Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

La letterina del sabato 19 ottobre 2024

Care Amiche e cari Amici,

le sere di questo autunno si stanno animando di cultura, lo segnalo perché è importante. Lunedì scorso, come annunciato, le meravigliose volontarie che gestiscono la biblioteca “Paride Di Federico” hanno organizzato un primo evento dedicato alla lettura ed al commento di racconti brevi. Un’atmosfera molto accogliente e ben curata, con lampade, candele, comode sedute messe in cerchio e una rilassata tranquillità ha accolto i curiosi che hanno voluto accettare l’invito. Non eravamo in tanti ma neppure pochi, soprattutto se si tiene conto del tipo di evento, che in realtà cittadine decisamente più grandi non riescono a mettere nella stessa sala più di 20/25 persone. Del resto si è trattata della prima serata, un po’ anche di prova, per calibrare meglio quelle che verranno. Resta il fatto, per chi come me è un troglodita digitale, che affidarsi ai soli messaggini whatsapp non garantisce più di tanto sul piano degli inviti e della loro condivisione.

 

È vero che locandine stampate, manifesti e anche un messaggio audio sparato degli altoparlanti di una macchina, che gira per il territorio, non garantiscono presenze molto più numerose. Sempre ammesso che quegli strumenti siano compatibili per costo-denaro e costo-tempo con una iniziativa del genere, che, va precisato a lode di chi l’ha organizzata, è senza contributi pubblici o di sponsor. In fondo - vale per questa ed altre iniziative simili - non sono i mezzi che diffondono gli inviti a fare la differenza ma è la disponibilità dei singoli Concittadini a volerli ascoltare e a volerli memorizzare per partecipare. Spiace per gli assenti, anzi alla faccia loro: la serata è stata semplicemente meravigliosa, stimolante sul piano culturale, capace di liberare gli animi e di generare belle curiosità. Brave le organizzatrici, brave le lettrici, brave le commentatrici e brave le ascoltatrici (ero il solo maschietto, non bravo, ndr.). La serata sì è poi conclusa con il giusto tempo dedicato a the e tisane. Tutto bello, tutto buono, tutto perso da chi avrebbe potuto esserci e, per sciocca pigrizia, ha deciso di non esserci.

Dopo due soli giorni, un piccolo record almeno nella stori recente di Miglianico, c’è stato un altro appuntamento culturale: un cineforum, stavolta nella sala consiliare del Municipio, con la proiezione del film “L’Arminuta”, tratto dall’omonimo romanzo di Donatella Di Pietrantonio. La serata è stata organizzata da GiovaMI, il gruppo di giovani Concittadini che ha deciso di fare gruppo per organizzare questi ed altri eventi. Infatti, già mercoledì prossimo, 23 ottobre, presso la Casa delle Monache proporranno “Serata GiocaMI” e il mercoledì successivo, il 30 ottobre, riproporranno un secondo cineforum incentrato sul film “Assassinio a Venezia”. Quelli di GiovaMI stanno mantenendo le promesse fatte all’atto della presentazione del loro sodalizio. In questo evento di mercoledì scorso le presenze sono state più numerose rispetto a lunedì, non numerosissime ma è comprensibile sia per i motivi legati alle modalità di invito, sulle quali ho detto prima alcune cose, sia per questa iniziativa che a molti deve risultata forse strana, visto che il cineforum è una formula d’altri tempi, in fondo. Le cose belle e, soprattutto, quelle buone non hanno tempo, son sempre belle e buone. Il cinema, oltretutto, conserva il suo fascino. E poi, è bello poter avere il cinema qui a Miglianico. Essendo stato parte del gruppo di Amici che ha animato l’ultima stagione del cinema qui nella nostra Cittadina ormai tanto tempo fa, eravamo a cavallo tra il 1978 ed il 1979, resto legato a questa grande emozione. Ed emozione l’ho provata andando a veder il film l’altra sera in Municipio. Emozione l’ho provata soprattutto nella prima parte, quando l’iniziativa di GiovaMI è stata ben presentata da Eduardo Sulpizio ed il film è stato egregiamente introdotto da Chiara Di Prinzio. È una generazione che sta dimostrando di essere migliore della precedente, com’è giusto che sia, come è necessario che sia per garantire il futuro di una comunità.

Questi eventi bellissimi son stati vissuti di notte, visto che ormai fa notte sempre più presto. Di giorno, in questi giorni, è accaduto qualcosa di epocale. Sono stati tagliati gli alberi che hanno distrutto il marciapiede della strada che porta alla Chiesa madre di San Michele Arcangelo-Santuario di San Pantaleone. I miei eroici ventitré Lettori (+24°) possono ben capire perché dico che si è trattato di un fatto epocale. Su questo spazio di libertà, infatti,  segnalai per primo e praticamente da solo, il 25 maggio del 2013 (13 anni fa) questo disastro progressivo (clicca qui per leggere l'articolo di allora). Segnalai i danni già allora molto evidenti che quegli alberi avevano creato e che stavano progressivamente aggravandosi. Sono rimasto praticamente solo per anni. Poi se ne sono accorti ovviamente tutti, almeno tutti quelli che, almeno una volta l’anno, vanno a piedi a San Pantaleone. Ora, con un coraggio forse un po’ tardivo ma davvero notevole e lodevole, l’Amministrazione comunale ha deciso di eliminare quegli alberi, causa sia di gravissimi danni alla struttura, che non è un normale marciapiede ma un solaio a sbalzo, sia di disagio, perché occupano la maggior parte dello spazio che dovrebbe esser invece destinato ai pedoni, lì come altrove. Spero che non vengano sostituiti da essenze altrettanto dannose e ingombranti. Possono esser utilizzate quelle che abbiamo già in via Martiri Zannolli, comunque colmando le aiuole in modo da lasciar aria alla pianta e spazio ai pedoni, tenendo conto che lì, anche lì, ci si deve poter passare con passeggini e carrozzine.

Immagino quante critiche siano piovute sul nostro Sindaco, che, oltre a questi, ha dovuto far tagliare anche i cipressi altrettanto dannosi oltre che malati del Cimitero. Non deve preoccuparsi, i critici di turno, i negazionisti e terrapiattisti locali, devono pur dire qualcosa sennò stanno male. Del resto, hanno tempo, in questa consiliatura e nei successivi cinque anni per poter criticare il Sindaco Fabio Adezio: gli alberi saranno stati ripiantati, saranno alti e frondosi, e loro staranno ancora a criticare. Com’è accaduto per altre opere: loro a criticare poi le opere son state ben concluse e loro ancora lì a criticare. 

Care Amiche e cari Amici, vorreste sapere cosa ha deciso “Miglianico Cambia” alla fine del suo meeting ri-organizzativo di sabato scorso? Non ve lo posso dire perché non lo so. Non sono iscritto a “Miglianico Cambia” dove, fatte le dovute percentuali di raffronto, conto più antipatie e diffidenze che nell’opposizione. Non posso neppure dirvi quel che mi hanno raccontato, almeno non nel dettaglio, per evidenti motivi. Diciamo che son stati enunciati bei propositi, programmi di ripresa, di rinnovamento e di rilancio, e snocciolati organigrammi. Ma nulla di che. Se la sede resterà chiusa e silenziosa come negli ultimi cinque anni, e se aspetteranno la prossima campagna elettorale per riaprirla e farsi rivedere come associazione, sarà stata solo una piacevole giornata trascorsa tra buoni amici in una bella location. Meglio di niente, molto meglio di niente di questi tempi, ma nulla di che. 

Buona Domenica 

Joomla templates by a4joomla