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Riassumendo. Diario dei giorni oscurati

Care Amiche e Cari Amici, è stato un problema tecnico e non una vacanza a interrompere il racconto delle nostre vicende locali e non solo.
Un riassuntino forse occorre.

 

29 aprile - Un altro Consiglio Comunale frizzante.
La concomitanza con semplici ma ineludibili impegni familiari m’ha impedito di assistere ad un altro Consiglio comunale frizzante. Che le sedute del nostro consesso civico siano interessanti al di là degli argomenti specifici trattati lo testimonia la presenza di non pochi Concittadini, quanti mai, forse, ce ne son stati ad assistere a Consigli ordinari in anni recenti e meno recenti. Non solo, ma la presenza non è di circostanza o di occasionale curiosità, come testimonia il fatto che, finito il Consiglio, molti rimangono a parlare. È un bell’esercizio di moderna democrazia. Seguendo questo esempio ho provato a recuperare non tanto con la ricerca del racconto di chi c’era, ma leggendo le carte.
Nelle comunicazioni al punto 1) dell’ordine del giorno, ho trovato la puntuale precisazione del Sindaco su tutti gli argomenti propagandistici contenuti nella campagna mediatica messa in piedi dalla consigliera componente di uno dei due gruppi di opposizione. I presenti, purtroppo, hanno perso il meglio di queste comunicazioni del Sindaco, perché le ha dovute fare in contumacia della diretta interessata. Non v’è traccia della reazione del suo Capogruppo.
Ho trovato anche due cosette simpatiche: una dichiarazione e un’emozione. Ovviamente non c’è nulla di amoroso o di teatrale.
La dichiarazione è quella che annunciava il voto favorevole del gruppo “Progetto Miglianico” al punto 4) dell’Ordine del Giorno: “Approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2014”. La sorpresa vera è stata nel leggere che la dichiarazione di voto porta la firma di uno solo dei due consiglieri di quel gruppo, l’ottimo dott. Fabrizio Papponetti. Manca la firma della dr.ssa Catia Giovina Mattioli Stella. Strano, visto che quella dichiarazione di voto è un inno alla vecchia amministrazione. Leggendola, tra le altre stranezze che facili maldicenze possono evidenziare in merito alla stesura e ad altri particolari del testo, emerge l’inconsapevolezza di chi, poi, non avrebbe potuto e pare non abbia detto ancora nulla sui debiti per oltre 330.000,00 euro derivanti dalla gestione della società a capitale comunale “Nonsologolf”, non iscritti nel lodato documento contabile ma gravanti sul destino del Comune e dei suoi Contribuenti, che siamo tutti noi. Né, pare, ha battuto ciglio quando, nelle citate comunicazioni, il Sindaco ha confermato che la vecchia amministrazione non ha messo in bilancio, per due anni consecutivi, le perdite del consorzio “Consac” che gestisce la raccolta dei rifiuti solidi urbani, si tratta di quasi 900.000,00 euro, parte dei quali ora dovremo pagare noi.
Il consigliere Papponetti, capogruppo di “Progetto Miglianico” ha serenamente annunciato che “i cittadini prima o poi emetteranno un giudizio comparativo”, immaginiamo tra questa e la passata amministrazione comunale. Dimentica che il giudizio comparativo c’è stato proprio un anno fa, dopo una campagna elettorale durante la quale i bilanci son stati messi in campo e valutati da chi aveva il potere di farlo, cioè gli elettori. Il risultato è stato chiarissimo. Se il dott. Papponetti immagina una rivincita, schierando la vecchia amministrazione, gli hanno raccontato un’altra storia. Comunque questa ipotetica rivincita sarà un regalo per tutti, soprattutto per chi non avrà avversari.
L’emozione è nel poter scoprire che i consiglieri e gli attivisti del M5S sono arrivati alle conclusioni che “Viva Miglianico” aveva posto come alternativa alla soluzione degli autovelox. La mozione presentata in Consiglio Comunale dai Consiglieri Carlo Di Federico e Tino De Marco, chiede l’istituzione (cioè la messa in opera) di dossi dissuasori della velocità. Hanno già individuato alcuni punti dove le “auto passano a velocità supersonica”: via Roma, via Rovella e via Dante Alighieri. Hanno dimenticato via Martiri Zannolli, dove ci sono due scuole per i nostri Concittadini più piccoli, hanno dimenticato il tratto di San Giacomo che va fino al Cimitero e altri tratti che sicuramente riterranno adatti per sistemarvi i dossi. Peccato che nel realizzare la ripavimentazione di via Roma e della Piazza si sia commesso anche questo errore, pur segnalato a suo tempo. Non son stati realizzati, con adeguata soluzione architettonica, i dossi già allora più che necessari. Sarebbe stato un segno di attenzione rispetto ai pedoni più deboli, come sono i diversamente abili, i bambini e gli anziani e avrebbe concretizzato una efficace organizzazione del traffico locale. Ma il vento del Trentino portò altre convinzioni. Ora questo non importa. Ho provato emozione perché la discussione, quando non è fatta per agitare interessi di bottega, porta a condividere le cose importanti, senza poi stare a guardare se uno l’ha proposto per primo o è arrivato dopo. Nella successiva mozione hanno chiesto l’istituzione delle zone di parcheggio regolate da disco orario. Ottimo, con l’avvertenza che la loro efficacia dipende unicamente dalla costante prontezza da parte dei vigili o delle altre Forze dell’Ordine nell’elevare le sanzioni adeguate. Spero che soluzioni come queste (purché i dossi siano di buon rilievo e le multe poi si facciano) ed altre di tal genere prevalgano sulla soluzione unica dell’autovelox, che avrà anche la sua utilità ma che, soprattutto nei tratti di strada citati a mo’ d’esempio, nulla potrebbe e nulla può se non garantire i denari per fare questi interventi.
Spero che in una prossima mozione, votata anch’essa all’unanimità, qualche consigliere proponga l’installazione di strumenti capaci di restituire ai Cittadini e agli Ospiti di Miglianico, gli spazi pedonali, almeno nella parte più centrale di via Roma, casomai anche facendone una zona a traffico limitato (non all’italiana) o interamente pedonalizzata.

