La letterina del sabato 25 gennaio 2025
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- Pubblicato Sabato, 25 Gennaio 2025 09:12
- Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,
ieri sera c’è stato l’annunciato incontro-dibattito su “I contratti di lavoro – Quali sono attualmente vigenti - Limiti ed opportunità” con l’intervento del dottor Marco Nestore, brillante professionista, amabile conversatore e grande Amico. È stato quel che si attendeva, un evento “top” come amano classificare le cose di questo mondo i millennials. In realtà si è trattato semplicemente di una delle belle e preziose attività di servizio messe in campo dal Circolo ACLI di Miglianico che, svolgendo così pienamente il suo ruolo, non fa propaganda o attività di autopromozione ma si impegna nel donare competenze, informazioni e contributi utili alla vita sociale e dei singoli Cittadini. Merito e plauso vanno dunque alla neo Presidente del Circolo ACLI di Miglianico, Cinzia De Lutiis, e al Direttivo che la affianca nelle attività che stanno mettendo in campo. La riflessione da condividere con i miei eroici ventitré Lettori (+24°) sulla partecipazione a questo e ad altri appuntamenti la posticipo ma potrei anche richiamarla tra quelle già fatte in occasioni recenti e meno recenti.
Intanto voglio ricordare che si è svolto un altro degli incontri annunciati dall’ultima Letterina. Mercoledì scorso, infatti, c’è stato l’ulteriore passo avanti nel percorso sul metodo partecipativo dei “Patti di collaborazione” promossi dall’Agorà delle Idee per Miglianico. Come aveva promesso, il Sindaco, Fabio Adezio, ha puntualmente presentato ai partecipanti la bozza di regolamento comunale indispensabile per poter avviare i “Patti”. L’elemento più importante della riunione in fondo è stato questo. Ma non sono mancate riflessioni sugli spunti già emersi e delineati in precedenza. Ora si arriverà probabilmente ad uno step decisivo. Sarà, infatti, tutto pronto sul piano formale ma occorrerà trasferire la teoria in pratica, cosa che nessuno oggi può dare per scontata. Le presenze che si vanno registrando non consentono di fare previsioni certe su chi-farà-cosa quando “le carte” saranno a posto. Ancora una volta la riflessione da fare e da condividere riguarda la partecipazione. In questo caso non si tratta si avere un pubblico più o meno numeroso o più o meno interessato ad un convegno ma di avere Donne e Uomini, Concittadine e Concittadini che prendono impegni e fanno le concretamente le cose che si sono impegnati a fare. Si tratta di gestire beni comuni che, per esser pienamente tali, devono essere sotto l’attenzione e la tutela di una Comunità non di singoli ed isolati volenterosi. Non è l’eroismo di pochi che occorre ma la partecipazione di tanti.
Salto parte della riflessione che viene da fare in relazione alle presenze in certe occasioni ed alla partecipazione in altre. Più che saltarla riconfermo quanto già condiviso in un passato più o meno recente con i miei eroici ventitré Lettori. Presento piuttosto un solo aspetto, nuovo, particolare ma non trascurabile. Parto dall’ipotesi che possano esserci Concittadini, informati degli eventi che si vanno organizzando e sviluppando, ma che sono assenti non per impegni diversi ma per una chiara volontà di non volerci essere. Nulla di grave. È, in fondo, la manifestazione di una libertà di pensiero che può esser tradotta in comportamenti oltre che con parole. E come tale va rispettata. Quello che va soppesato è l’eventuale comportamento incoerente o addirittura cinico da parte di chi poi, in un momento che verrà (eccome se verrà), dovesse presentarsi a tutti noi non solo criticando quel che non si è fatto ma promettendo impegno e chiamando alla partecipazione. Qualora esistessero, o meglio, visto che esistono, qualora dovessero presentarsi a noi, di questi Concittadini dovremmo diffidare decisamente, perché sarebbero ingannevoli imbonitori e, molto probabilmente, cinici curatori dei loro interessi personali. Il valore civico di un Concittadino lo si può ben pesare in tempo e per tempo.
