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Una cena davvero salutare

Sta girando un simpatico invito a cena. È quello dell’ASD ADES di Miglianico per la sua prima cena sociale, che si terrà martedì 16 dicembre prossimo, presso il rinomato ristorante “Il Melograno”, in Contrada Piane San Pantaleone.
L’invito, che ben volentieri pubblichiamo, ci è arrivato dall’Amico Nando Di Clerico e ci era stato anticipato dall’Amico Giovanni Scioli, l’uno e l’altro, insieme al Presidente, l’Amico Giulio Orlandi, e ad altri valenti Concittadini, sono il nucleo della nuova dirigenza del nostro sodalizio sportivo, che ha già realizzato eventi di grande valore e di immediato successo.
Le motivazioni per partecipare alla cena sociale dell’ASD ADES sono ben evidenziate nell’invito pubblico. Ce ne sono altre che diamo per scontate ma che hanno un effettivo valore, soprattutto in questi tempi dove le luci delle feste non riescono a colorare tutti i sorrisi che vorremmo perché qualche sorriso sta intristendo o si sta chiudendo.

 

C’è il valore gastronomico del ristorante dell’Amico Gino Papponetti, tra i motivi che si intravedono nell’invito ma che va sottolineato.
C’è, prima di tutto, la gioia dello stare insieme nella serenità convivale, che è già una cosa bellissima. E c’è la certezza che si potrà fare una cosa importante: continuare a scrivere la storia di Miglianico, dando energia e entusiasmo alla prosecuzione della Miglianico Tour che è un vero patrimonio cittadino, e offrendo un contributo alla realizzazione di tante iniziative come le interessanti forme di attività già avviate, che che uniscono lo sport alla salute e allo stare insieme con e oltre lo sport..
L’ASD ADES ha capito subito che non sono risultati dei singoli che contano. Quel che conta è essere comunità, che è il luogo della consapevolezza civica, dove correre, camminare, applaudire, aspettare la persona amata al traguardo, aiutare a mettere su un gazebo o a custodire una borsa, sono solo i piccoli ruoli di chi partecipa, come tutti gli altri. Il protagonismo lì non conta. Quindi non c’è invidia e quindi non ci sono nemici, al massimo c’è un amico da battere allo scatto finale per poi aspettarlo al traguardo per dargli un cinque. Il tempo non conta, neanche dopo la corsa, perché si riscopre il piacere di trascorrerlo restando a chiacchierare, senza fretta e senza metter in mezzo la scusa della doccia, perché la sudatina non fa male quando, che ci sia o meno il sole, c’è il calore di tanti amici.
Sarà una cena davvero salutare.

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