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La letterina del sabato 16 novembre 2024

Care Amiche e cari Amici,

stamattina, alle 9,00, tornerà a riunirsi il Consiglio Comunale. Da quel che si capisce leggendo l’ordine del giorno, non sarà discusso nulla di straordinario né di particolarmente interessante, il che potrebbe invece accadere nella prossima seduta, tra non molto. L’unica cosa che rende frizzante ogni seduta della nostra assise civica, da qualche anno a queta parte, cioè da quando è Sindaco Fabio Adezio, è il primo punto all’odg, “Comunicazioni del Sindaco”. Quasi sempre quel che dice il Sindaco crea problemi all’opposizione perché annuncia cose, spiega altre, puntualizza aspetti, sottolinea polemiche senza troppi giri di parole, in modo diretto e, appunto, non gradito ai consiglieri di minoranza. È una semplice prerogativa del Sindaco ma a loro dà l’orticaria.

 

Non ho sentito né mi hanno segnalato polemiche dopo la riunione pubblica del 6 novembre scorso, che è servita a costituire la nostra Comunità energetica. Sarà perché è semplicemente una cosa buona? 

Mercoledì scorso, il 13, sempre nella nostra bellissima Sala consiliare, c’è stato il convegno su “Uno sguardo sulla sanità abruzzese”, organizzato dal PD ed introdotto da Silvio De Lutiis con la partecipazione di big regionali di quel partito, a cominciare dal prof. Luciano D’Amico, fino al capogruppo in Consiglio regionale, Silvio Paolucci passando per il Segretario regionale, Daniele Marinelli. Per esser stata collocata alle 17,30 di un mercoledì di novembre, l’iniziativa ha riscosso un indubbio successo di pubblico, anche se, a voler essere critici come pure occorre onestamente fare, considerando l’importanza della manifestazione e lo schieramento di personalità, mancavano non tanto i piddini locali quanto quelli del circondario, a partire dai vari sindaci, assessori e consiglieri dei Comuni più o meno vicini. Il PD, come ogni altra organizzazione politica o associativa locale o sovracomunale, non ha bisogno del mio consiglio. Ma se potessi dargliene uno sarebbe quello di metterci più pathos quando incontrano i Cittadini. Va bene l’iniziativa, va bene l’analisi di Paolucci, va benissimo la meravigliosa capacità di tradurre in termini comprensibili la grande visione strategica di D’Amico, ma l’impressione avuta è che il messaggio, per quanto chiaro, non ha tutta l’energia necessaria per arrivare al cuore dell’ascoltatore; non lo scuote, non lo emoziona, quindi non lo muove più di tanto. È vero, non è più il tempo della propaganda urlata e del facile populismo, dei comizi e delle claque, però un pizzico di energia in più a loro serve, altrimenti continueranno a provarci riuscendo in quel che a qualche malevolo sembra esser l’unico vero obiettivo da raggiungere: sistemare i sicuri. 

Vengo ora a due piccoli consuntivi, piccoli per lo spazio che potrò dedicare loro non per l’importanza che hanno.

Il primo riguarda quello amministrativo a cinque mesi dalle elezioni comunali. Non parlo di opere avviate e in fase di realizzazione né dei progetti annunciati. Sarebbe troppo facile rispondere che è ancora presto, anche se non è così proprio per tutte le cose. È invece tardi, sempre più tardi per i problemi della quotidianità che ho condiviso da tempo e più volte con i miei eroici ventitré Lettori (+24°). È stato avviato a soluzione quello del belvedere della Chiesa madre col taglio, sacrosanto e inevitabile, degli alberi. Non è stato ancora fatto nulla per i parcheggi selvaggi, per il ripristino della zona disco, che pure è ancora sulla segnaletica verticale, per le nuove paline marca spazio pedonale, per alcuni sensi unici che, in determinati punti, vanno ancora istituiti. Penso che, grazie alla tecnologia, sia ancora disponibile la nota redatta dal compianto Massimo Sulpizio, quando era Presidente del Consiglio comunale, che ripotava nel dettaglio gli interventi da fare, che sarebbero costati pochi euro e poco lavoro amministrativo da parte dei Vigili e degli altri uffici comunali. Occorrerebbe ancora poco lavoro e ci vorrebbero pochi euro per attuare quelle indicazioni di Massimo sui sensi unici. Il problema che, forse, è stato in un qualche modo affrontato ma non risolto è quello della sporcizia causata dalle deiezioni dei cani. I loro padroni, che si pensano furbi ma che stanno evidenziando la loro inciviltà, hanno deciso di prediligere la passeggiata dannunziana oltre le solite vie del centro e del centro storico. Hanno provato a pulire. Possono andarci non una o due volte a settimana ma tutti i giorni. Contro l’inciviltà di quei soggetti non ce la faranno. Occorre passare alla individuazione dei colpevoli e alle sanzioni, le più rigorose possibili. Altrimenti la bella passeggiata sarà sempre di più una costosa toilette per cani con vista panoramica. 

