La letterina del sabato 1 marzo 2025
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- Pubblicato Sabato, 01 Marzo 2025 11:58
- Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,
non posso dare l’annuncio che pure avevo immaginato di potervi dare oggi, quello del nuovo Comitato Feste. Non ci sono misteri né dietrofront. Il Comitato nascerà giovedì prossimo, 6 marzo. È quel che emerge chiaramente al termine del messaggio che proprio ieri pomeriggio ha diffuso il Presidente del Comitato, l’Amico Gianfranco Mancinelli. Questo è il testo del suo messaggio:
“Care Miglianichesi e cari Miglianichesi, come molti di voi già sanno, stiamo costituendo il Comitato Feste 2025. Sollecitato e sostenuto da Amiche ed Amici che condividono insieme la passione per le nostre tradizioni e la voglia di fare ma anche di cambiare qualcosa, ho accettato di essere il Presidente di questo Comitato. Tra le cose che intendiamo cambiare, la prima è proprio questa. Voglio chiedere a tutti voi la disponibilità ad entrare a far parte del gruppo che darà vita ed animerà il Comitato Feste. Se saremo in tanti ciascuno di noi potrà fare la sua parte facendo quel poco che si aggiungerà al poco di tutti gli altri ed arrivare a fare tutto e bene. Vi chiamo ora ad entrare nel Comitato perché penso che tutti, sin dal primo momento debbano esser a conoscenza di tutti i passaggi organizzativi e di tutte le fasi che precedono, accompagnano e chiudono la costituzione del Comitato e il suo funzionamento per tutto l’anno. Vogliamo che tutto avvenga con la grande trasparenza che è garantita dalla massima condivisione delle decisioni. Tutti devono sapere e aiutare a decidere non solo a fare. Anche perché ci sarà anche quest’anno, qualcosa da innovare, da sistemare, da mettere a punto seguendo o casomai anticipando i tempi correnti.
Tengo a precisare, che questo non è e non sarà il Comitato di una maggioranza o di una minoranza politica o amministrativa. È e sarà il Comitato di tutti i Miglianichesi per onorare la tradizione locale e la devozione di tutti noi verso San Pantaleone, San Rocco, Sant’Antonio e la Madonna delle Piane, la Madonna dei Miglianichesi. Un appello particolare lo rivolgo ai nostri Giovani Concittadini, perché sono loro il motore del cambiamento e portatori di idee fresche ed innovative. Il Comitato Feste, quale gruppo organizzatore delle Feste Patronali, deve essere un luogo inclusivo, dove le nuove generazioni devono essere protagoniste alla creazione di eventi che mantengono fede ai valori e le tradizioni, ma anche le esigenze moderne. Da qualche anno le donne di Miglianico sono protagoniste delle attività dei Comitati Feste. È bello, è importante, è indispensabile che ci siano tante Miglianichesi a dare consiglio, a dare una mano, a dare un sostegno concreto alle attività del Comitato. Non per ultime chiamo a raccolta le Associazioni locali a partire dalla Pro Loco passando per quelle religiose, culturali, ricreative e sportive fino alla più piccola tra quelle che animano la vita di Miglianico. Le Feste locali sono storia e futuro della nostra Miglianico, dobbiamo sentirne l’orgoglio soprattutto quando siano parte di una associazione che vive e opera a Miglianico. Ecco, l’invito è per tutti, affinché da tutti ci sia una risposta positiva così che il nuovo Comitato possa partire ed operare al più presto con la grande carica che viene dalla spinta di tutti i Miglianichesi. Vi aspetto alla prossima assemblea cittadina che si terrà giovedì 6 marzo alle ore 20:30 nella sala riunione della Chiesa di San Rocco. Gianfranco Mancinelli”
Il Presidente, l’Amico Gianfranco Mancinelli, sta lavorando alacremente per allestire la squadra migliore, con una grande attenzione non solo ai particolari ma anche a non generare dissapori, com’è nel suo stile. Ha chiaramente precisato che il Comitato Feste, ogni Comitato Feste, non è, non può essere, non dovrebbe essere una emanazione “politica”, di una parte della politica locale, anche se, aggiungo, non può mai esser contro la maggioranza che governa la nostra Cittadina. Le lacerazioni generate e alimentate in questi ultimi anni dagli oppositori qualche strascico lo hanno lasciato e il lavoro di tessitura della trama probabilmente è più arduo del solito. Ma Gianfranco riuscirà a sistemare tutto. Per quel che se ne sa (non vado chiedendo e può darsi che sia stato già fatto) manca forse anche la chiusura ufficiale del Comitato 2024 con tutti i passaggi relativi. Non si possono avere due posizioni parallele, una che sta per chiudere ma ancora non chiude e una che sta per aprire ma ancora non apre. Ma sono certo che prima del 6 marzo sarà sistemato anche questo, se qualcosa ci sarà da sistemare. Da qui a giovedì prossimo tutto dovrà essere definito nel migliore dei modi e nella massima concordia. La Letterina di sabato prossimo sarà l’occasione per condividere con i miei eroici ventitré Lettori (+24°) l’annuncio del nuovo Comitato e le prime riflessioni in merito.
Intanto arriva il Carnevale, arriva con l’immancabile appuntamento organizzato dalla nostra super Pro Loco, previsto per domani pomeriggio, presso l’Auditorium del Polo scolastico. Spero invece che manchino le sciocche polemiche sollevate lo scorso anno sull’assenza di sfilate di carri ed altre manifestazioni carnevalesche che a Miglianico non ci sono mai state, almeno nella forma e nelle modalità che vediamo ripetersi a Francavilla al Mare ed in altre località. Non ho notizie di veglioni e feste mascherate che invece non erano rare alcuni anni fa. Ma da allora le cose son cambiate alquanto e tanto son cambiate dai tempi di chi è stato giovane con me.
Prima di arrivare al martedì di carnevale, però, ci sono le Quarant’ore, il lungo e ripetuto appuntamento con l’adorazione del Santissimo in Chiesa. Sono cominciate ieri mattina e si sono interrotte nel pomeriggio con la benedizione eucaristica. Riprenderanno stamattina e saranno poi sospese con la Santa Messa vespertina delle 18. Riprenderanno infine domani mattina alle 10,30 e si concluderanno con la Santa Messa delle 18. La sede è la Chiesa di San Rocco. Oltre alla preparazione alla Quaresima che porta alla Santa Pasqua di Resurrezione, oltre ai tanti motivi che possono esser al centro della nostra preghiera, in questo momento speciale c’è l’occasione per mettersi in colloquio con Dio anche per la salute del Papa. La malattia e la sofferenza di Papa Francesco certamente sono catechesi, sono occasione di riflessione sulla fragilità umana ma sono anche richiami a comprendere il magistero di questo Papa.
Le Quarant’ore in fondo non sono poi davvero quaranta ore di preghiere tutte di filato, anzi non sono neppure quaranta ore in totale, perché son molte meno, la metà. Non occorre farle tutte. Però stare anche un quarto d’ora in silenzio, nel raccoglimento e nella meditazione per poi entrare in dialogo con il Padre celeste fa bene a ciascuno e fa bene all’umanità.
Buona Domenica