3 maggio - Quando lo sport ti ferma. Ripensare i percorsi
Domenica 3 maggio scorso abbiamo vissuto una giornata di sport, in particolare di ciclismo. Della manifestazione, ricca di volontà organizzativa, di disponibilità della civica amministrazione e di passione sportiva, a noi è restato ben poco, purtroppo. Non c’era un gran pubblico né in piazza, dove erano stati sistemati partenza ed arrivo, né lungo il percorso che ricalcava sostanzialmente quello della Miglianico Tour. Ecco, il percorso ha evidenziato, tra gli altri, un problema non facile. Miglianico è stata bloccata, tagliata fuori dai collegamenti fino alle ore 13,00, forse anche un po’ penalizzata sul piano del commercio e ancor di più delle famiglie che, ad esempio, erano interessate ai cinque battesimi in Parrocchia. La domenica mattina, tutta la domenica mattina, forse è troppo il dover bloccare strade principali e secondarie, con un cospicuo dispiegamento di forze dell’ordine e di tanti volontari. S’è puntato a garantire un sacrosanto motivo di sicurezza che ha riguardato i ciclisti interessati ma, per converso, questo ha causato disagi non trascurabili ai Cittadini. C’è tempo e ci sono intelligenze attive per ripensare queste manifestazioni, garantendo il loro svolgimento e, al contempo, la fruibilità del territorio da parte di tutti.

