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La letterina del sabato 21 settembre 2024

Care Amiche e cari Amici,

sono passati da un po’ i fatidici 100 giorni dalle elezioni comunali che hanno portato alla vittoria di “Miglianico Cambia” e del suo Sindaco, Fabio Adezio, confermandolo per la terza volta consecutiva alla guida della nostra amministrazione. Non è stato notato da alcuno, o forse sì ma non ne ho avuto notizia, che dopo Arnaldo Valignani, Fabio Adezio è il primo Sindaco di Miglianico ad aver vinto per tre volte consecutive. E lo ha fatto - anche questo sarà sfuggito a molti - aumentando ogni volta voti e percentuali di consenso, il che non accade proprio così di frequente in Italia. Non lo pensa (ancora) e non lo dice nessuno, però qui certe cose si possono scrivere affidandole al tempo: Fabio Adezio potrebbe eguagliare il record del barone Valignani che fu eletto quattro volte di fila.

 

Lui dice di no. I suoi, cioè quelli tra i suoi che hanno una certa (infondata) ambizioncina, sperano di no. Gli avversari, ovviamente, aborrono questa ipotesi. Eppure è molto meno remota di quanto si possa oggi immaginare. Sì, ci sono scenari che prevedono nomi nuovi, ci sono anche impegni e accordi in tal senso. Però oggi dentro la maggioranza un possibile nuovo Sindaco pronto per il 2029 non c’è ancora, nella minoranza stanno messi anche peggio, ci sono auspicabilmente quelli di GiovaMi ma devono ancora fare un pezzo di strada per consolidarsi senza sfaldarsi. Quindi, per scelta o per mancanza di altra scelta, oggi l’unica ipotesi che sta in piedi è un “Fabio Adezio IV”. A margine di questo, per tonare alle considerazioni più legate al recente passato, quello di tre mesi e mezzo fa, va annotato il fatto che Dino De Marco ha perso la sua prima prova elettorale dopo averne vinte due con Nicola Mincone sindaco e due da candidato sindaco. 

Cosa significa? Nulla. Diciamo che sono appunti per chi vorrà scrivere una Piccola Storia locale.

Oh, sapendo della pletora di politologi e superesperti che possiamo vantare a Miglianico, non mi permetto certo di fare valutazioni e, men che mai, analisi in questo frangente. Le facciano loro. Ci illuminino loro, ci svelino i meccanismi ed i flussi elettorali, ci spieghino motivi e strategie di certi risultati. Siamo pronti ed attenti ad ascoltare o a leggere le loro dotte lezioni, senza alcun pregiudizio, anzi con una grande curiosità e una positiva voglia di imparare qualcosa. Direte: “ma cosa vuoi che ti dicano se manco se ne sono accorti di queste cose?” Ma no! Se ne sono accorti. Hanno analizzato tutto, conoscono tante cose, loro. Forse hanno pensato che non fosse il caso di segnalarle a tutti perché c’erano ben altri fatti che si imponevano per la loro importanza. O, forse, se ne sono solo dimenticati. Nulla di grave.  

Ai miei eroici ventitré Lettori (+24°) dovevo solo segnalare, come provo a far sempre, un elemento che ha caratterizzato o contraddistingue Miglianico nello svolgersi della sua vicenda storica.

Restando a cifre spesso usate nella narrazione di questo millennio, i 100 giorni dalle elezioni sono stati spesso utilizzati dai Sindaci come traguardo volante per dire qualcosa, per presentare un qualche risultato annunciato e concretizzato, per rifesteggiare la vittoria elettorale. Anche per sentirsi, casomai, rimproverare altro dall’opposizione o dai Cittadini nelle varie forme della loro partecipazione alla vita locale. In passato è accaduto anche a Miglianico, se non ricordo male, questo celebrare i primi 100 giorni. Allo scoccare dei 100 giorni del corrente “Fabio Adezio III”, invece, nulla: il bene e il male hanno taciuto. Forse, più semplicemente, non ci hanno pensato a segnalare questo o quello per i primi 100 giorni di amministrazione. Non potranno farlo ora, dopo questa confidenza fatta ai miei eroici ventitré Lettori (+24°) letta forse da qualche visitatore di questo spazio di libertà in cerca di aria buona. Gli uni e gli altri non possono far vedere che leggono “La Letterina del sabato”, robaccia inutile, non alla loro altezza. 

