La letterina del sabato 28 settembre 2024
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- Categoria: Notizie
- Pubblicato Sabato, 28 Settembre 2024 07:37
- Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,
con una qualche sorpresa ho appreso che, dopo le ripetute (e da tutti ignorate) segnalazioni sul decoro urbano, ci sono stati Cittadini i quali, negli ultimi giorni si sono accorti che la passeggiata dannunziana, ancora nuovissima e da completare nei dettagli, è stata scelta dai possessori di cani come lussuosa toilette con vista panoramica per i loro animali da affezione. Hanno questa presunta affezione per i cani e nessun amore per la propria cittadina, che significa non avere rispetto per i propri Concittadini. Qualcuno ha trovato anche l’aspetto positivo in questa penosa vicenda, anche se di positivo, alla fine, non c’è nulla: la predilezione per la passeggiata dannunziana ha significativamente ridotto la presenza di “ricordini” in via Roma. Lungo la quale, però, pochi ma tenaci Cittadini, imperterriti, volontariamente fuori legge, stupidamente accaniti nel farlo, continuano quotidianamente a gettare le buste con i rifiuti delle proprie case o delle loro pertinenze nei cestini pubblici destinati ad altro. Sarà il caso di toglierli quei cestini ad uso privato, così quantomeno si renderà difficile a questi incalliti incivili lo sfregio quotidiano che con i loro rifiuti di casa fanno a tutta Miglianico.
Torno alle notizie apprese. C’è chi chiede multe, chi si limita a segnalare la maleducazione, ritenendola sanabile in breve tempo senza alcuna sanzione e nemmeno un rimprovero, segno di un ottimismo umanistico da paradiso terrestre. Queste ed altre sono argomentazioni e riflessioni tutte di buona validità. Siccome queste le abbiamo già superate nell’analisi fatta più volte su questi fenomeni brutti, disdicevoli, sconfortanti, anche se uno poi ti dice che è così anche altrove, siamo già al passo successivo. Faccio qui un richiamo che davvero non mi sarei aspettato né augurato di dover fare da questo spazio di libertà. Ma l’opposizione è ancora in vacanza o diversamente attenta alle cose locali. Qualcuno lo deve fare. Il richiamo è legato alla più semplice regola democratica: uno si candida, si impegna su un programma, promette di fare certe cose, prende i voti per aver la delega a fare quelle cose. Poi, se viene eletto, ancore di più se vince, le deve fare. Allora, il Sindaco, Fabio Adezio, e la sua bellissima squadra di “Miglianico Cambia” hanno promesso, tra maggio e giugno scorso, che “dopo aver messo nelle priorità delle altre consiliature il risanamento di bilanci, la sicurezza di luoghi strategici e la sistemazione dei conti e della macchina amministrativa”, questo sarebbe stato il quinquennio della cura del territorio, della grande operazione di manutenzione e della sistemazione dei particolari che fanno quello che si chiama decoro urbano. Ebbene, sono passati ben più dei primi 100 giorni dalle elezioni e dall’insediamento, e non si sente né si vede ancora nulla. O, meglio, si continuano a vedere strade insozzate da escrementi di cani, cestini pieni di buste di rifiuti casalinghi, un centro abitato sporco e trasandato, che non appare davvero come tale perché continua ad esser il far west delle auto che parcheggiano “a piacere”, dovunque. Lo ripeto ancora, dobbiamo decidere, tutti noi, non solo i nostri bravi amministratori comunali, se qui, a Miglianico, vengono prima le persone o se il primo posto nel rispetto e nelle attenzioni ce l’hanno le auto, i cani e tutto quello che persona umana non è. Il resto viene da sé.
Miglianico ha scelto di dare fiducia a chi ha promesso una grande opera di manutenzione e di tutela del decoro urbano. Ora, non in futuro, lo dobbiamo esigere, dobbiamo democraticamente pretendere che le promesse vengano mantenute, con tutte le forme di stimolo, di sollecitazione e, se non ascoltati, di protesta consentiti. Non si diventa nemici dell’amministrazione comunale se da essa si chiede il rispetto degli impegni. L’amministrazione comunale, cioè il Sindaco, gli assessori e i consiglieri, ciascuno per il proprio ruolo, diventano nemici dei Cittadini se non fanno quel che hanno promesso. Dobbiamo fare tutti quel che è nelle nostre personali possibilità per far sì che tutto funzioni al meglio, in questo caso che tutto sia più pulito, più ordinato e quindi più bello. Non dobbiamo crogiolarci nelle polemiche, che sono più appassionanti del fare e del pensare per risolvere i problemi, ma fanno perdere solo tempo e, in qualche caso, anche la faccia, ammesso che li si sia conservata decentemente a livello civico. A fronte di queste semplici considerazioni c’è chi preferisce una inutile confusione. C’è chi pensa che le chiusure dell’acqua potabile facciano parte di un grande disegno di manipolazione delle masse: riecco la piccola Spectre de noantri. Ovviamente c’è chi pensa ma non dice apertamente che il Sindaco stia pensando solo ai grandi progetti perché... C’è chi ipotizza che anche la banale chiusura del cimitero sia frutto di una strategia non si sa bene di quale forma di asservimento del popolino o di alimentazione del malaffare. Oh, e che è?! Vabbè, la polemica, ci vuole. Va bene tutto, il voler discutere di tutto. Ma poi ci sono le cose serie e le idiozie. Restiamo a quelle serie, al paese sporco, invaso da auto maleducate, alle toilette per cani i cui padroni sono campioni di maleducazione, che è già tanto da discutere e risolvere. Il Sindaco “padrone delle acque” e altre fesserie del genere lasciamole alle divertenti discussioni da bar dello sport e agli amanti della dietrologia a tutti i costi.
