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Centocinquantamila petali di primavera

Care Amiche e Cari Amici di “Viva Miglianico”,
oggi abbiamo centocinquantamila (150.000) motivi per essere felici.
Con la primavera che proprio oggi ha fatto il suo ingresso, si sono schiusi come fiori coloratissimi i centocinquantamila contatti che testimoniano la straordinaria, inattesa, gioiosa e bellissima vitalità di “Viva Miglianico”.
È la vostra energia, è la vostra passione. È tutto merito vostro.
Per noi è solo un’eco che ci richiama a continuare nell’impegno di servizio alla Comunità che amiamo.
Oltre alla coincidenza della primavera, che contiene un’esplosione di vita e di futuro, c’è l’altra coincidenza di un giorno speciale e quindi memorabile per Miglianico.

Per la prima volta nella nostra storia recente tutti hanno potuto e stanno visitando il Castello, o meglio la residenza voluta dall’ing. Filippo Masci e realizzata su sua commissione dall’arch. Francesco Bonfanti a cavallo tra fine anni ‘50 e primi anni ’60 del secolo scorso, sulla pianta originale del vecchio maniero che fu, tra gli altri, dei Valignani e dei Ciavatta.
Val la pena di visitare il Castello per tanti motivi. Tra i più importanti c’è la precisione delle illustrazioni storiche che danno i nostri ragazzi delle Scuole Medie, BRAVISSIMI. Poi c’è la possibilità di capire quel che nessuno potrebbe neanche intuire continuando a vedere, distrattamente, l’esterno di un manufatto che può apparire un po’ strano e che, in effetti, è volutamente sui generis. Ma nel visitare seppur solo la parte aperta in occasione di queste Giornate di Primavera 2015 del FAI, si riesce immediatamente a entrare in una dimensione sorprendente fatta di genialità delle soluzioni ingegneristiche ed architettoniche, di acuto spirito innovativo, di cura estrema delle soluzioni realizzate e di una stupefacente capacità di compiere un’operazione che ha consentito di avere un unicum, un concentrato di storia e di modernità che, probabilmente meriterebbe maggiore attenzione dalla sensibilità pubblica. Altrimenti rischia di ripiegarsi in un problema, in una potenzialità irrisolta.
Quello di oggi e di domani è dunque un evento di portata storica per Miglianico.
Grande, grandissimo merito va ascritto al Sindaco Fabio Adezio, non solo per esser stato il primo Sindaco a garantire una visita a tutti, con il concorso di tanti non Miglianichesi che approfittano dell’occasione, ma per averlo fatto in collaborazione con il FAI e con le nostre Scuole, attivando una sinergia tutta positiva, utile comunque alla nostra Comunità.
Un grazie va al FAI ai suoi validissimi volontari, soprattutto all’Amico, avv. Paolo Ciammaichella, che lo rappresenta a livello provinciale, e all’Amico, ing. Matteo Nanni, figlio del carissimo e indimenticato ing. Remo, che da volontario del FAI e da innamorato della nostra Miglianico tanto ha fatto perché questo, che lui stesso ha definito “il sogno di una vita”, si potesse realizzare.
Un grazie va alla Famiglia Masci che ha aperto la propria casa, generosamente e con tratto di vera e signorile cortesia, a tanti Concittadini e appassionati di beni artistici ed ambientali.
Grazie, Grazie, Grazie per questo giorno memorabile, e per la sua “replica” immediata prevista per domani, domenica 22 marzo.
Questo giorno non deve restare memorabile per la sua unicità ma deve esserlo per aver rappresentato il punto di partenza, ancor meglio, lo stimolo decisivo per una nuova storia, adatta i tempi, nella quale il Castello sia non un luogo ma il protagonista.

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