Giovedì scorso, 23 gennaio, c’è stato un piccolo miracolo: l’incontro tra le principali associazioni locali per coordinare date e impegni dell’anno che è appena iniziato.
Care Amiche e cari Amici, dopo anni di suggerimenti, di indicazioni, di ripetute richieste, di continue invocazioni fatte su questo spazio di libertà, alla fine è stato fatto, almeno in parte, quel che sarebbe stato normale fare ogni anno, da anni. Non invitato poiché senza ruoli di rappresentanza nelle associazioni alle quali aderisco, non ho ovviamente partecipato, quindi non conosco i dettagli delle convocazioni fatte dall’Amministrazione comunale, delle decisioni adottate e della discussione, se discussione v’è stata. Se qualcuna delle Associazioni, regolarmente costituite e comunicate al Comune, non è stata invitata, con ciò sbagliando, più che protestare - cosa che deve certamente fare - si faccia viva positivamente, informandosi e portando prima possibile il proprio contributo di proposte. Se qualche Associazione, invece, è stata invitata e non ha partecipato né ha comunicato la propria impossibilità ad inviare un proprio rappresentante alla riunione, se ne tenga conto non solo nella distribuzione di eventuali contributi (che le andrebbero ben negati a questo punto) ma anche nell’assegnazione di spazi pubblici per eventuali loro attività. E se sono stati già concessi vengano revocati senza indugio.
Oggi pomeriggio la nostra Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana organizzano un Corso BLSD (Basica Life Support & Defibrillation), corso di base di pronto intervento e corretto utilizzo del defibrillatore. L’appuntamento è alle 15,30 presso l’Auditorium del Polo scolastico. È una bella iniziativa, importante e di grande utilità soprattutto per chi è attivo nelle associazioni, in particolare in quelle che chiamano alle attività all’aperto e in quelle che organizzano grandi eventi. Sapere cosa fare in caso di emergenza significa contribuire a salvare vite umane. E poi, per tutti noi, esser certi che abbiamo più di un Concittadino capace di intervenire con competenze a prontezza significa esser più sereni in ogni momento trascorso nella vita sociale di questa nostra Comunità locale.
Chiudo con una riflessione importante ma che non vuole certo esser rituale. Lunedì 27 gennaio sarà l’annuale “Giorno della Memoria” per ricordare l’Olocausto, una delle pagine più tristi della storia. Pensavamo fosse consolidata una certa sensibilità, una chiara consapevolezza. Invece i dati appena analizzati parlano di circa metà degli Italiani che manifestano o comunque nutrono sentimenti antisemiti. Dare la colpa a Netanyahu, che di colpe ne ha certissimamente, è troppo semplicistico. È una scusa, un pretesto. Stiamo svelando qualcosa che forse abbiamo dentro di noi e che non è mai passato veramente. Dovremmo esser eredi della civiltà latina che tutto era meno che razzista e del Rinascimento che ha illuminato il mondo intero. Dovremmo ancora vergognarci delle armi chimiche usate nella conquista dell’impero nel 1936, delle Leggi razziali del 1938, della pugnalata alle spalle della Francia nel 1940, della Guerra civile tra il 1943 ed il 1945. Mi guardo intorno e vedo ben altro. Sento anche qui a Miglianico discorsi che “giustificano” che “ripensano”, peggio che “rivalutano” personaggi e decisioni che si possono leggere solo computando morti, distruzioni, lacerazioni sociali, abbrutimento umano. Celebrare il 27 gennaio, il 25 aprile, il 2 giugno e ogni altra ricorrenza del genere sembra esser diventato come il Natale consumistico, senz’anima.
Questa non può esser l’Italia. Non deve essere l’Italia. Non possiamo far finta di niente. Non possiamo arrenderci.
Buona Domenica