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“C’era due volte – Un racconto”

La straordinaria storia di una classe di liceo, la 3^ A del Liceo Classico “G.B. Vico” di Chieti licenziata nell’estate del 1977, ma più ancora la meravigliosa vicenda dell’Amicizia che ha legato e lega, in terra e tra terra e cielo, le ragazze e i ragazzi di quel gruppo, in particolare tre di loro, saranno il filo conduttore della seconda parte dell’evento “C’era due volte”.

 

La prima parte, consistita in un pregevole appuntamento musicale, dove le note hanno cantato questa storia e il legame che resta con Franco, con Nando e con Carlo, si è svolta il 21 giugno scorso. Ed è stato un successo. Ora, con un po’ di ritardo sul previsto, è pronta la seconda parte che si incentrerà appunto su “un racconto”. L’appuntamento è fissato per le ore 18,00 di sabato prossimo, 8 novembre, presso la sala conferenze del Museo delle Scienze, in via IV novembre, a Chieti (tra la Trinità e la Villa per chi non conosce la toponomastica di quella città), con tutto il tempo per tornare a far festa in serata a Miglianico. 

Sarà uno spettacolo, perché di uno spettacolo si tratta, ancora una volta fatto di eccellente musica, con coro, cantanti e solisti, esecutori straordinari, che allieteranno una manifestazione senza tristezza, perché è un ricordo gioioso e fresco quello che lega chi risponderà “presente” all’appello in classe e chi, come Franco, Nando e Carlo, lo farà in un modo sublime e perciò non percettibile dall’orecchio umano. In questa pregevole cornice artistica, la 3^ A, noi della 3^ A faremo il nostro breve racconto, con immagini e poche parole: non un elogio funebre a posteriori, non una lamentazione ad effetto, non un’imprecazione e meno che mai una tragedia ma una serena celebrazione dell’amicizia, semplice e bellissima come era e come è ancora per noi questo legame che ciascuno conosce nella propria vicenda umana. La nostra “storia di classe”, con i prodromi delle esperienze fatte nell’infanzia e nell’adolescenza da alcuni, è nata quarantadue anni fa, il primo ottobre del 1972.

Quest’anno abbiamo voluto spegnere anche una simbolica candelina su una torta nient’affatto simbolica perché buonissima da mangiare. Lo abbiamo fatto a Miglianico, precisamente al Golf Club, perché Miglianico per la 3^ A non è un luogo come altri. Non so quanti hanno potuto provare la felicità di questa esperienza che, nella sua estrema semplicità, è stata un’occasione di vita piena, un concentrato di tante cose che non abbiamo avuto neanche la necessità di dirci, neppure di accennare. Ci siamo abbracciati intorno alla torta per una foto ricordo. È stato bellissimo. 

Sabato prossimo cercheremo di trasmettere l’emozione di questa vicenda che, forse, non ha eguali a chi vorrà esserci con uno dei tanti motivi che possono spingere ognuno di Voi che mi leggete a trovarsi in quella sala a quell’ora: dall’amore per la musica alla curiosità di assistere a un evento unico e irripetibile, dall’amicizia verso anche solo uno di noi al ricordo indelebile per Franco, Nando e Carlo, o da qualunque altra motivazione che abbia il valore universale che l’Amicizia rende esperienza di vita e che la musica riesce a esaltare come forse nessun’altra forma d’arte può fare.

Nell’invitare ciascuno a questo appuntamento potrei ripetere altre importanti motivazioni che ho già provato a esprimere in occasione dell’invito alla prima parte di questa manifestazione. Basta cliccare qui per conoscerle e per avere solo la conferma di quanto sia straordinaria questa vicenda che viene affidata per un giorno ad un racconto fatto di musica e di parole, ma che è già tra terra e cielo.

         

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