La letterina del sabato 18 gennaio 2025
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- Pubblicato Sabato, 18 Gennaio 2025 08:53
- Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,
questo fine settimana è iniziato ieri pomeriggio, nella Sala consiliare del Municipio, con il “Battesimo civico”, una cerimonia importante perché accoglie i neo diciottenni di Miglianico nel mondo dei Cittadini con piena capacità politica nel senso più ampio. La rituale consegna della Costituzione più che un omaggio rappresenta una chiamata ad una responsabilità consapevole per chi, divenuto maggiorenne, le regole basilari della nostra nazione deve conoscerle, applicarle e sostenerle nello spirito che le ha animate. Senza enfasi, con discorsi chiari, efficaci e cordiali, si sono succeduti negli interventi il Sindaco, Fabio Adezio, il consigliere Nicola Perfetti e l’assessore alle politiche giovanili, Valentina De Marco, quest’ultima capace di evitare un discorso ufficiale preferendo un approccio che ha tenuto conto della coetaneità con i suoi interlocutori.
Nell’affrontare la difficile e diversa lettura dell’impegno che i giovani dimostrano in termini di partecipazione, a partire proprio dalle presenze di un terzo dei diciottenni al “Battesimo civico” è intervenuto anche il brillante Presidente dell’Associazione “GiovaMI”, Eduardo Sulpizio. Foto e brindisi hanno poi chiuso l’evento come da programma. Sulle assenze dei neo diciottenni ci sarà modo di fare ulteriori ed approfondite analisi, a partire da quell’aspetto più volte evidenziato che non bastano i messaggi social a smuovere le persone. Per altro verso, gli assenti istituzionali non hanno scusanti. Hanno avuto semplicemente torto. Chi è eletto dal Popolo a rappresentarlo avrebbe dovuto esserci, sapendo che la sua assenza poteva e può esser letta come cattivo esempio verso i nostri giovani, perché così è.
Oggi pomeriggio, nella Cripta di San Pantaleone, alle 18:00, torna la rappresentazione de “Lu Sant’Antonie”, curata dalla nostra super Pro Loco in collaborazione con il Gruppo “Vecchie tradizioni, Lu Sant’Antonie” di Tollo e col patrocinio dell’Amministrazione comunale. Purtroppo questa bella iniziativa, ha dovuto esser collocata in un giorno ed un orario non ideali ma il valore folclorico della rappresentazione vale il piccolo sacrificio che si potrà fare nel posporre a questo altri impegni forse meno importanti del sabato.
La prossima settimana sarà caratterizzata da due appuntamenti di rilevante interesse. Mercoledì 22, alle ore 21:00, presso la Sala consiliare del Municipio, torneranno gli incontri sul metodo partecipativo dei “Patti di collaborazione”. Già avviati dall’Agorà delle Idee per Miglianico e sviluppati con l’individuazione dei beni pubblici che diverranno oggetto della gestione condivisa, mercoledì avranno come tema la modalità di attuazione della cura del territorio con la dichiarata finalità di “superare l’individualismo e la cultura della delega”. È molto bello e significativo l’invito che ci viene rivolto a “non mancare all’appuntamento perché nessuno potrà fare più e meglio di te”.
La settimana si chiuderà con un altro appuntamento di grande interesse per tutti ma soprattutto per chi si affaccia al mondo del lavoro o si appresta a farlo nei prossimi anni. Il Circolo ACLI di Miglianico, presieduto dalla carissima Cinzia De Lutiis, proporrà infatti un incontro-dibattito con un professionista di grande spessore nel settore della consulenza del lavoro, il dottor Marco Nestore, sul tema “I contratti di lavoro - Quali sono attualmente vigenti - Limiti ed opportunità”. Nel tramonto sempre più veloce del posto fisso, la diversità e la complessità dei contratti di lavoro, che resta valore fondante della Repubblica Italiana, è materia che va conosciuta ed approfondita dagli attuali e dai futuri lavoratori ed anche da parte di chi si trova oggi o vorrà esser in futuro un datore di lavoro.