4 maggio - telenovela “no-petrolio” - Senza fretta.
Il Gruppo Consiliare di “Progetto Miglianico” ha chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario per “Adesione manifestazione No-ombrina e trivellazioni del 23 maggio 2015 e approvazione delibera di contrasto alla petrolizzazione”. Il Sindaco e la maggioranza consiliare decideranno se accettare questa duplice proposta, probabilmente, mentre leggete ci sarà già una decisione in merito. La fretta è cattiva consigliera. Forse si può trovare il tempo per discutere della delibera e per scriverne comunque una fatta in casa e non accogliere meramente quella dettata dai pasionari dei comitati del “no”. Ci deve essere il tempo della consultazione e della condivisione, soprattutto dell’informazione. Occorre ascoltare quelli che chiedono il contrasto alla petrolizzazione e quelli che hanno posizioni diverse, se ce ne sono, occorre capire se questa battaglia sarà capace di liberare l’Adriatico dalle piattaforme petrolifere o se punterà a spostarle dalle nostre coste sapendo che andranno sulla sponda opposta così che avremo lo stesso inquinamento e nessun beneficio. Non è bello e neppure giusto andare a rimorchio, legati al cavo della moda imperante che può poi farti ritrovare col sedere per terra, cosa che accade sempre ai più deboli e sprovveduti. A suo tempo accolsi l’appello a dire “no” al Centro Oli di Ortona. In realtà, come segretario dell’UDC avevo avuto il via libera del Direttivo prima che altri si mobilitassero, ma qualcuno pensò di rallentare almeno un po’. La cosa in realtà (non il centro oli che non c’era) un po’ mi puzzava. Infatti fu utilizzata subito dopo come strumento di propaganda locale dal nascente “Progetto Miglianico”, anzi fu sfruttato da una parte ben specifica di quel gruppo. Oggi, se ne avessi titolo, consiglierei di far fare la manifestazione senza scapicollarsi per aderirvi. Ora, subito, conta vedere e verificare cosa farà in concreto il Governo Regionale del mio Amico Luciano D’Alfonso e, soprattutto, cosa farà il Governo Nazionale di Matteo Renzi, che decide più di tutti e se ne impippa delle manifestazioni fatte a Lanciano (perché non sulla costa?) o dove si vuole. Forse meglio sarebbe un ammutinamento del PD locale e regionale: in tempo di elezioni sortirebbe maggior effetto che una passeggiata di sindaci fasciati di tricolore a piazza del Plebiscito.

8 maggio – mons. Forte a Miglianico per il sacramento della Confermazione.
Che sia stata una novità assoluta o una delle conseguenze dei suoi impegni pastorali, il fatto che le Cresime siano state amministrate di venerdì pomeriggio ha fatto interrogare qualcuno. Per ricevere la grazia dello Spirito Santo un giorno vale l’altro. E poi l’8 maggio è la festa di San Michele Arcangelo, cui è dedicata la Chiesa che è stata sede della Parrocchia fino a poco più di dieci anni fa e giorno che a Miglianico era di vera festa non pochi anni fa.
Fatta questa cornicetta per incasellare nel calendario quell’evento, va detto che avere trenta e più giovani armati di Spirito Santo dovrebbe far davvero bene alla nostra Comunità locale e al mondo intero. Auguri a loro e alle loro Famiglie e un grazie a mons Arcivescovo, al nostro parroco don Gilberto e a tutte le Catechiste e ai Catechisti che hanno aiutato in un percorso di consapevolezza i nuovi cresimati.

