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Articoli

A sette anni dalla morte di don Vincenzo

Sento ancora la sua voce,  lo vedo compiere i suoi gesti, inconfondibili, sull’altare, in sagrestia, all’armonium, lungo la navata della Chiesa, nei meandri della casa parrocchiale, in giro per Miglianico. Sono trascorsi sette lunghi anni da quando, all’alba dell’11 ottobre del 2005, solennità della Mater Populi Teatini, don Vincenzo è tornato nella Casa del Padre ma sembra che questo tempo non sia mai neanche iniziato. E’ vero, vedere con gli occhi del cuore non è vedere la realtà. Ma quanta realtà davanti ai nostri occhi ci parla di don Vincenzo. Quante cose ci raccontano la vicenda straordinaria di un uomo di fede e di opere, un tipo di prete che non era facile incontrare allora e che non sarà facile incontrare nel futuro.

Il mio don Vincenzo non se ne andrà mai.

Tutta la mia infanzia, tutta la mia giovinezza, tutta la mia vita, fino al giorno del suo ricovero, sono stati giorni con lui come Parroco, guida amorevole ma discretissima, consigliere puntuale e lungimirante, uomo dalla cordialità gratuita anche se velata dalla una gran timidezza. Il mio ultimo incontro con lui è stato in ospedale. Non poteva parlarmi ma intendeva bene quel che dicevo. Gli chiesi se aveva avuto paura. Ho avvertito un cenno come un sì. Ma poteva aver paura di quel disagio, che non gli lasciava spazio per il suo fare, il suo incessante fare. Della morte non aveva paura. Questo era scritto nei suoi occhi. Gli dissi che gli volevamo tutti bene e che pregavamo per lui.  Lo salutai come avevo fatto con Papà, baciandolo sulla fronte, mai toccata prima, che mi è rimasta sulle labbra, liscia, rotonda, serena.

Omaggio a Lucio Zannolli

Dio ha scelto per lui il giorno di San Francesco d’Assisi per aprirgli le porte dell’eternità. 

Lucio Zannolli, Lucio, semplicemente Lucio come tutti lo abbiam sempre chiamato, ha iniziato il Suo viaggio più bello nel giorno del Santo Patrono d’Italia ma anche del Santo poverello. Il Buon Dio ha scelto per lui un giorno di così grande significato.

Ho sperato che potesse farcela ma avevo capito che non l’avrei più rivisto.

"I contadini sono benestanti": così il sindaco rifiuta la proposta di riduzione della Tarsu

«I coltivatori diretti di Miglianico sono benestanti, non hanno bisogno di riduzioni»: la sconcertante risposta del sindaco ad una proposta di “Viva Miglianico Viva”

Il gruppo di opposizione aveva chiesto sconti del 15% e del 10% per la Tarsu da applicarsi ad alcune tipologie di immobili ad uso agricolo e per famiglie di pensionati, mentre l'amministrazione chiede il rimborso anche di 50 euro di consumazioni al bar del Golf Club

 

Miglianico, 29 settembre 2011

 

Per il sindaco di Miglianico, Dino De Marco, a capo di una variopinta coalizione di sinistra-destra-centro, i coltivatori diretti del paese non posso vedersi applicare alcune riduzioni della Tarsu in quanto, secondo la sconcertante dichiarazione fatta in Consiglio comunale, essi sarebbero «tutti benestanti, quindi possono pagare le tasse per intero»: così il primo cittadino ha risposto alla proposta, formulata tramite una mozione d'indirizzo firmata dai consiglieri di opposizione Gianleo D'Ercole, Marco Almonti, Federico Anzellotti ed Amedeo Santalucia, di applicare alcuni sconti alla tassa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani per alcune tipologie di immobili ad uso agricolo.

Il presidente del Consiglio comunale lavorava in nero al golf

Il presidente del Consiglio comunale e delegato al golf lavorava in nero nella struttura sportiva: multato dall'Ispettorato del Lavoro, è stato assunto!


Il gruppo di opposizione chiede le dimissioni di Lorenzo Antonelli dal suo incarico

 

Miglianico, 8 novembre 2011

 

Il 23 luglio scorso l’Ispettorato del Lavoro di Chieti, dopo ripetute verifiche, ha “pizzicato” il presidente del Consiglio comunale di Miglianico, Lorenzo Antonelli, a lavorare dietro il banco del bar annesso al Golf Club. Per questo, gli ispettori hanno elevato alla struttura, di proprietà comunale, una multa di 5.000 euro che il titolare del bar, concessionario del Comune, ha dovuto sborsare, e hanno disposto la chiusura dell’esercizio per venti giorni. Per sanare questa irregolarità, che avrebbe impedito lo svolgersi di cene e cerimonie di vario tipo, già previste, lo stesso presidente Antonelli, che tra l'altro detiene al delega al Golf, è stato addirittura assunto dall’esercente del bar-ristorante per un periodo di due mesi in modo da evitare la chiusura.

Piano Regolatore Generale. Il vocabolario aiuta

Carissime e Carissimi,

uno dei temi più frequentemente elencati nei programmi di tutti i sindaci e di tutte le liste in occasione delle elezioni comunali è il Piano Regolatore Generale. Cosa sia il PRG è noto ai più e nulla ormai importa il dibattito che allora ci fu sulla accettabilità del fatto che lo Stato potesse intervenire così decisamente su certe materie. Ma non tutti riflettono su alcuni aspetti attualissimi di rilevante importanza.

Infatti il PRG è il vero progetto di sviluppo del territorio, il programma strategico di chi amministra un comune, è lo strumento complesso che decide il futuro non tanto delle singole parti dell’ambito comunale ma soprattutto delle iniziative economiche, della posizione che il Comune intende assumere rispetto al territorio, delle idee di residenzialità, della vivibilità di una località e dei servizi che la rendono concreta. In esso c’è, o comunque ci dovrebbe essere, l’idea che del futuro di una intera Comunità locale hanno un sindaco e la sua maggioranza. In esso vi devono essere le regole che  garantiscono equità tra i Cittadini, trasparenza dei percorsi, parità di opportunitànella valorizzazione delle singole parti del territorio.

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