La letterina del sabato 3 giugno 2023
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- Pubblicato Sabato, 03 Giugno 2023 10:31
- Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,
oggi condivido con i mie eroici ventitré Lettori poche riflessioni a consuntivo di quanto abbiamo vissuto nei giorni scorsi e fino ai giorni scorsi.
Le riflessioni potrebbero condensate in un’unica valutazione ma è bene tenere distinte le cose anche quando sembrano essere genericamente assimilabili. Si tratta infatti di pensare e ripensare a quanto avvenuto nel semestre degli “Incontri in Comune” e a quanto registrato a consuntivo della terza edizione di “PoetaMI . Miglianico Borgo in Poesia” svoltasi la settimana scorsa.
Gli “Incontri in Comune” sono stati pensati, organizzati e realizzati dal Gruppo Comunale per la promozione della cultura, presieduta dal professor Antonello Antonelli, con il sostegno ed il patrocinio dell’Amministrazione comunale e della nostra super-Pro Loco. Sono stati doni eccezionali, singolarmente e messi tutti in fila, eventi di rilevante spessore culturale e di grande effetto divulgativo. La somma dei valori messi in campo da ogni singolo “Incontro” è molto alta: in nessuna o in pochissime località vicine e meno vicine si sono registrate iniziative simili, ricche come la nostra per la qualità dei relatori e per l’importanza degli argomenti affrontati. Per questo il consuntivo è decisissimamente positivo. La scelta di non diffondere gli “Incontri” via web, sia con diretta streaming sia in pillole registrate, è stata determinata dalla volontà di stimolare, anzi di scuotere i Concittadini per riportarli alle attività in presenza, all’esserci anche per incontrarsi e per far tornare a vivere i luoghi della nostra comunità. Le presenze ci sono state e sono state sempre attente e partecipi oltre che gratificate da quanto ricevuto da ciascuno in ogni serata. Sinceramente speravo di più in termini numerici, non molto ma qualcosa in più. Va capito ora se a monte ci sono stati problemi di comunicazione, di sollecitazione collettiva e istituzionale o anche di quell’efficacissimo coinvolgimento che è e resta il passaparola. Prima di questo va indagato perché chi “avrebbe dovuto” esserci spesso - quasi mai - non c’è stato. Mi riferisco non provocatoriamente ma chiaramente a chi ha dato si sostegno e patrocinio ma non testimonianza con la presenza. Mi riferisco a chi ha detto la sua nella serata riservatagli senza ascoltare quella degli altri relatori nelle altre serate. Mi riferisco a chi parla e sparla di un “paese morto o moribondo” e poi se ne sta a casa o va a bivaccare in un bar. Mi riferisco a chi è rimasto avvolto nella pigrizia pantofolaia e teledipendente generata o alimentata dalla lunga stagione pandemica: un ventre molle della nostra società locale che rischia di scivolare nel limbo nebbioso nell’incontentabile-a-prescindere.
Questa e le altre valutazioni da fare e poi da approfondire serviranno soprattutto sul piano organizzativo nella fase di allestimento del prossimo semestre degli “Incontri in Comune”, che potrebbero avere anche una qualche anteprima fuori cartellone in estate, se nel cartellone estivo ci sarà posto e se ci saranno le giuste opportunità. Il che significa saperlo prima possibile per poter far qualcosa di importante.
I numeri delle presenze oggettivamente non entusiasmanti però non certificano affatto un fallimento. Perché, se si guardano altre iniziative simili o anche più scintillanti, meglio supportate da pubblici denari ed organizzate in località che hanno molti più abitanti di Miglianico, si può constatare che lì a mala pena si arriva ad un pubblico di trenta/quaranta persone. Al loro confronto gli “Incontri in Comune” sono stati un successo anche in termini di partecipazione. Si dirà che è la cultura che tira poco. Sarà ma non possiamo pensare di far crescere i Cittadini e le Comunità a forza di divertimenti. Con i giochi nei circhi e le distribuzioni di grano un tempo si teneva buona la plebe. In ogni caso un successo oggettivo c’è stato. Perché resta la eccezionale qualità degli argomenti e il valore dei relatori che sono venuti a Miglianico gratuitamente e con grande disponibilità e simpatia verso al nostra Comunità. Questo non significa che ci si debba fermare a crogiolarsi in questi effluvi di vittoria. Occorre ancora tanto impegno.
Vengo all’altro consuntivo “culturale”. La settimana scorsa abbiamo vissuto la terza edizione di “PoetaMI - Miglianico Borgo in Poesia” che ha visto per la prima volta un programma diviso in due giorni per poter dedicare, in una serata speciale, tutto lo spazio al Premio di Poesia “Paride Di Federico”, giunto quest’anno alla sua XIV edizione.