Visto che non la considerano, posso liberamente segnalare che in questi 100 giorni non ho visto ripristinare la zona disco nel centro abitato, non sono state sanate concessioni chiamiamole “fuori legge” nella occupazione o nella destinazione di spazi pubblici, non è migliorata la cura del centro abitato, è perdurata (e perdura) la discriminazione del centro abitato e di alcune contrade a favore di altre contrade nella fornitura di acqua potabile, sono ancora in vacanza tecnici e operai dei cantieri che hanno animato di polemiche e oggi vedono spenta la curiosità dei Cittadini per opere strategiche e comunque di grande utilità. L’estate, in fondo, è filata liscia tra una festa e una sudata, tre gattini e qualche cipresso. Si sono spompati presto anche i nostri oppositori che, a differenza di quanto solitamente accade, neppure hanno acceso il classico fuoco di paglia ad inizio consiliatura. Dopo qualche scaramuccia, più che altro brutte figure, hanno ben pensato di starsene in vacanza, casomai tirando qualche sasso ogni tanto. Care Amiche e cari Amici, non ci sperate! Questo clima che sembra stabile ma che è solo degli ultimi giorni, non durerà. Sarebbe bello avere un autunno caldo di proposte e contro proposte, di segnalazioni che evidenziano problemi e interrogano gli amministratori, di accuse e di difese e contro attacchi su singoli argomenti di interesse comune, anche, perché no, di iniziative e di eventi promossi dalle due parti, maggioranza e minoranza. Temo, invece, che tornerà la polemica, al massimo quella.

Torno un attimino ai numeri più o meno simbolici e rituali per una precisazione che, a volte, mi viene chiesta e che da tanto non ripeto.

Quando parlo dei “miei eroici ventitré Lettori” non parlo di ben determinati 23 Concittadini quasi ci fosse un club di Lettori della Letterina. Ovviamente non parlo di “miei” in senso di possesso, nessuno qui è di nessuno. Questo è uno spazio di libertà non di appartenenza vincolante. I miei ventitré Lettori” è una citazione presa “in prestito” dal grande Giovannino Guareschi, che fu anche autore della serie di don Camillo e Peppone. Il quale, a sua volta, contandone meno, prese spunto dai “miei 25 lettori” dei quali l’ancor più grande Alessandro Manzoni scrisse nei Promessi Sposi. Insomma, è un modo per indicare quelli che un grande scrittore come loro o un semplice Cittadino come me quelli che pensa, in realtà spera, siano i lettori affezionati, non necessariamente concordi con quanto si va scrivendo. 

In un recente commento su fb, una gentile Concittadina mi ha quasi rimproverato perché insisto a parlare di ventitré Lettori quando “hai oltre mille follower”. E che è? Chi sono? Chi ha mai pensato ad avere follower, cioè persone che mi seguono?! Viva Miglianico” è nata e vive come strumento di servizio, dando notizie, raccontando vicende, pescando nella aneddotica locale, rispolverando fatti datati, presentando e commentando quelli correnti. Questo è stato fatto, al meglio delle nostre possibilità, senza avere alcuna intenzione di contare un seguito e mai un successo di pubblico. Se avessimo pensato a queste cose avremmo fatto altro, saremmo tenaci digitatori social, polemisti a cadenza oraria più che quotidiana, cacciatori di dietrologie e spifferatori di cose viste guardando dal buco della serratura. No, Viva Miglianico è una cosa semplice, alla fine siete voi, i miei eroici ventritré Lettori, che ogni tanto dite “jamm’a vide’ chi dice che lu... (‘mbicille?, cretine? #x@#@#? Fate voi)”. 

La gioia, la piccola soddisfazione che alimenta questa lieve e serena fatica è nel sentir dire ogni tanto, proprio ogni tanto, “sono il tuo 24° Lettore”. Confesso che è una piccola gioia che, come è accaduto e vi ho raccontato, tocca il cuore quando il nuovo 24° Lettore viene da te, ti stringe la mano così forte da trasmettere una genuina simpatia, una simpatia vera, che colpisce in un mondo dove le cose vere sono sempre più rare. 

Questo basta a “Viva Miglianico”, sentire che qualcuno ha letto, ricevere una stretta di mano che arriva al cuore, scoprire meravigliati un nuovo 24° Lettore ogni tanto, sapere di qualcuno che ci stramaledice a sproposito, nulla di più. 

Viviamo di pochissimo. Ma siamo davvero vivi qui a “Viva Miglianico”.

Venerdì prossimo, 27 settembre, nel Campus di Chieti dell’Università “G. d’Annunzio”, incentrata sul tema “We care”, ci sarà l’edizione 2024 de “La Notte Europea dei Ricercatori, aperta soprattutto ai nostri giovani e giovanissimi, anche con il riconoscimento dei PTCO. Anche questa edizione vedrà seminari, esperimenti, incontri, visite ai laboratori, spettacoli, l’esibizione degli “HeiMI”, il DJ Set e tanto altro ancora. Un appuntamento da non perdere e da non far perdere ai nostri ragazzi. Sarà preceduto, il 24 mattina, nel Campus di Pescara dalla tappa di #NonCiFermaNessuno, con Luca Abete e il successivo 25 settembre pomeriggio, ancora nel Campus di Chieti, il Graduation Day che avrà come ospite Vincenzo Schettini.   

Domani, domenica 22 settembre, è San Maurizio. Buon onomastico a tutti i Maurizio.  

Buona Domenica 

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