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La letterina del sabato 10 giugno 2023

Care Amiche e cari Amici,

nel narrare quel che accade in questi giorni nella nostra amata Miglianico potremmo utilizzare poche sillabe per segnare in calendario alcune date con “si”, “no”, “forse”, tra otto giorni”, “chissà”.   

Nell’agenda da tavola o sul calendario appeso in casa ma anche sull’agenda del nostro smartphone possiamo appuntare che l’infiorata del Corpus Domini che si celebra domani anche quest’anno si farà (in copertina c'è l'immagine del 2019 ripresa dal drone di Luca Vincenzo Di Clerico). Il paziente lavoro di preparazione da parte delle signore (e signori) attive in parrocchia - a loro vanno grandi lodi e gioiosi ringraziamenti - sta iniziando in queste ore con la raccolta dei fiori e la predisposizione della porzione della piazza destinata ad essere artisticamente decorata. È bene ricordare che tutti possiamo/dobbiamo partecipare nel dare una mano o semplicemente portando fiori o acquistandoli o affidandone l’acquisto e la consegna direttamente alle nostre bravissime fioraie che hanno i loro punti vendita a Miglianico.

 

L’infiorata del Corpus Domini non è una tradizione locale. È stata introdotta pochi anni fa e non è ancora attecchita più di tanto, anche se lo spettacolo, pur se limitato ad una porzione di piazza, è sempre molto suggestivo. Del resto la processione del Corpus Domini, la più importante dell’anno liturgico, è andata progressivamente perdendo di attenzione e anche di partecipazione: un segnale da analizzare e valutare senza superficialità.

Non possiamo invece mettere in agenda alcuna data per gli incontri che Sindaco e amministrazione comunale faranno con i Cittadini nelle contrade e nel centro abitato. Pare sia tutto pronto da un pezzo, tranne il calendario delle singole riunioni. A questo punto qualcuno comincia ad ipotizzare un ulteriore spostamento al prossimo autunno, possibile certamente, ma non auspicabile perché la gran parte di quanto detto e discusso in quelle future occasioni sarebbe rovinata dall’essere praticamente in campagna elettorale, un clima tutt’altro che propizio per certe iniziative.        

Possiamo invece appuntare, con le Feste Patronali di luglio, le serate delle Contrade del Piacere, che anche quest’anno ci saranno nella prima settimana di agosto. Non abbiamo invece date da cerchiare per gli altri appuntamento delle manifestazioni estive. Ci saranno sicuramente, ma non sappiamo ancora ufficialmente quando, sia quelle organizzate dalla nostra super Pro Loco sia quelle organizzate dall’Accademia Musicale Mellianum di Miglianico che andrebbe maggiormente coinvolta o interrogata sul non voler esser maggiormente coinvolta.   

Possiamo infine cerchiare la data del 16 giugno per il ritorno della politica attiva, quella dei partiti nazionali. Venerdì prossimo, infatti, alle 21:00, presso la Sala civica comunale, “Il nuovo PD di Miglianico incontra i Cittadini sul tema: Presentazione nuovo Direttivo del Circolo locale e proposte per il futuro di Miglianico”. È un appuntamento da non perdere. Oltre alla attesa introduzione dell’Amico Silvio De Lutiis, fresco coordinatore del Circolo Val di Foro del PD e dominus piddino locale, potremo ascoltare gli interventi del Presidente del Circolo di Vallata, il professor Marcello Salerno, e del segretario provinciale del PD, Leo Marongiu. L’aspetto più interessante sarà che sapremo ufficialmente nomi e ruoli delle Concittadine e dei Concittadini che hanno deciso di dedicare tempo e passione al neonato Circolo PD di Miglianico in qualità di segretario e dirigente. Potremo così anche capire abbastanza facilmente cosa i neo iscritti del PD locale intendono fare e come vogliono schierarsi in vista delle prossime elezioni comunali. Insomma, qualcosa comincia a muoversi anche sul fronte della politica che si interessa al territorio. Da non pochi giorni, come i miei eroici ventitré Lettori già sanno, si susseguono gli incontri dell’insieme-che-divide e della stessa maggioranza di Miglianico Cambia per allestire le rispettive liste. Dei loro candidati a sindaco sappiamo, anche se, in mancanza dell’ufficialità, preferiamo mantenere una giusta cautela nel propagandarne i nomi.

Un’ultima data va ricordata, è quella di oggi, 10 giugno. Per fortuna non la troviamo sui calendari delle ricorrenze civili. Sarebbe stata la data anniversaria dell’entrata dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale, con tanto di ripetizione fino allo sfinimento di quel “Vincere (11 minuti di applausi) “e vinceremo” (17 minuti di applausi) urlato da Mussolini piazza Venezia e ripetuto dalla radio in ogni casa dell’Impero. Questa assenza, una buona assenza, deve portarci ad una riflessione attuale che si possa trasformare in invocazione attiva di pace. Non sono preoccupato più di tanto dalla guerra che si sta combattendo in Ucraina. La guerra non è mai una cosa bella, mai. Ma quella tra Putin e l’Ucraina si sta a suo modo stabilizzando anche se non si prevede la sua rapida conclusione. Quel che mi preoccupa, e tanto, è la situazione in Kosovo, troppo dentro l’Europa, troppo alimentata da vecchi e laceranti contrapposizioni etniche, troppo facile come strumento dirompente e deflagrante oltre quei confini per chi non ama l’Europa, soprattutto se unita ed in pace.

Buona Domenica. 

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