La letterina del sabato 20 luglio 2024
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- Pubblicato Sabato, 20 Luglio 2024 12:41
- Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,
dopo la Letterina di sabato scorso nulla è mutato nel disordine del traffico e nel non ripristinato decoro di strade e piazze. Aspettiamo, fin quando la pazienza ci aiuterà a farlo.
Ieri sera, come vi avevo preannunciato, la musica ha ricordato a tutti noi la figura di Nevio Cetrullo grazie al Concerto di beneficenza eseguito dal Coro “Giacomo Puccini” di Chieti, diretto dal maestro Loris Medoro. La manifestazione, voluta dalla Famiglia di Nevio e ben organizzata dall’Amministrazione comunale con il supporto della nostra super Pro Loco, sta fortunatamente diventando un appuntamento tradizionale che, speriamo, non mancherà di crescere, radicandosi nella nostra piccola tradizione locale per la sua specialissima caratteristica legata appunto alla solidarietà alimentata e sostenuta dall’arte. Purtroppo, un impegno assunto molte settimane fa mi ha impedito di esserci fisicamente se non alla fine, in tempo per u saluto e un pensiero. Nulla avrebbe mai potuto impedirmi di esser lì, durante il concerto, col cuore grato e commosso per l’Amicizia che Nevio ha voluto donarmi.
La serata di ieri, illuminata da una bellissima luna, è stata affollata e gioiosa. Bella ed affollata è stata anche la serata di domenica scorsa, dedicata al meraviglioso concerto dell’Orchestra Giovanile Europa diretta dal maestro Andrea Di Mele. La manifestazione ha mantenuto pienamente promesse e, purtroppo, anche alcuni piccoli, “vecchi” vizi, sgradevoli sbucciature che stentano a guarire.
Domani ci sarà la terza edizione di “Beer & Bike” lo strano e apparentemente goliardico abbinamento tra birra e bicicletta. Ritrovo, alle 8,30 e partenza alle 9,00 dalla Chiesetta della Madonna delle Piane dove è previsto anche l’arrivo che sarà coronato da pasta party, panini e, ovviamente, birra.
Anche questa manifestazione è organizzata della Pro Loco, guidata con infaticabile solerzia dal Presidente, Nicola Santalucia, e animata dai suoi bravissimi Dirigenti e Soci. Ogni occasione è quella giusta per dire grazie alla nostra Pro Loco, per dire grazie a tutti quelli che propongono, fanno, danno una mano, sostengono anche solo con un incoraggiamento le tante cose belle che si fanno ogni anno a Miglianico.
Prima della prossima Letterina, cioè il 25 luglio, alle ore 18,30, nella Biblioteca “Paride Di Federico” (Casa delle Monache), ci sarà la presentazione del libro “Rima sbauttite” di Gino Bucci “L’Abruzzese Fuori Sede”. È molto bello, e ne va dato pieno merito al Comitato Feste presieduto da Olivi Sarra, che il programma delle Festività Patronali di quest’anno si apra con la presentazione di un libro. Se non ci fosse stata la festa, simpaticamente atipica, della serata San Giacomo, fortunatamente allietata dal “Benedetta Music Live”, la presentazione del libro avrebbe dovuto esser più degnamente collocata in “prima serata”. Un libro non riesce certo a far concorrenza ad un bel momento di festa popolare. Comunque, è sempre meglio presentarlo in un orario non comodo piuttosto che mai. Il libro durerà di più. La presentazione di un libro è un bel momento da vivere. Leggere un libro è sempre una bella esperienza.
C’è una bella novità che pochi avranno notato, non perché non sia degna di nota ma perché son pochi, diciamo che non son moltissimi quelli che ogni sera partecipano alla Novena di San Pantaleone. La Santa Messa infatti viene celebrata sul sagrato della Chiesa di San Rocco, all’aperto, sotto il firmamento, una cornice molto suggestiva oltre che climaticamente più opportuna.
Ieri, intanto, è stata pubblicata una notizia che merita, per ora, una piccola riflessione. Miglianico è passata dalla fascia 3 alla fascia 2 per il rischio terremoti. Il provvedimento dell’Agenzia Regionale della Protezione Civile deve essere ben valutato, perché è vero che colloca in fasce diverse i territori nei quali saranno diversamente distribuite risorse per la prevenzione ma è anche vero che potrebbero poi esserci precauzioni e prescrizioni più impegnative per la realizzazione degli immobili e delle opere che l’uomo colloca sul territorio. Fortunatamente Miglianico ha già messo a posto tutti gli edifici pubblici. Anzi, non fortunatamente, perché non è stato un colpo di c... fortuna, ma è stato grazie alla lungimiranza ed alla puntigliosa programmazione attuata dall’Amministrazione comunale dal 2014 in poi. Eh si, quelle opere che tanto hanno dato fastidio prima di divisori nel 2019 e recentemente ai perdenti delle elezioni 2024 sono oggi una garanzia anche di fronte al peggioramento della classe di rischio sismico del nostro territorio.