Non ho messo tra queste segnalazioni di ritardo nella soluzione delle quotidianità locali un problema che esiste e che mi è stato accoratamente segnalato più volte. Da questo spazio di libertà devo indicare la difficile situazione del borgo antico di Miglianico. A fronte della buona volontà e dell’impegno di chi tiene aperta la biblioteca, di chi organizza eventi e attività associative nella Casa delle Monache e nella sede dell’Accademia Musicale, c’è un crescente degrado dovuto ancora una volta ai padroni dei cani e non solo, che lì sono più facilmente individuabili anche perché sono molto più sfrontati nella loro inciviltà, ma dovuta anche alla cronicizzata situazione di un cantiere che giustamente è stato aperto per motivi di sicurezza ma  che sembra rimasto fermo senza far intravedere soluzioni a breve termine. Il Comune può farci poco o niente, lo so. Però il problema c’è e, se si vuole valorizzare il borgo che noi conosciamo come “Lu Cudacchie”, qualche soluzione andrà cercata e realizzata prima possibile.

Il secondo consuntivo che voglio condividere con i miei eroici ventitré Lettori (+24°) riguardaNovello e Castagne”. È andato tutto bene, molto bene, sia per il clima, sia per l’afflusso di popolo sia per i cibi preparati davvero magistralmente a partire dalla qualità dei prodotti, sia, ovviamente, per l’eccellente organizzazione allestita dalla nostra super Pro Loco. L’aver potuto utilizzare la piazzetta ha consentito una più comoda sistemazione delle attrezzature. Anche la dislocazione delle casse è stata felice visto che non ha creato la strozzatura che l’anno scorso ha limitato i movimenti da e verso gli stand gastronomici. Sulla musica, sul suo volume inappropriato e sulla sua incompatibilità con la convivialità ho già scritto e ho raccolto anche i pareri favorevoli di pochi coraggiosi. Penso che le cose non cambieranno. Nessuno può più negare che il problema c’è, visto che molti lo hanno segnalato. Tra l’altro, l’aver sistemato lo spazio musicale tra il bar Kadò e lo stand delle bevande, ha accresciuto sensibilmente il problema. Si può animare la sagra con la musica, che è stata di grande qualità artistica; si può certamente allietare le serate coi balli di gruppo, ci mancherebbe. La musica fa festa e, in certi momenti, si può anche alzare un po’ il volume, un po’, perché l’inquinamento acustico fa male come ogni altro inquinamento. Ma si può, si deve riservare attenzione a chi sta degustando i piatti e, nel farlo, si siede in compagnia di parenti ed Amici o con persone che conosce piacevolmente proprio in quella occasione. Direi che si può iniziare a far musica a una certa ora, alle 22/22,30, dopo aver dato spazio alla convivialità. E si deve collocare il gruppo della serata in uno spazio vicino, prossimo ma non dentro quello destinato agli stand e, soprattutto, ai tavoli. 

Notevole è stata la novità del pranzo di domenica, una prima che ha riscosso un grande successo, forse ben oltre le aspettative degli organizzatori. A fronte della difficoltà di spremere ulteriormente, dirigenti, soci e volontari impegnati nella cucina e nel servizio, va registrata una presenza che, oltre al successo, va sottolineata come segnale per prossimi eventi. Ormai è chiaro che il mangiare è una garanzia di presenze che nessun cantante, nessuna banda, nessun gruppo può garantire a meno che non si spendano tantissimi soldi. Oltre a questa garanzia consente la valorizzazione di prodotti e tradizioni gastronomiche locali, che pure vanno in parte ridefinite e precisate. Ne discutevano già da tempo, più che altro immaginando novità per altri eventi. Ecco allora che questa prova tentata e vinta dalla nostra super Pro Loco potrebbe suggerire qualche novità anche in altri appuntamenti locali, non per riempire vuoti di programmi ma per introdurre momenti qualificanti destinati, se riusciti, a diventare nuove tradizioni all’interno delle nostre feste tradizionali. Non faccio esempi e men che mai proposte, sarebbero bocciate non per la loro qualità ma semplicemente per la loro provenienza…

La parte più immediata ed emozionate del consuntivo relativo a “Novello e Castagne” 2024 è riservata al Grazie” che va urlato gioiosamente alla Pro Loco, al suo Presidente Nicola Santalucia, ai suoi infaticabili Dirigenti, ai Soci e ai tanti che hanno reso possibile un altro grande successo.

La manifestazione, va detto e non può esser taciuto stavolta, non è andata di traverso alle Cittadine e ai Cittadini e men che mai alle Socie ed ai Soci della Pro Loco. Per dirla col Sindaco, che ama queste immagini forti ma chiarissime, ancora una volta a Miglianico “il bene ha vinto e il male ha perso”.

Buona Domenica 

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