I numeri in questo caso sono contrastanti. Le poesie in concorso sono state tante. Non molte sono state le presenze ai diversi appuntamenti (troppi e troppo ravvicinati?) previsti dal programma. Chi è stato presente venerdì scorso alla premiazione degli alunni e degli studenti vincitori delle due sezioni del Premio di Poesia “Paride Di Federico” nel salone della “Casa delle Monache” ha potuto facilmente condividere la notazione che occorre invitare tutta la classe della primaria o della secondaria (Elementare e Media, ndr) coinvolta, senza annunciare prima il nome dei premiati. Questo potrà sortire due effetti, ambedue positivi: il primo è che sarebbero presenti tutti i 70/80 e più autori delle bellissime poesie in concorso, accompagnati dalle rispettive famiglie; il secondo è che i vincitori potrebbero avere la gioiosa vicinanza e l’applauso dei loro compagni di classe e non dei soli familiari.
Alla serata successiva, quella di sabato presso il Piazzale delle Monache, si è notata una discrepanza tra la partecipazione di poeti provenienti davvero da tante parti d’Italia e l’assenza di un pubblico adeguato, segnatamente del pubblico locale. Mi ha fatto specie il constatare che anche i residenti del Borgo antico di Miglianico non abbiano voluto neppure affacciarsi, così, per pura curiosità, ma siano rimasti stesi sui divani, passivamente illuminati dagli schermi televisivi. Era una serata fresca, questo è vero. Ma ci son dei Concittadini che avrebbero dovuto esserci perché hanno chiesto ed ottenuto il nostro voto per rappresentarci e non possono accampare scuse metereologiche per la loro colpevole assenza quando ci sono eventi di tale portata. Ci sono Concittadini che ricoprono incarichi in associazioni che sono protagoniste nella organizzazione anche di eventi pubblici, i quali dovrebbero avere la dignità di saper rappresentare quelle associazioni quando Miglianico è in vetrina a livello nazionale grazie ad eventi organizzati al massimo livello istituzionale locale. Ci sono anche Concittadini che escono sempre per la serale e salutare passeggiata: cosa li ha deviati dal solito percorso che pure era arricchito dalle pregevoli esecuzioni musicali del gruppo guidato dal maestro Francesco Di Tizio? Ci sono, in questo caso ma anche nella vicenda degli “Incontri in Comune”, concittadini che continuano a pensarla come ai tempi del Muro di Berlino, fortificati nella loro avversione-a-prescindere dai nefasti effetti della propaganda propalata dall’insieme-che-divide. Sono quelli che non vanno alle iniziative organizzate da chi amministra perché loro si ritengono nemici della maggioranza (sic).
Per fortuna chi fa le cose non pensa a certe cose e va avanti per il bene di Miglianico. Grazie a loro la nostra Cittadina in questi ultimi anni ha accresciuto in proprio prestigio a livello culturale facendosi conoscere un po’ ovunque come accogliente Borgo della Poesia. Sembra poca cosa, invece è tanta roba. Son semi che, con paziente tenacia, portano a belle fioriture.
Care Amiche e cari Amici, queste riflessioni andavano fatte qui, in questo spazio di libertà, perché le cose che si van facendo hanno bisogno di essere prima sostenute, poi vissute e infine analizzate. E c’è anche bisogno, anzi è semplicemente giusto dedicare un momento di speciale attenzione per incoraggiare chi le fa con tanta passione e generosità di impegno, affinché sappia che se per certi soggetti sono appuntamenti scartati e gettati con indifferenza nel cestino della memoria per tanti altri - diciamolo, per i migliori - sono momenti di crescita.
Passo all’ultimo consuntivo meritevole di una piccola riflessione da condividere con i miei ventitré Lettori. Più che un consuntivo è una piccola coda relativa all’ultima Letterina, alla parte cioè relativa alle prossime elezioni comunali e a come ci si sta preparando per arrivarci. Non mi aspettavo commenti e reazioni particolari perché, in fondo, quel che è stato scritto in quella Letterina non ha in sé nulla di trascendentale né di sensazionale. Eppure ci sono state piccole ma non isolate reazioni - non social ovviamente - di opposta provenienza ma dello stesso tenore: fastidio. Il lavorio che si sta facendo per allestire la rinnovata lista di “Miglianico Cambia”, guidata dal Sindaco Fabio Adezio, e quello che sta ripensando lo schieramento erede dell’insieme-che-divide che vede restringersi a uno i possibili candidati a sindaco, non possono essere tenuti fuori dalla comune attenzione. Mi son limitato a registrare le cose essenziali, direi scontate. Forse non tutti la pensano così, o meglio, pensano di poter lavorare in segreto per poi fare uscite ad effetto. Qualcuno poi si è sorpreso dell’annuncio - una semplice ipotesi, benché tutt’altro che campata per aria - di una terza lista politicamente marchiata. Non ho svelato nulla perché nulla c’è da svelare. Una tranquilla analisi di quel che accade qui e nei dintorni porta a valutare questa ipotesi che ha un suo solido fondamento nei fatti che accadono e che stanno per accadere. La stessa ipotesi, al contempo, si scontra con le difficoltà che ho segnalato in linea teorica ma che altri, invece, attivamente interessati a far qualcosa sul fronte dei tentativi, hanno dovuto invece semplicemente constatare: non è facile trovare Donne e Uomini pronti alla bisogna.
Lo stato dell’arte è questo. Anzi sta già succedendo altro. Ma non è ancora tempo di parlarne.
Buona Domenica