazioni, enti e singoli cittadini è stato allestito un percorso pieno di momenti belli e di vivo interesse, reso ancor più suggestivo da un’appropriata illuminazione che ne segnava lo svilupparsi.

 

La Cripta è stata aperta per consentire la visita della mostra sulla vita e la gloria del nostro Santo Patrono, realizzata da alunne e alunni della nostra Scuola Primaria in collaborazione con la Confraternita di San Pantaleone e, nell’occasione, è stata aperta anche la Chiesa di San Michele Arcangelo. Sul belvedere del piazzale ci son stati altri momenti espositivi riservati all’arte e a pregevoli esperienze di artigianato. Nel Palazzo della Duchessa si son potuti ammirare quadri, sculture, ancora arte e la sezione, curata dall’Officina della Foto, con scatti di grande suggestione e fascino. Dopo questi, che sono i due edifici pubblici più importanti del centro storico, le fiammelle hanno guidato i tantissimi visitatori verso il terzo edificio, l’ex-casa parrocchiale che ospita l’Accademia Musicale AMT che ha aperto le porte delle sue sale offrendo alla visione e all’ascolto dei visitatori i filmati dei concerti del Mellianum 2015.
In piazza l’offerta gastronomica degli stand ha superato forse le cinquanta proposte fatte di piatti semplici o ricercati ma tutti buonissimi.
E poi musica (forse tanta) e allegria sicuramente tanta e giustificata.
È mancato, agli occhi dei più attenti, il riallestimento del tavolo vip che ha visto negli anni passati gli ospiti “politici” dell’amministrazione passata, punto di atterraggio di compiacenti e ben forniti vassoi.
Il consuntivo su presenze e altre cose più spicciole lo avremo quando ci sarà l’assemblea della Pro Loco.
Ma il consuntivo storico da un risultato molto positivo. Alla straordinarietà del successo conseguito va aggiunto un plauso speciale per chi ha organizzato, cioè la Pro Loco. Non era facile per il nuovo Presidente, dott. Tommaso Palmitesta, e per i dirigenti dell’associazione fare bene in considerazione che sono entrati nella pienezza delle loro funzioni praticamente a ridosso dell’estate, quando certe cose dovrebbero essere già avviate concretamente. Quindi non hanno fatto bene, hanno fatto benissimo.
Mi è piaciuta questa sontuosa prova corale, eseguita da nuovissimi, nuovi e meno nuovi dirigenti e attivisti della Pro Loco. Sono mancati gli assolo e i duetti, ma avrebbero stonato, avevano già stancato. Lo stesso Presidente ha vestito la maglietta dell’organizzazione senza mettersi in mostra se non per l’esser stato il primo ad arrivare ogni pomeriggio e l’ultimo ad andar via e ogni notte.
In una televisione locale, “Rete8”, in un intervento non facile propostogli durante una trasmissione andata in onda nel mezzo del calendario della manifestazione, il presidente Palimtesta ha avuto la lucidità e l’onestà di dare atto a chi lo ha preceduto per il livello raggiunto da questa sagra, sottolinenando molto opportunamente il ruolo che ebbe Renato De Luca, grande Presidente della Pro Loco e indimenticato Amico, (ma con lui Federico Anzellotti e altri Amici) nell’ideare e avviare a realizzazione quello che oggi conserviamo come un grande evento. Renato diede anche questa lezione, seguita nel tempo delle edizioni delle Contrade del Piacere, arrivare per primo e andar via per ultimo, rendendosi irriconoscibile come presidente durante le serate lavorando come gli altri, senza apparire mai in primo piano.
Ci sono state stonature. Sicuramente, e non poche. Non siamo certo alla perfezione, che nessuno può pretendere. In tanti le hanno notate, ciascuno illuminando i diversi particolari con la propria sensibilità. Non pochi sono venuti a parlarmene. Anch’io ne ho colto più d’una, dallo schiamazzare allegrotto dell’extra-time della prima notte a qualche carenza o eccesso sul piano organizzativo e delle proposte. Ma sono tutti particolari che ho constatato esser stati notati anche dagli organizzatori, giustamente stanchi ma sempre molto attenti. Probabilmente le cose miglioreranno ancora l’anno prossimo. Le note importanti, che sono tutte relative ai livelli strategico e strutturale, non è giusto anticiparle poiché la sede naturale di questa proposta è l’assemblea della Pro Loco, da lì potrà anche diventare oggetto di dibattito.
Tra le carenze ce n’è stata una simpatica: l’imperdonabile ritardo nell’allestire (sicchè non è stato fatto), presso lo stand della Pro Loco, il tavolo per la degustazione di un elisir prodotto per l’occasione: “Falcalà - l’amaro Miglianichese”, digestivo per far ingollare il rospo a chi ha pensato e ha sperato che la nuova dirigenza della Pro Loco fallisse clamorosamente la prova o che piovesse almeno una sera. Mi hanno spiegato i ragazzi dello stand che allestire un banco per i pochi rimasti a gufare rispetto all’armonia del coro che ha organizzato le Contrade del Piacere 2015 sarebbe stato uno spreco, e che quei gufatori non l’avrebbero meritato.

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