Aggiungo una nota di servizio, se così la possiamo definire. Il sabato mattina, da noi c’è il mercato. Però, mi raccontano i nostri simpatici ambulanti, quando il mercato apre non c’è nessuno che controlli né gli ambulanti (che son bravissimi, quasi sempre) né i parcheggiatori della notte né la viabilità in centro. Se i nostri bravissimi Vigili urbani non possono prendere servizio alle 7 del sabato mattina per motivi di organizzazione del loro lavoro, si incarichi la Protezione civile o ci si organizzi in un qualche altro modo. Sennò si dovrà presto rinunciare a fare il mercato. Chiudiamo il mercato del sabato, i bar in piazza chiudono la domenica, resta solo la Santa Messa delle 10,30, certo non un evento di massa. Dovremo tornare a fare proselitismo religioso per avere una piazza affollata nel fine settimana.
Sono piccole provocazioni, solo piccole provocazioni. I miei eroici ventitré Lettori sanno che tali sono e niente contano. Sanno che, da tanto tempo, vado sollecitando un momento di riflessione tra le associazioni e tra associazioni e cittadini di buona volontà affinché si possano mettere a fuoco tante piccole cose per poi riuscire a farne molto bene alcune, cioè quelle che saranno state individuate come le migliori per Miglianico.
Una cosa molto buona è stata fatta. Ieri sera, nell’auditorium del Polo scolastico, è stata presentata la nuova “Miglianico Calcio”, ora non più SS ma ASD. In questa novità c’è tanto di una passione antica, trasmessa di Padre in Figlio, che è uno dei grandi valori capaci di fare di un gruppo di case e di alcune persone una Comunità. Impegnato fino oltre la mezzanotte, nella organizzazione de “La Notte Europea dei Ricercatori” all’Università (che fa parte del mio lavoro...), purtroppo non ho potuto partecipare alla manifestazione, e me ne scuso pubblicamente con l’Amico Notaio Stefano Anzideo, il quale ha voluto telefonarmi personalmente, dimostrando una delicatezza ed un’attenzione che non merito ma che mi ha commosso quando ha voluto spiegarmi che mi stava invitando perché “sei ancora il Presidente del Borgorosso”, la squadra dei Tornei Cittadini nella quale anche lui ha giocato, e per il lungo e affettuoso legame col suo Papa, Paolo Anzideo. La passione che sta ridando vita e speranze al calcio cittadino è un gancio tra cielo e terra. Parlare di calcio a Miglianico e poi di Miglianico Calcio significa abbracciare nel ricordo persone indimenticabili, ciascuna protagonista di un periodo, da quelli pionieristici dei fratelli Ciavatta a quelli di don Vincenzo che fu tra i realizzatori del campo sportivo allora anche foro boario (chi non ricorsa la biglietteria nella pesa) passando per la stagione povera ma bella dei tre Peppe (Firmani di “Guizzardo”, il Presidente, Mancinelli “Mapone” il segretario, Cupido “di Sante Vite” il capo dell’organizzazione) alla quale davano una mano Vittorio Volpe, il compianto ragionier Alberto Ricciuti e tanti altri, compreso il mio Papà, fino alla stagione piena anche di grandi traguardi del duo Paolo (Anzideo) &Mario (Aurora). I tutte queste stagioni e anche in quelle che sono state le mezze stagioni del Calcio a Miglianico, la passione è stata la vera spinta, la linfa vitale di oltre 70 anni di calci al pallone e di tifo genuino. Oggi queta passione c’è, c’è ancora per fortuna. È bello. È importante. È preziosa. Non va sprecata né corrosa da quelle che passioni vere non sono.
Il Calcio, a dimensione paesana, lo preferisco al grande calcio. Non è romanticismo fuori tempo. Penso che riportare gente al campo a veder giocare il Miglianico dei Miglianichesi, anche in una categoria poco importante, forse meglio in una categoria poco importante, sia una scommessa che deve essere lanciata a vinta prima possibile.
Del resto, le scommesse quando sono a dimensione reale, come quelle della nostra Miglianico, si possono vincere. Lo dimostra nel suo piccolo questo spazio di libertà. ”Viva Miglianico” nacque, infatti, dodici anni fa, la prima uscita risale al 30 settembre del 2012. Fu davvero una scommessa temeraria. Senza esperienza nel settore, con la sola voglia di mettere in campo una voce libera, capace di sfidare la maggioranza e di regalare a tutti uno servizio utile, la decisione di realizzare “Viva Miglianico”, all’inizio, aveva in sé quel certo non so che di romantica scommessa. Non conta ora quel che ne pensano i nostri detrattori-a-pescindere, quelli che neppure leggono o finiscono di leggere e hanno la condanna e la derisione già sparate. Non conta il computo dei followers né dei like né dei commenti. Conta che da 12 anni “Viva Miglianico” c’è, è viva e gode di ottima salute, grazie a voi. Buon compleanno a “Viva Miglianico” e a voi che siete “Viva Miglianico”.
Buona Domenica