La letterina del sabato 7 dicembre 2024
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- Pubblicato Sabato, 07 Dicembre 2024 08:43
- Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,
oggi con l’accensione dell’albero in piazza, prevista per le ore 16:00, anche Miglianico entra ufficialmente nel periodo delle festività natalizie. Nel corso della festa di oggi pomeriggio ci sarà anche la consegna delle Letterine a Babbo Natale. Chissà cosa chiederanno quelli dell’opposizione, probabilmente nulla. Solo a sentire la parola Letterina avranno l’orticaria. Se potessi scriverla e consegnarla con la speranza di ottenere qualcosa, chiederei di avere certamente un tranquillo periodo di feste, pieno di umanità, di vera solidarietà, di tanta gioia ma anche giorni senza auto che spadroneggiano a danno dei pedoni, di strade ordinate e non percorse da Concittadini maleducati che portano i loro animali a far bisogni dove tutti vorremmo camminare serenamente. Forse è troppo? Vabbè uno chiede, poi va a finire che riceve cenere e carbone perché è stato cattivo. Meglio cenere e carbone sotto l’albero che maleducazione ed escrementi di animali per le vie Cittadine.
In realtà il programma delle festività natalizie è già iniziato con la bella serata di giovedì 5 in Biblioteca, quella riservata ai racconti e alle poesie di Natale. Mi spiace non aver potuto partecipare ma spero che sia stata una di quelle occasioni che lasciano nei presenti la voglia di farne ancora altre.
Intanto, secondo autorevoli anticipazioni giornalistiche, Babbo Natale a Miglianico ha già portato doni, e che doni! Leggendo l’elenco dei finanziamenti elargiti dalla Regione con la cosiddetta “legge mancia”, Miglianico ha avuto più di un pacchettino: “30 + 120 + 10 + 10”, la somma fa 170.000€ di contributi. È molto più di tanti altri Comuni anche più grandi di Miglianico, forse molto di più di Comuni dove i consiglieri regionali hanno casa e centro del proprio collegio elettorale. Per i dettagli aspettiamo però l’ufficialità che verrà dal Sindaco, sempre puntuale e pronto nell’informare la Cittadinanza. Lo fa anche con l’ormai consueto annuncio settimanale che rinnova le chiusure dell’acqua potabile in gran parte, la solita parte del territorio comunale. La crisi idrica c’è e non passerà con un giorno di pioggia in più come non è passata con i primi giorni di pioggia di questo autunno. In vista della prossima estate, che dobbiamo aspettarci senza carenze idriche ma che probabilmente ce ne riserverà ancora, come ogni anno che verrà, penso si debba cominciare a valutare anche un controllo a tappeto o anche solo a campione per capire come viene utilizzata l’acqua potabile qui a Miglianico. Non parlo di dispersione, perché non può essercene tanta visto che gran parte delle linee sono abbastanza nuove. Non parlo neppure di sprechi perché emergerebbero dai super-consumi che le bollette dell’ACA registrerebbero puntualmente. Il fatto è che se uno spreca o comunque utilizza acqua potabile che non passa dal suo contatore, fa aumentare la quantità di dispersione che dispersione non è perché quell’acqua viene utilizzata ed esce da rubinetti non da condutture rotte. Si può chiamare uso improprio, furto o c’è un termine più esatto? Non conta. Conta contare i contatori e verificare da dove prendono l’acqua i Cittadini, cioè tutti noi. Forse tra di noi ce ne sono alcuni, non tanti ma neppure pochissimi, che usano acqua potabile senza che quel consumo venga computato dai contatori delle loro case. Questo dubbio non è mio, ovviamente, ma di alcuni che me ne hanno parlato più volte e che mi hanno chiesto se i controlli sono possibili e chi li deve fare. I controlli sarebbero doverosi e li dovrebbe fare chi emette la bolletta perché controlla i “suoi” contatori. Se si faranno, qualcosa verrà fuori. Spero nulla di grave e comunque mai provvedimenti punitivi. Però un riordino delle utenze porterebbe ad un certo risparmio di acqua e a consumi non beffardi come a volte pare se ne facciano, almeno secondo quel che viene raccontato.
Torno per un momento al programma degli eventi natalizi. Non ho trovato traccia dei fuochi, “li fucaracchie” della vigilia dell’Immacolata, cioè di stasera. È una tradizione plurisecolare che non andrebbe abbandonata, bensì mantenuta, casomai organizzata partendo dalla narrazione e dalle spiegazioni di questo rito che affonda le sue radici negli usi ancestrali dei popoli. La vigilia dell’Immacolata con i suoi fuochi devozionali alla Madonna era il vero ingresso, l’accensione del clima natalizio. Questa ricorrenza riporta ai ricordi di qualche decennio fa, quando il Natale arrivava lentamente, quando non c’era ancora o era davvero a bassa intensità il bombardamento commerciale. Il tempo non lo si può fermare ma lo si dovrebbe raccontare fin quando c’è memoria. Quell’arrivare del Natale, lento, coi suoi piccoli passi fatti di cose semplici, di gesti e di sapori aveva il suo fascino, avrebbe ancora la sua bellezza se fosse rivissuto almeno nel racconto. Ormai per quest’anno è tardi: può esser solo un impegno, anzi un piccolo promemoria per il prossimo anno.
Prima di chiudere questa Letterina voglio invitare i miei eroici ventitré Lettori (+24°) ad esser presenti lunedì 9 dicembre, dopodomani, alle 20,30, all’evento che si terrà nella Sala consiliare del Municipio, e a fare un intenso ed efficace passaparola affinché siano in tanti ad esserci. Lunedì sera, infatti, si parlerà di un tema importantissimo “Il Coraggio della Pace”. Èil tema scelto per il recente Congresso nazionale delle ACLI, utilizzando questo titolo programmatico caro a Papa Francesco. Il Circolo ACLI di Miglianico, che da qualche settimana ha nella Carissima Cinzia De Lutiis il suo nuovo Presidente affiancato da un nuovo Direttivo, ha scelto di dedicare una serata alla riproposizione delle due relazioni che hanno vivificato il Congresso provinciale tenutosi in vista di quello nazionale. I relatori di eccezione saranno il professor Antonello Antonelli, Presidente provinciale delle ACLI, che illustrerà storia e stato delle guerre in atto oggi nel mondo, e la professoressa Gabriella Orlando, Responsabile delle Donne Acliste della Provincia di Chieti, che tratterà più in dettaglio del messaggio programmatico che ha fatto da filo conduttore al congresso.
La Pace, conoscere le difficoltà della Pace possibile, capire come esser operatori di Pace oggi anche nel nostro piccolo, lavorare per la Pace, sperare nella Pace che è un bene supremo per l’umanità val bene l’uscire di casa lunedì sera, passare a prendere qualcuno per essere uno in più, dedicare al meglio un’oretta del proprio tempo sottratta alla noia del vuoto o al rimbambimento televisivo.
Esserci, già il solo esserci significa avere voglia di Pace.
Buona Domenica.