A proposito di terremoti, non di quelli veri ma di quelli politici, sono stato giustamente anche se molto delicatamente, richiamato da alcuni Amici. Mi han detto che, nella rapida analisi del voto condivisa con i miei eroici ventitré Lettori (più 24°), non hanno trovato nessun accenno ad alcuni Concittadini che sono rapidamente entrati nel novero dei “pentiti”. Si, care Amiche e cari Amici, dopo ogni elezione comunale, a memoria mia e non solo mia, oltre ai già richiamati “traditori”, ci sono i pentiti. Sono quelli che, subito dopo lo spoglio o solo qualche giorno dopo, van battendosi il petto ammettendo di aver sbagliato a votare questo o quello, prevalentemente gli sconfitti. Ma non solo. Perché ci sono non pochi che “si taglierebbero la mano” per aver votato “quisse c’ha vinte”. I riposizionamenti, il più delle volte, sono di mera convenienza o sono determinati dal dover rientrare con un buon pretesto nella quotidianità di certi rapporti. Insomma, sono scuse, messe in scena, da vere facce toste. Poi ci sono quelli che pentiti lo sono davvero, il che può capitare - pare sia capitato in questi giorni - quando si capisce l’inganno con il quale si è stati circuiti o si possono verificare le reali intenzioni che erano nascoste dietro la propaganda accolta come valido motivo per dare la preferenza a certi candidati. Ci sono anche quelli che si pentono solo per aver dovuto constatare che non si è concretizzato numericamente quel che si aspettava come risultato. Poi ci sono quelli che non hanno la serenità di ammettere di aver votato per chi ha perso, perché, in fondo, pochi ammettono tranquillamente di aver preso veramente, quindi dicono di aver sbagliato a votare.
Tra quelli che pentiti lo sono davvero o fanno finta di esserlo, ci sono scelti Concittadini. A ad alcuni di loro, in forza degli ottimi rapporti personali che c’erano e che abbiamo mantenuto, ho detto: “Avete fatte nu figurone!”. Si. Hanno fatto davvero “nu figurone“, facendo da contorno garrulo e battagliero a certi candidati della parte perdente. Li hanno sostenuti, quasi patrocinati, tanto erano impegnati nei giorni della campagna elettorale. Lo hanno fatto con la prosopopea di chi non solo pensava di stravincere ma anche di poter poi esser clemente amministratore della vittoria. “Noi vinceremo. Ma tu non preoccuparti. Ci sono io, tu sei al sicuro”. Chi ha detto ed ha anche elaborato pensieri simili non ha fatto “nu figurone”?! Non sto scherzando. Come non scherzo quando segnalo personaggi che non hanno voluto mancare l’ennesima occasione della propria vita, in alcuni casi con non pochi anni moltiplicatori di simili brutte figure già fatte in passato. per fare una ennesima figuraccia, personale prima che da sostenitore della parte che non avrebbero mai dovuto sostenere, e con quanta energia e voluta appariscenza. Non hanno fatto “nu figurone”?
Alcuni di questi Concittadini sono stati già “pentiti”, un po’ perché riescono a perdere anche quando non dovrebbero e se ne accorgono sempre dopo, un po’ perché hanno la faccia tosta a prescindere, un po’ anche perché i “pentiti” lo sanno fare amando troppo i posti prossimi al potere, per quanto piccolo ed inefficace possa essere quello locale. Ma tant’è, son fatti così. Continueremo a voler loro bene, come sempre. Ma si ricordino, loro e anche i pentiti veri e meno veri, che Miglianico non è New York. Ci conosciamo tutti. I pentiti qui non hanno bisogno particolari regimi di protezione, non si possono nascondere. A proteggerli basta la gran faccia tosta che hanno. In fondo sono personaggi caratteristici, nel senso proprio del mondo dello spettacolo, cioè impersonano i ruoli da caratterista, consapevolmente o anche senza saperlo. Ma lo sanno tutti gli altri.
Buona Domenica.