9 maggio - Premio di Poesia “Paride Di Federico”
Nell’auditorium mons. Vincenzo Pizzica, si è svolta la settima edizione del Premio di Poesia “Paride Di Federico”. È stata una manifestazione molto bella, sentita, affollata come rarissimamente capita in Italia per premi letterari. Ho molto apprezzato l’intervento di saluto fatto dal Sindaco, Fabio Adezio: asciutto ma ricco di spunti e di riflessioni oltre che di bei sentimenti. Brillante è stata la conduzione dell’Amico, prof. Massimo Pasqualone. Apprezzata è stata poi l’esibizione degli artisti, sia il fine dicitore sia il graziosissimo ed egregio duo che ha inframezzato il programma con le proprie esecuzioni musicali. Le vere sorpresa, anche per chi come me sapeva cosa poteva esserci, sono state le poesie premiate, in particolare quelle dei più giovani. La poesia non è una attività ordinaria, eppure l’abbiamo dentro tutti: c’è chi riesce a partorire l’opera e la sa scrivere, questi è il poeta; ma tutti veniamo toccati nell’intimo da quelle parole, segno che la poesia è nell’uomo.
Tra i momenti belli e intensi della serata ci sono stati la lettura di un testo di Paride Di Federico da parte dell’ottimo consigliere Mimmo Cicchitti e l’intervento della maestra di Paride, la signora Maria Pia Fortunato D’Ercole, che ha scosso gli animi con parole vibranti e cariche di pathos per il destino dei nostri giovani. Prima del termine, l’uditorio ha potuto immergersi davvero nell’animo del poeta Paride Di Federico e assaporare ogni singola parola di una sua poesia, “Come la vite: l’uomo”, grazie ad una vera lectio magistralis tenuta dal carissimo, prof Manuel Giampiero Sulpizio, un Concittadino che illustra la nostra ancora inconsapevole Comunità, essendo assurto ormai a livelli planetari di notorietà grazie alle sue doti di poeta e di critico letterario.
Abbiamo riascoltato la voce emozionata del dr. Antonino Di Federico, Papà di “quel genietto”, come lui stesso lo ha descritto. Ha voluto ricordare il valore di un evento come quello che Miglianico dedica al figlio prematuramente scomparso. E ha ringraziato chi ha organizzato, sin dall’inizio, il Premio e chi, come l’attuale Sindaco, ha promesso di mantenerlo facendolo crescere ancora. Ho colto una piccolissima imprecisione in questo passaggio, certamente emozionato, del dr. Di Federico. Ha ricordato gli inizi come fossero legati al precedente quinquennio amministrativo. Invece il Premio è nato quando era certamente sindaco il dr. De Marco ma la maggioranza e la giunta municipale erano altre, erano quelle delle Amiche e degli Amici dell’UDC. All’epoca ero il Presidente del Consiglio d’Istituto del nostro Istituto Comprensivo ed ebbi l’onore di collaborare all’allestimento del Premio nella sua prima edizione. Essenziale ed preziosissima, già da allora, è stata l’attività della maestra Laura Galasso, che era assessore comunale; oscura ma impareggiabile e preziosissima è sempre stata la collaborazione della nostra bibliotecaria, la cara Gertrude Fabucci. L’ossatura organizzativa, la struttura della giuria, la predilezione per la partecipazione degli studenti anche più giovani son state decise allora. Ho fatto parte della giuria e ho potuto verificare l’assoluto rigore e la notevolissima dedizione messi da parte soprattutto delle insegnanti Maria Pia Fortunato D’Ercole e Silvana Antonelli Ferrara oltre che dalla prof.ssa Camilla Benvenuto Del Ciotto. Poi arrivarono persone più capaci e adeguate a giustificare il mio accantonamento suggerito dall’alto, a occupare il mio posto in giuria e anche nella fase organizzativa, benché fossi ancora il Presidente del Consiglio d’Istituto. Ma il cuore non s’è distratto nel niente di queste meschinità. Il mio cuore è rimasto vicino a quella che è anche, seppur in misura infinitesimale, una mia creatura. Il resto non importa.
Quel che è di decisiva importanza è la scelta, ottima, di tenere in vita questo evento e, possibilmente, di farlo crescere sia per onorare il genio poetico di Paride Di Federico sia per far conoscere ovunque il buon nome della nostra Miglianico.

10 maggio - Festa della Mamma
Poter dare gli auguri alla propria Mamma è una gioia tra le più esaltanti per l’animo di un uomo, soprattutto quando si è in due, madre e figlio, ad avere i capelli bianchi, beh, mia Mamma ha i capelli d’argento e gli occhi color paradiso: una bellezza straordinaria.
Ma, come diceva la vecchia canzone, son tutte belle le Mamme del mondo. È vero. Deve essere vero anche per quelle Mamme che, con un sorriso, sanno nascondere ai figli la tristezza del disagio economico, l’angoscia della violenza familiare, il terrore dei soprusi che colpiscono le donne, il grigio dello sguardo che non riesce a veder un orizzonte di serenità per le proprie creature. Sono belle le Mamme che, nonostante questo ed altro ancora, trasmettono amore con le carezze e le parole più semplici, rimboccando una coperta, facendo trovare lavato e stirato un vestitino, scegliendo come destinare l’unica banconota del fine settimana cioè sempre per i figli mai per se stesse. Sono bellissime le Mamme che stringono i piccoli sui barconi degli schiavisti di oggi e che fanno per loro da salvagente quando vengono buttati a mare. Sono bellissime le Mamme che in ogni guerra fanno scudo col proprio corpo ai bambini, che sono i più innocenti.
Che cuore hanno le Mamme!
Auguri Mamma adorata!
Auguri Mamme di Miglianico! Auguri Mamme di tutto il mondo!

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