Nel raccontare gli ultimi eventi e nel presentare quelli che ci apprestiamo a vivere c’è una piccola ma non trascurabile riflessione che voglio condividere con i miei eroici ventitré Lettori (+24°). È bello ed è importante che la Sala consiliare del Municipio sia utilizzata sempre di più. Con la sua capacità di accogliere eventi diversi, con diverse modalità e con un indiscutibile confort per chi vi partecipa, il Municipio fa pienamente la sua parte come Casa dei Miglianichesi. Averlo pensato e realizzato lì e con le caratteristiche che ormai ben conosciamo è oggi un fatto che ognuno ben comprende e approva. Questo cancella definitivamente ogni rimasuglio di quella sciocca polemica che puntò a minare il progetto del nuovo Municipio e dovrebbe indurci a riflettere sulla malafede di chi allora agitò quelle polemiche e provò ad ostacolare quella bella opera pubblica.
Chi vuole animare la Sala consiliare del Comune, con argomenti che non sono immuni da polemiche politiche e personali, sembra esser il mio Amico Silvio De Lutiis. Da qualche giorno va riflettendo a voce alta (cioè con messaggi social) sul nuovo Piano Regolatore, partendo dalla storia non recentissima degli strumenti urbanistici vigenti o ancora in attesa di esser perfezionati. Non entro nel merito di quanto ha scritto Silvio De Lutiis perché la materia è complessa e delicata, quindi ci vorrebbe molto spazio per affrontarla compiutamente. Faccio però due considerazioni che, spero, possano esser utili ai miei eroici ventitré Lettori (+24°) e a chi ama frequentare questo spazio di libertà. La prima riguarda l’aspetto storico che il Segretario PD della Val di Foro affronta sulla scorta dei documenti che sono nel suo “baule”. Lui parte dalla fine del secolo scorso, dalla variante del 1999, richiamando non solo scenari nazionali e europei, ma persone, protagonisti della vicenda urbanistica locale come i Sindaci dell’epoca e i tecnici da loro individuati. Non entro nel merito del racconto. Lamento però la scelta di Silvio De Lutiis, quella di far partire tutto dal 1999, avendo saltato completamente passaggi molto significativi che risalgono, ad esempio, al 1975, al 1976, al 1985 e ad altri momenti della vita politica locale. Potrebbe apparire inutile far riferimento a quei tempi, invece, almeno un richiamo andava fatto perché è stato proprio allora, dopo la Legge ponte, che la politica locale ha messo mano al futuro di Miglianico ed anche ai destini del nostro territorio inteso come Cittadini proprietari di terreni, nel bene e nel male. La seconda considerazione è legata al suo ruolo ed alle conseguenze che questa sua iniziativa potrebbe portare e che probabilmente porterà. Non parlo dell’irrigidimento delle persone che vengono quasi chiamate a rispondere di questo o di quello, costringendole forse a reagire più che ad esser lette e cancellate. Parlo, invece, della risposta che potrà avere una iniziativa di parte, anzi di un partito, che, da un lato non può assolutamente intestarsi la titolarità dell’Amministrazione comunale e, dall’altro, così facendo, lancia la palla nel campo della politica dei partiti, il che potrebbe riservare qualche sorpresa, non necessariamente agevole da affrontare.
Fuori da queste povere notazioni, aggiungo che, senza alcuna presunzione ma per il rispetto di una storia che c’è e che ha nomi e cognomi ben precisi - tra i quali il mio – l’accensione di una visione della Val di Foro come area di interesse per non poche valutazioni amministrative intercomunali è della DC degli anni 1985/1990, quella guidata da Mario Amicone e che aveva me come Segretario politico. Oltre al rispetto della storia, che comporta anche il rispetto di una idea mai dismessa anche se sempre di difficilissima attuazione, c’è anche la seria valutazione su discorsi fatti nei giorni scorsi sui colli ai confini di Miglianico. Sono parole lanciate con estrema disinvoltura, che non hanno altra motivazione se non la pretestuosa visione di quella che chiamerei “sindrome di Cincinnato”.
Buona Domenica