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Miglianico in festa. E festa è stata

Ieri sera Miglianico è tornata a far festa. È stato il nostro auspicio. E festa è stata. Una vera festa, una festa gioiosa, colorata di gente sorridente e spensierata, di amiche e amici che hanno condiviso cose buone e cose belle. È stata una festa meravigliosamente piena di tanti, tantissimi giovani e giovanissimi. Che spettacolo! Oltre alla musica, ai canti, ai balli, ci son state tante cose buone da mangiare: la pasta cotta alla perfezione, condita con attenzione e servita col sorriso da Donne meravigliose, le festose pizze fritte delle Sorelle Volpe&Co, quasi lune piene che illuminavano i volti dei tanti in fila, prodotte a ciclo continuo, le succulente pizze offerte dal mitico Luigi’s, gli immancabili panini con la porchetta e fiumi di birra, di vino ma anche di acqua fresca, che, col caldo che ha fatto, è stata provvidenziale. 

 

È mancato lo stand del bicarbonato e anche quello dell’elisir digestivo “Fattelecalà”. Gli organizzatori sono stati previdenti: non c’erano quelli che avrebbero dovuto affollarlo. In verità, ed è una buonissima notizia che mi fa piacere dare qui, alcuni tra quelli, pochi ma più intelligenti delle cose correnti e certamente più innamorati di Miglianico, ci sono stati, hanno fatto festa e basta. Bravi. 

Gli altri, quelli che hanno perso anche ieri sera, mancando l’appuntamento con la festa di tutti, al posto di polemizzare, al posto di perder tempo facendo gli accessi agli atti (sic) e negarsi una serata così bella, a questo punto potrebbero lanciare un segnale di grande novità, un segnale che sarebbe per loro la rivoluzione del bene: organizzino la loro festa, per ringraziare i loro sostenitori e per accomunare i vincitori coi vinti. Casomai la facciano più grande e più bella, che non sarebbe male come gara. Penso che “Miglianico Cambia” al completo ci sarebbe. 

La Festa del ringraziamento che il Sindaco, Fabio Adezio, e tutta “Miglianico Cambia”, cioè, la lista e i sostenitori, hanno voluto offrire ai Miglianichesi, è stata l’occasione per una bella serata che ha lanciato un messaggio chiarissimo: Miglianico è viva, vive, sa vivere e qui si vive bene.

Il Sindaco, nel breve intervento fatto a metà serata, ha detto poche cose ma molto significative anche se non pienamente aiutato da un’amplificazione un po’ limitata rispetto alla vastità della folla sparsa nella piazza pullulante di tavoli e di panche. Dopo aver salutato tutti, ringraziando gli ex-Sindaci presenti, la nostra super Pro Loco e tutti quelli che hanno consentito la perfetta riuscita della manifestazione, e dopo aver rivolto il cordiale benvenuto agli ospiti non di Miglianico, tra i quali il Sottosegretario regionale con delega al Turismo, Daniele D’Amario, ha detto poche cose ma tutte importanti. Il Sindaco ha elencato la quindicina di cose che si andranno a realizzare (erano una ventina ma si è fermato al punto 15, ndr.). Ha annunciato il grande piano di manutenzione straordinaria che interesserà tutto il territorio comunale e, unitamente ad esso, la creazione di commissioni fatte di Cittadini che collaboreranno con l’Amministrazione comunale segnalando criticità, suggerendo soluzioni, individuando cose nuove da fare. La parola d’ordine è “partecipazione”. Il Sindaco ha poi detto chiaramente che non intende perdere tempo con le polemiche che si vanno trascinando dalla fine della campagna elettorale, che per lui è definitivamente chiusa. E che risponderà a quelle polemiche, che pure perdurano, con un totale silenzio. 

Che facciamo, lo pubblichiamo l’intervento del Sindaco anche se non è depositato in Cassazione né all’Archivio di Stato? Ma sì. Eccolo qui (clicca qui per leggerlo integralmente).

Sfido chiunque a dimostrare che questo intervento come quello fatto in consiglio comunale lo abbia scritto io.

Facciamo così. Mettiamo sul piatto 100 €. Se qualcuno riesce a dimostrare che quegli interventi li ho scritti io verserò i 100€ alla Caritas parrocchiale. Se non ci riusciranno, ciascuno di quelli che vorranno accettare la prova verserà i suoi 100€ alla Caritas parrocchiale. Così la chiudiamo in bellezza e facciamo anche un po’ di bene. Possiamo darci appuntamento a margine del prossimo Consiglio comunale, o, più solennemente, in piazza sabato o domenica mattina. 

Venendo a cose più serie e molto più piacevoli, voglio raccontare un paio di episodi occorsimi ieri sera. Certe cose solitamente non le racconto ma, in questo clima di festa, è bello aggiungere cose belle alla meraviglia della serata che abbiamo vissuto in piazza. Un Concittadino, che conosco da tanto tempo, un uomo serio, un gran lavoratore, una persona simpatica non per quel che sto narrando, è venuto a salutarmi dandomi una stretta di mano di quelle che trasmettono una robusta sincerità. “Voglio stringerti la mano. Sono il tuo ventiquattresimo lettore. Bravo”. Non è la prima volta che mi capita. Mi è capitato più volte che Concittadine e Concittadini vengano a dirmi di esser il “Tuo ventiquattresimo Lettore”, immaginando che io li abbia contati. Sapete che questo modo di individuare genericamente i Lettori delle “Letterine” l’ho mutuato dal grande Giovanni Guareschi ed è stato fatto, ovviamente, senza contare i singoli, anche perché non saprei come fare. Però, ieri sera, quel gesto, quella sincera e vigorosa stretta di mano mi hanno commosso, mi hanno colpito davvero. Ed oggi devo dire che è bello sapere di avere un Lettore in più, e che Lettore. Continuerò a rivolgermi ai “miei eroici ventitré Lettori” perché non potrò stravolgere un mito come Guareschi. Ma nel mio cuore, da ieri sera, c’è un ventiquattresimo Lettore speciale, più speciale di altri, che pure son tutti affettuosamente annoverati nella nicchia luminosa del “Ventiquattresimo Lettore”. 

Poco dopo, facendo la fila per il secondo o terzo bicchiere di birra per brindare con il mio Amico, Luca De Lutiis, una gentile Signora, che pure conosco da non pochi anni, mi ha ringraziato: “Quello che scrivi, per noi che viviamo lontano da Miglianico è molto utile”. Mi era già successo qualche anno fa di aver avuto un simile attestato e penso di averlo raccontato. Queste testimonianze, semplici nella loro disinteressata sincerità, sono l’emozionante energia che dal primo giorno alimenta “Viva Miglianico”, che è viva come la Miglianico che amiamo.      

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