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Un evento epocale… che non deve restare a metà: i lavori in economia del Comune per risistemare i marciapiedi cittadini

Con giusta soddisfazione ma anche con costante preoccupazione, assistiamo in questi giorni a qualcosa che potrebbe essere classificata nella normale amministrazione ma che invece assurge ad evento epocale. Parlo dei lavori di risistemazione dei marciapiedi nel centro abitato.

Se quest’opera fosse stata attuata negli anni, infatti, si tratterebbe di cosa ordinaria. Ma tutti sappiamo che, per anni, per troppi anni è stata trascurata, con la conseguenza che i marciapiedi, in particolare quelli della parte sud di via Roma e dell’intera via San Giacomo, si sono ridotti alla negazione di sé stessi, non potendo esser usati come tali ma considerati veri ostacoli per i pedoni, ancor più se impegnati con carrozzine per neonati o carrozzelle per malati. Siamo, quindi, di fronte ad un’opera di valore epocale, perché probabilmente restituirà vivibilità a larga parte dei nostri marciapiedi, offrirà comoda accessibilità ai negozi, garantirà sicurezza nel passeggio e regalerà tranquillità nella socialità che il passeggiare comporta.

 

In occasione dell’ultima assemblea di “Miglianico Cambia”, la necessità di questi lavori l’avevo espressamente richiamata, mettendoli come punto principale di quelle che, allegramente, avevo definite le “richieste post-elettorali di Donato Antonelli e mie”, le stesse che, da tempo e a più amministrazioni comunali, avevamo segnalato.

C’è gioiosa soddisfazione nel constatare che la nuova Amministrazione Comunale le cose le fa, le sa programmare, le sa progettare e prova a farle nel miglior modo possibile per di più in economia e con uno dei primi e più importanti esempi di volontariato (cioè di lavoro gratuito) da parte di un nostro Concittadino, Ercolino Militante, al quale ognuno ha il “piacevole obbligo” di offrire un caffè quando dovesse capitare. Bravo Ercolino!

Verrebbe da pensare al perché chi c’è stato prima non ha fatto simili interventi e non li ha neanche programmati. Ma ora non è di questo che ci preoccupiamo.

La costante preoccupazione, infatti, è per lo sviluppo di quest’opera. A vedere il suo avvio, si capisce che manca un punto importante, pur messo nelle “richieste post-elettorali” di cui accennavo: il taglio degli alberi vecchi e spesso malati e la loro eventuale sostituzione con altri, come quelli messi a dimora a fine anni ’80 in via Martiri Zannolli (merito all’ing. Gianni Cataldo, allora assessore ai Lavori Pubblici) capaci di garantire un ottimo decoro, senza comportare problemi e danni. I marciapiedi, soprattutto quando non sono della dimensione di quelli dei grandi viali, non son fatti per alberi, pali, paline, arredi e altri accidenti, ma per consentire la deambulazione dei Cittadini in sicurezza e tranquillità. Ora, appare evidente che alcuni tratti dei nostri marciapiedi siano solo albergo di altre cose ma non del passeggio pedonale. Il caso di quelli posti sul versante sud (lato Venna per intenderci) di via San Giacomo è chiarissimo. L’albero che troneggia sul marciapiede opposto, davanti all’ingresso dello studio medico del dr. De Marco, che ha più di mille e cinquecento assistiti, è, a suo modo, il monumento di questa inconcepibile situazione. Qualunque pur lodevole opera per la risistemazione dei nostri marciapiedi cittadini, senza prima aver tolto gli alberi, non avrebbe senso perché non lascerebbe spazio ai pedoni e men che mai a carrozzine e carrozzelle.

Più grande, in termini però economici oltre al pari valore in termini di decoro e vivibilità, è la preoccupazione per i marciapiedi del belvedere che costeggia la strada d’accesso al Santuario di San Pantaleone. Il caso lo abbiamo già segnalato quando c’era chi pensava ad altro (clicca qui per rileggere l'articolo).

Nulla è stato fatto, forse perché lo ha segnalato “Viva Miglianico”…

E così un grande patrimonio pubblico si sta velocemente rovinando, perché alberi e radici stanno schiantando quello che non è un normale marciapiede ma un solaio in cemento armato, che è costato molto e molto ci costerà per rimetterlo a posto, ammesso anche che lo si possa fare con la lodevole e intelligente opera avviata in questi giorni dall’Amministrazione Comunale.

Resta, oltre le preoccupazioni, la beffa che ogni giorno subiamo.
Chi ha male amministrato ha speso un milione e mezzo di euro per rifare la piazza e parte di via Roma, pensando di aver fatto una cosa straordinaria. Allo stato dei fatti rivelato essere un costosissimo cesso per cani, perché solo i loro escrementi a dominare il porfido trentino.

I cani non hanno colpa. I loro padroni sì.

Per inciso, va anche rovesciato un ordine che è ormai un disordine. Va cioè rimesso a posto l’ordine del creato: l’uomo viene prima. Deve amare le creature nella dettagliata elencazione fatta dalla Genesi, ma viene prima; non deve pensare di essere il dittatore del mondo e meno che mai l’egoista fruitore o sfruttatore di ogni ricchezza, calpestando e stravolgendo l’armonia del cerato, ma l’uomo viene prima. Viene prima anche e soprattutto quando vuol diventare “padrone” di un animale e per esso risponde, anche pulendone la cacca, anche pagando salatissime multe se la cacca non la pulisce quando volontariamente porta il suo cane a farla per la pubblica strada.

Ora i “benpensanti” di turno si inalbereranno scatenando proteste animaliste e ogni altra reprimenda. Bene, siamo qui. Ma lancio una provocazione, delicata e amorevole: se le Mamme lasciassero, anche solo per una settimana, i pannolini, (ovviamente non chiusi ma ben rovesciati) dei loro adorabili pargoli davanti agli usci delle case dei possessori dei cani portati o lasciati (che è lo stesso) a far bisognini lungo via Roma e nelle altre strade cittadine, cosa succederebbe? Per ora, l’ipotesi è quella profumata e delicata della popò dei bambini… per ora.

Resta un’ultima preoccupazione, legata alla bellissima iniziativa dell’Amministrazione Comunale per la risistemazione dei marciapiedi. Ed è la seconda delle due “richieste post-elettorali” fatte quella sera all’assemblea di MC: la possibilità per i pedoni di percorrere la parte nord di via Roma senza dover montare lo specchietto retrovisore. Le nostre auto, lungo via Roma, per colpa di chi l’ha progettata e realizzata così, possono essere parcheggiate e fermate dove si vuole, impedendo il normale passaggio pedonale dei Cittadini. Le nostre auto passano, a volte anzi spesso, ad andature allegre ma che allegre non sono. Sicché chi cammina, anche “riscia-risce a li mure”, deve far attenzione alle macchine che sopraggiungono zigzagando tra le auto in sosta. È inaccettabile. È pericolosissimo. È uno scandalo rispetto a quanto è stato speso proprio da noi Cittadini-contribuenti per aver la "riqualificazione" del centro storico!

Queste richieste di recupero se non di giusto miglioramento della vivibilità, lo ripeto, son state fatte tante volte a chi tanto ha amministrato, inutilmente.

Ora finalmente si vede che questi problemi son stati valutati, affrontati e sono in via di soluzione con rispetto soprattutto delle casse comunali.

Per la nostra Miglianico è un evento epocale, se non viene lasciato a metà.

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