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Un bellissimo finesettimana

 

Un bellissimo fine settimana ha aperto questo mese di giugno.
Sabato mattina è stato offerto un dono straordinario a tutti i Concittadini e a quanti si son trovati in piazza. Le studentesse e gli Studenti della nostra Scuola Media hanno infatti allestito un percorso riassuntivo del grande lavoro che hanno fatto nei mesi scorsi alla ricerca di notizie e documenti sulla storia di Miglianico e anche del culto di San Pantaleone.
È stata una pagina di straordinario valore culturale oltre che didattico, un tesoro che speriamo non vada né perso né dimenticato, come non raramente accade alle ricerche fatte all’interno delle nostre scuole (ricordo per tutte quella coordinata al prof. Bozzi fatta a cavallo del 2000 con al ricostruzione del tessuto commerciale ed artigianale di Miglianico prima della guerra).
La ricerca storica è stata rigorosa, basata su documenti e immagini di luoghi e reperti, senza nulla concedere alla tentazione della leggenda o della facile approssimazione. Ed ha raggiunto livelli di qualità ben più elevati di quelli che ci si possa attendere se uno pensa banalmente a una scuola media di paese.

Sorprendete, eccellente e davvero ammirevole è stata la illustrazione, dettagliata su ogni sezione della ricerca svolta, che gli stessi studenti hanno fatto a chi ha visitato la mostra sulla piazzetta antistante l’edificio scolastico, alternandosi con una efficienza organizzativa insospettabile. Ho ascoltato esposizioni fatte con spigliatezza e garbo, con precisione, con assoluta proprietà di linguaggio e possesso di una terminologia che non è certo ordinaria, trattandosi di periodi storici non vicini ai nostri tempi. Senza sbavature, senza ripetizioni e senza nemmeno quell’intercalare che molti inavvertitamente infilano nei propri discorsi, soprattutto quando hanno attimi di indecisione, ma anzi con una chiarezza espositiva non facile da trovare in questi tempi di chiasso e confusione, i nostri ragazzi hanno dato un esempio lampante e indiscutibile di quelle che sono le loro capacità quando vengono chiamati a uscire dalla quotidianità della formazione scolastica e avventurarsi, certo sotto guide capaci e pazienti, laddove a molti sembra che i più giovani non possano andare.
Bravi, bravi, bravi. Bravissimi!
Domenica è stata poi la solenne festività del Corpus Domini con il candido viavai di bambini che si sono accostati alla Prima Comunione e di tante Famiglie in festa.
Il tempo bello ha consentito lo svolgimento di quella che è la processione più importante, perché non è una statua oggetto di venerazione popolare o una ricorrenza particolare al centro del sacro corteo ma è la presenza di Cristo stesso, nella fattispecie dell’ostia consacrata. Oltre ad essere la più importante è anche una delle manifestazioni religiose più suggestive, seppur non imponente o affollata (il che evidenzia qualche problema per noi che ci diciamo cristiani). Sfilano i neo comunicati vestiti di bianche tunichette, c’è il sontuoso baldacchino dorato portato dai genitori dei piccoli festeggiati, ci sono le piccolissime e bellissime bambine vestite da angioletti rosa e azzurro che mi fanno sempre ripensare all’apprensione che mia sorella e le sue coetanee vivevano quando si preparavano tutte insieme nell’atrio dell’asilo (quello delle Suore Figlie di Sant’Anna) con le grosse batterie da 4,5 volt da collegare alle lampadinelle che avevano sistemate sul frontalino dorato o argentato.
Dopo tanti anni ho rivisto un po’ la mia via Roma, quella della mia infanzia, con quasi tutti i balconi (tutti quelli delle case ancora abitate) addobbati a festa come allora, con belle tovaglie e copriletti di pregiata fattura. E c’è stato chi ha lanciato petali di fiori come si faceva invece durante la processione dell’Ascensione di Gesù Cristo.
Don Gilberto, in piazza, prima di chiedere a Gesù Eucaristico la benedizione, gli ha presentato il dolore dei nostri malati, la cura di chi li assiste, la disperazione di chi lotta con la morte, l’angoscia di chi non ha lavoro, la memoria dei nostri defunti, i nostri affetti e tutti quello che ognuno ha poi sentito esplodere nel cuore in quegli attimi di raccoglimento.
Era già il tramonto, un tramonto bellissimo.

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