La letterina del sabato 28 dicembre 2024
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- Pubblicato Sabato, 28 Dicembre 2024 12:51
- Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,
anche questo Natale 2024 è passato lasciando ricordi, sensazioni, emozioni e, a volte, anche quella noia che sgorga dall’avere tutto o, se non tutto, certamente troppo, tanto più del necessario. Il clima non favorevole ha ostacolato il pienone alla Santa Messa di mezzanotte che pure ha ritrovato un tocco di dolcezza grazie al canto dei bambini che si sono uniti al nostro coro parrocchiale. Nella notte di Natale, quando sento il coro, non sto tanto a seguirlo nelle sue pregevolissime esecuzioni polifoniche. La mente torna al coro delle Amiche e degli Amici della mia adolescenza e giovinezza, che cantava la messa beat, va a don Vincenzo che all’armonium o all’organo ci faceva cantare i canti di padre Settimio Zimarino. Torno all’emozione del presepe che avevamo preparato e che sarebbe stato “inaugurato” dopo la Messa. Mi ritrovo con i miei Amici sul campanile suonare a festa le campane. Mi abbandono ad un dolce struggimento che ha come colonna sonora voci di persone care, abbracci di vestiti semplici, auguri che si rincorrevano nella voglia di non mancare nessuno, forse perché li sentivano veri. Ogni anno c’è anche questo nella mia pace della Messa di mezzanotte.
Dopo la Messa, come annunciato, la Pro Loco ha aperto la sua sede in piazza per riscaldare a vin brulè chi ha voluto fermarsi. Eravamo non tanti, ovviamente. Ma è stato un bel momento. Ho atteso poi la mattina di Natale per la prova di quello “Scambiamoci gli auguri” scolpito con genuino spirito natalizio nel programma degli eventi. Chi avrebbe dovuto esserci non c’è stato. Non conta la motivazione che oggi ciascuno può addurre e che nessuno osa certo contestare. Conta quel non esserci stato, un’occasione persa, un’altra occasione persa per rimettere in piedi l’ordito delle mura cittadine. Resta l’elogio che va fatto alla nostra super Pro Loco, ancora una volta, una volta in più, un elogio in più per aver organizzato e gestito egregiamente anche questa manifestazione, in fondo la più semplice, forse la più significativa.
A margine del Natale, cioè prima durante e dopo, sono mancati gli auguri dell’opposizione alla Cittadinanza, anch’essa, per un certo verso, un’occasione persa. Almeno ci hanno risparmiato un’altra polemica sterile e strumentale che probabilmente avrebbe gravato di sgradevolezza i possibili auguri. Alla fine, è andata bene così.
I programmi delle feste natalizie, come i miei eroici ventitré Lettori (+24°) sanno, non sono certo terminati. Agli appuntamenti già annunciati dall’Amministrazione comunale e dalla Pro Loco si aggiunge quello di stasera, cioè il “Concerto di Natale”. L’evento, in programma alle ore 19:00, nella Chiesa madre e con ingresso libero, è stato organizzato dalla Parrocchia di San Michele Arcangelo di Miglianico e dalla Confraternita San Pantaleone con il patrocinio a la collaborazione attiva del Comune e della nostra preziosissima Pro Loco. Si esibiranno il maestro Fabio D’Orazio all’organo, il maestro Fulvio Ferrare al flauto, il Quartetto d’archi del Liceo “Mi.Be.” di Pescara (violini Carlotta Gentile e Andy Spagnoli, viola Marta Mutoschi, e violoncello Ludovico Di Lello) e “NoteinCoro Vocal Ensamble” diretto dal maestro Cristina Di Zio. V’è più di un motivo per esser presenti. C’è la suggestiva bellezza del concerto che sarà reso godibile dalle care architetture della nostra chiesa madre. C’è la possibilità di riascoltare il nostro imponente organo a canne che, se non sbaglio, festeggia i suoi primi 60 anni di vita. C’è, soprattutto e prima di tutto, la concreta solidarietà che ciascuno potrà esprimere con la propria spontanea offerta alla Sezione di Pescara dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma) che sostiene una nostra eccellenza, cioè l’Ematologia di Pescara. Insomma, si tratta di musica bella e buona, in un evento bello e buono.
Domani, 29 dicembre, sarà il compleanno di Dino De Marco, oggi consigliere comunale e quindi personaggio pubblico della nostra Comunità. A lui i sinceri auguri da parte di Viva Miglianico.
Lunedì prossimo, 30 dicembre, sempre alla 19:00 ma in Municipio ci sarà l’ultima seduta del 2024 del Consiglio comunale. Oltre al valore civico in sé, a stimolare l’interesse ad essere presenti c’è anche la curiosità di vedere come evolvono i rapporti tra maggioranza ed opposizione, che non sono certo apparsi cordiali e affettuosi nel corso dell’ultimo consiglio svoltosi un paio di settimane fa.
Care Amiche e cari Amici, spero di avere l’occasione di fare prossimamente un piccolissimo consuntivo di questo 2024 che si avvia al tramonto. Intanto vi anticipo quello modestissimo di questa vostra Letterina che si avvia a raccontarvi quel che accadrà nel 2025 ormai alle porte. Non vantiamo numeri significativi, affermazioni, riconoscimenti particolari se non quello immateriale che consiste nella cortese puntualità dei miei ventitré Lettori (+24°) e la bella curiosità di chi ama frequentare questo spazio di libertà. Il consuntivo sta tutto nell’aver potuto essere presenti e puntuali al nostro appuntamento settimanale, anche quando accidenti e impedimenti avrebbero fatto temere una qualche interruzione. Questa piccola rubrica, che ha al centro del suo interesse Miglianico e la nostra Comunità locale, chiude anche quest’anno avendo mantenuto il suo impegno. Non so dire ora quante iniziative a Miglianico siano così puntuali ed ininterrotte. C’è una piccola parte del consuntivo che può essere rappresentato da qualche modesta cifra, poca cosa in verità, ma comunque un riferimento numerico non banale. A voler inanellare tutte le Letterine in un unico file, con quelle di quest’anno siamo arrivati già a poco più di mille pagine, che comprendono oltre mezzo milione di parole e più di 5 milioni e mezzo di caratteri (spazi inclusi). Per rendere più comprensibile queste cifre, si può semplificare dicendo che a stampare tutto non in un libro, che richiederebbe molte più pagine, ma su semplice carta A4 fronte-retro scrivendo in caratteri Times New Roman corpo 12, ci vorrebbe più di una intera risma di carta, cioè oltre 500 pagine. Questi piccoli numeri per noi sono il segno concreto di un legame lungo e continuo con gli eroici 23 Lettori (+24°) e con altri, non pochi altri. Per chi non ama “La Letterina del sabato” questi numeri traducono un gioioso ammonimento. Come si dice dalle nostre parti? “Si a une ji prìghe la morte, ji cresce la salute”.
Buona Domenica