Anno che viene, anno che va: benedizioni e auguri a volontà
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- Pubblicato Mercoledì, 31 Dicembre 2014 13:41
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In queste ore ciascuno di noi si sta ricordando di persone Care e dei propri Amici, rivolgendo loro pensieri augurali per il nuovo anno.
Lo farò anch’io, a nome e per conto di “Viva Miglianico”, dedicando un pensiero a ogni Amica e a ogni Amico di questo spazio di libertà, e anche a chi fa finta di non volerci bene ma ci legge sempre, anzi, tempestivamente e con più interesse di altri.
Ma, prima, è giusto congedarsi dall’anno che se ne va.
Ogni anno è pieno di eventi lieti e meno lieti, di cose che sembrano nuovissime o uguali, ma che sono semplicemente il nostro personale vivere la vita che scorre.
Nascite, morti, feste, dolori e ogni altro momento di questo 2014 si sono intrecciati senza che noi potessimo determinare alcunché. Oggi sarebbe impossibile infilare ogni cosa in ordine e farne un ricordo appropriato senza commettere errori di priorità o di dimenticanze, a meno di volere tentare un’opera dalle dimensioni enciclopediche ma di poca utilità, comunque noiosetta.
Miglianico è al centro della nostra attenzione e cose da incasellare nel 2014 ce ne son tante nella vita della nostra Comunità.
Passiamo l’evidenziatore solo su alcune, poche tra quelle degne di più lunga memoria. Altri lo faranno su altre. Tutte saranno egualmente importanti secondo la misura incontestabile dell’amore.
L’anno che sta finendo per la nostra Comunità è stato l’anno del cambiamento a livello politico e amministrativo. Una classe politica nuova si è fatta largo con merito e senza aiutini o vecchi mezzucci, in modo davvero nuovo. L’elemento più importante è stato - e sarà - “Miglianico Cambia”, che ha scelto e proposto un sindaco, il dott. Fabio Adezio, e una bella squadra che oggi, con ampio consenso popolare, guidano il cambiamento amministrativo ma che, probabilmente, sapranno incidere anche su altri aspetti della vita locale. È stata messa a riposo, archiviata, con perfetta educazione istituzionale e con l’irreversibile incedere della storia, la vecchia classe politica locale. C’è chi ancora non lo ha capito, perché non tutti camminano alla stessa velocità: il diverso peso della bisaccia rallenta o rende più lieve il passo di ciascuno. Ma tra Amici ci si aspetta, questo fa una Comunità. L’importante è che non ci sia chi cammini contro il corso del tempo segnato da Dio, perché in quel caso rischia di perdere la strada dell’umanità.
A questo cambiamento ha partecipato l’esplosione del “M5S”, che molti snobbavano e hanno sottovalutato fin quando le urne hanno aperto loro gli occhi. Sono i segnali più importanti di novità per la Comunità che è per noi la più importante: Miglianico.
Il nuovo anno darà concretezza alle prospettive annunciate e ogni valutazione sarà più consapevole.
A fronte di questi eventi clamorosi, ci sono stai i momenti vissuti silenziosamente ma non meno appassionatamente. Forzando non poco la riservatezza dei sentimenti e esponendo queste righe al rischio di strampalati o malevoli commenti, li evidenzio per dare la cifra delle cose che sono importanti. Questa è la dimensione con la quale apprezziamo le cose e gli eventi e le priorità con le quali le mettiamo in ordine. Spiace che altri pensino che chiacchiere e digitazioni pettegole e/o polemiche possano interessarci.
Come tanti di Voi, per tanti altri aspetti, nel 2014 ho vissuto due vittorie.
La prima è decisamente e di gran lunga la più importante. Ed è stata condivisa da tanti, giustamente. È la vittoria di Antonello - per tanti il prof. Antonello Antonelli, per me il comparuccio Antonello - sull’accidente che ha messo a rischio il suo cuore, e non solo quello. La trepidazione silenziosa di troppi giorni è stata larga parte dell’emozione di quest’anno uscente.
L’altra l’ho vissuta senza dir davvero niente a nessuno. Il 20 luglio, durante la Santa Messa per la novena a San Pantaleone, ho festeggiato pregando in silenzio i dieci anni, anniversario di una straordinaria e bellissima esperienza personale: l’inizio della battaglia combattuta contro il cancro, quello che, Nadia, la mia Sposa ha chiamato “tumorino”, provando così a esorcizzare con questo gioco di parole “tu-mori-no” il grande dolore che ha dovuto ingiustamente sopportare. Piccola la battaglia, piccola la vittoria, ma è stato un lieto traguardo. Me lo son goduto, qualche giorno dopo la data anniversaria, con una piccolissima vacanza a Ischia insieme alla mia splendida Famiglia. Neanche a Loro ho detto niente. Certe cose non si dicono. Si vivono. Meglio se donando qualcuna delle ore in più a chi più le merita.
Care Amiche e Cari Amici, “Viva Miglianico” ha vissuto insieme a Voi un anno stupendo che abbiamo provato a raccontarVi, così come s’è potuto.
Nel 2015 proveremo a fare meglio.
Ci diamo da soli il premio per il miglior slogan elettorale del 2014: “Una mela al giorno… Miglianico starà meglio”, che è stato il leit-motive degli “Acta nocturna”, rivelatisi più utili di quanto avessimo sperato (anche perché non era un progetto, è nato e si è sviluppato come un generoso e disinteressato contributo al dibattito locale, ma senza alcuna pretesa).
Ora, fermiamoci un momento, respiriamo umanità. Ringraziamo il Buon Dio di tutto quel che ci ha dato fino ad oggi e confidiamo nella Sua Misericordia per quel che verrà.
E facciamo, facendocelo reciprocamente tutti insieme, un immenso augurio di prosperità e di serenità alla nostra Miglianico, cioè alla nostra Comunità.
L’annunciato augurio per il nuovo anno, che dedichiamo a ogni Amica e ogni Amico di “Viva Miglianico” e a ognuno di coloro che fanno finta di non volerci bene, è tratto dalle antiche benedizioni gaeliche.
“Possa tu non invecchiare mai:
che il tuo sguardo brilli e la primavera ti colori il cuore.
E mai vecchio diverrai se condividi il sorriso e la pena della gente,
se conservi la capacità di sognare e di ridere della vita.”
Buon anno! Auguri di ogni bene a Tutti da
Viva Miglianico