La letterina del sabato 12 aprile 2025
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- Pubblicato Sabato, 12 Aprile 2025 10:43
- Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,
in questa breve Letterina di oggi metto poche novità e qualche piccola riflessione per i miei eroici ventitré Lettori (+24°). Prima, però, vi racconto una piccola curiosità. Dopo aver avuto la sorpresa del messaggio da parte nientedimenoche del nostro vice Sindaco, la Letterina di sabato scorso ha avuto l’onore del commento addirittura del Presidente del Consiglio comunale, l’Amico Tommaso Palmitesta. Oh, non mi sto montando la testa. È solo meraviglia e disincanto. Oltre questo, insieme a questo, c’è stata la bellissima notizia della piena riuscita dell’operazione Uova di Pasqua a sostegno dell’AIL, conclusa in una sola mattinata. Davvero una bella notizia che, come ha ipotizzato Tommaso, potrebbe suggerire di aumentare il numero delle uova per la prossima edizione.
Con l’affetto che sa e la sincerità che l’Amicizia impone, faccio finta che la sua nota sia venuta dall’avvocato Tommaso Palmitesta, Presidente del Consiglio comunale, e non dal Tommaso dirigente della Pro Loco. I suoi meriti sono indiscutibili, sono assolutamente lodevoli il suo impegno e la sua competenza in materia di Pro Loco e UNPLI. Però, l’etica basilare che illumina l’impegno dell’uomo nelle istituzioni e nelle associazioni civiche avrebbero dovuto suggerirgli già dal giugno 2024 di dismettere la felpa della Pro Loco per non confondere nelle diverse sovrapposizioni, i colori di quella felpa con quelli della fascia di Presidente del Consiglio comunale, perché non è solo una confusione cromatica. Penso che nessuna legge né alcun regolamento locale lo imponga. Il buon senso non ha bisogno di esser codificato per mantenere il suo valore.
Vengo alle poche cose alle quali accennavo prima.
Il Sindaco ha lanciato l’invito a tutti noi Cittadini affinché chi se la senta e senta amore per la nostra Miglianico si proponga come volontario civico per il decoro di Miglianico. È una bella iniziativa. Speriamo che qualcosa si muova davvero e qualcosa in più si capisca su come funzionerà questa iniziativa oltre quel che si può intuire dal post che mi hanno forse raccontato frettolosamente e incompiutamente. Con tutto il rispetto e l’affetto, per me le comunicazioni istituzionali su Facebook non hanno valore, perché non raggiungono me e, come me, forse non pochi altri Cittadini che per questo non si vogliono affatto sentire di serie B. Ma torno alla notizia. Se questa è la risposta concreta non alla richiesta di decoro urbano che da tempo vado ripetendo su questo spazio di libertà ma all’impegno promesso dal Sindaco in campagna elettorale, devo dire che non è proprio quel che ci voleva ma è più di qualcosa, molto di più di un primo passo, perché imbocca la strada della consapevole collaborazione diretta dei Cittadini, i quali, al contempo, diventano attivi nel fare e, avendolo fatto, nel tutelare con parole ed esempi quel che hanno compiuto per il decoro urbano.
Ora non resta che aspettare di vedere gli effetti concreti e duraturi sia di questa novità sia del ripristino di certe regole sul traffico e sui parcheggi. Poi occorrerà ancora aspettare che ci siano provvedimenti sostenuti da impegni di spesa che non possono certo essere ignorati dato il persistere di problemi piccoli e grandi sul piano delle manutenzioni e del decoro civico.
Partendo di buon mattino per andare al lavoro, ho visto betoniere in movimento, il che significa che comincia ad esser sempre più attivo il cantiere del Centro per le Famiglie in fase di realizzazione sul sedime che fu della Filanda e della Scuola Media. È una buona notizia e lo è due volte: testimonia che l’opera si avvia sempre più concretamente alla sua realizzazione e tacita chiacchiere e dietrologie. Dovrebbe, inoltre, aiutare terrapiattisti e bastian contrari a mettersi l’animo in pace su quest’opera pubblica, casomai anche solo per ricaricare le pile in vista delle polemiche che vorranno fare quando sarà finita e inaugurata.
Vi aggiorno anche sulle attività del Gruppo di Studio comunale per la promozione della cultura presieduta dall’ottimo professor Antonello Antonelli. Non vi annuncio le cose che sta ideando, programmando e organizzando. A chi ha buona volontà, passione disinteressata, amore per Miglianico e voglia di far qualcosa, voglio chiedere di farsi avanti. Non occorre essere componete designato ufficialmente per contribuire alle attività della Commissione, la quale ha bisogno di tutte le energie disponibili perché di cose da fare ce ne son tante e tante altre possono esser messe nel novero delle possibili attività se si potrà contare sull’aiuto di altri Concittadini.
Care Amiche e cari Amici, domani, con le celebrazioni della Domenica delle Palme, inizia la Settimana Santa che culminerà nella Pasqua di Resurrezione.
Ieri sera il centro cittadino è stato animato dalla Via Crucis delle Famiglie, una piccola ma significativa tradizione che sta crescendo. Non a Miglianico ma anche per i Miglianichesi, anche quest’anno, ci sarà la Via Crucis dei Lavoratori, organizzata dalle ACLI provinciali di Chieti e presieduta da monsignor Bruno Forte. Si terrà, come da oltre mezzo secolo, al tramonto della Domenica delle Palme, cioè domani pomeriggio, dalle ore 18,30, a Chieti, con partenza da Piazza San Giustino. Il tema delle riflessioni di quest’anno sarà la Speranza.
Con la Settimana Santa, ci attende il ritorno di momenti forti, carichi di emozioni da vivere e di ricordi indelebili. Per me e per altri di Miglianico sono quelli legati alle notti di veglia ai sepolcri. Sono quelli delle processioni del Venerdì Santo, da quelle con le tattavelle e i Giuda, con le due prediche, i bracieri fumanti di incenso e le bandierine tricolori infisse nelle carni esposte dalle macellerie a quelle più recenti, con il percorso più lungo e più ampio dopo lo spostamento della chiesa parrocchiale da San Michele a San Rocco. Sono quelli delle campane suonate a martello con Amici indimenticabili la notte di Pasqua, là, sulla cella campanaria di San Michele. Con questi ricordi cuciti sul cuore attraversiamo questi momenti per arrivare a Pasqua, senza finta bontà e senza finta aureola di una santità provvisoria conquistata da “pasqualotti”.
Proviamo ad arrivarci sforzandoci di capire quanto amore per noi da parte del Padre buono c’è nel triduo pasquale. In quel dono, oltre al dono, c’è l’invito ad amare un po’ di più, senza far chissà che cosa, s’intende.
Un po’ di più d’Amore da parte di ognuno di noi, solo un po’ d’Amore in più.
Sarà tantissimo.
Buona Domenica