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La Casa dei Miglianichesi: presentato il progetto del nuovo Municipio. Ingegno, modernità, bellezza e fruibilità senza sprechi. Davanti al nuovo il vecchio ha scelto la fuga

Sarebbe tutto da raccontare, minuto per minuto, il fine mattinata di sabato 31 ottobre in Sala Civica, nell’occasione sala consiliare del Comune. Ma la cronaca minuta potrebbe portarci lontano e comunque non sarebbe forse capace, da sola, di evidenziare note, curiosità e sensazioni che stanno nei fatti ma che i fatti da soli non possono illustrare. Convocato per le 11,30, il Consiglio Comunale urgente per approvare il progetto del nuovo Municipio, è iniziato in realtà con un po’ di ritardo, alle 11,50 circa, con il civico consesso presente al gran completo. La sedia del consigliere Di Sipio, dopo aver sostato qualche minuto, vuota, a centro sala, si è ritrovata sul luogo d’origine, laddove l’hanno collocata gli Elettori, cioè a fianco di quelle della maggioranza. Ma è stato solo un dato geografico: il suo occupante, nel momento qualificante della seduta, ha nuovamente seguito le direttive della minoranza del M5S, senza nulla spiegare. Ma di questo si dovrà parlare in altra data, come già annunciato.

Il mistero della sedia spostata - alias - La maggioranza perde pezzi o qualcuno si è perso la maggioranza?

Il richiamo al passato per meglio comprendere alcuni fatti contemporanei non è solo un esercizio che molti fanno e che sanno fare traendone indubbie illuminazioni o, comunque, indicazioni per non cadere in errori evitabili. A volte il richiamo al passato è solo un atto quasi istintivo, perché ci sono notazioni, ricordi o riferimenti che ci vengono spontanei.

Il 12 ottobre, per chi ha frequentato le scuole dell’obbligo almeno fin verso la fine del secolo scorso, era il giorno della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo. Ci toccava questo richiamo ogni anno con temi disegni e altre attività scolastiche. E in molti, perciò, associamo automaticamente questa data proprio a quel lontano evento di mezzo millennio fa. Si tratta di una cosa così conosciuta da essere diventata fonte di citazioni proverbiali. Ad esempio, per sminuire una qualche trovata si dice “ecco, questo ha fatto la scoperta dell’America!” o in maniera più dotta si fa richiamo all’uovo di Colombo quando si è trovata una soluzione semplice che nessuno aveva ancora presentato.
Involontario o determinato, comunque divertito, se ci fosse, il facitore della nostra piccola storia locale ci ha fatto fare una scoperta proprio il 12 ottobre del 2015.

È l’ora del disco

Da quando la tecnologia lo ha sostituito con CD, memorie digitali e altri ritrovati, il disco è strumento poco citato. Resta nel gergo quotidiano di alcune professioni e in poche citazioni, visto che anche quelli volanti si chiamano più sinteticamente UFO. Da noi, a Miglianico, invece, sta per tornare al centro dell’attenzione e anche di vibranti polemiche.
Ormai sarà questione di giorni e dovrebbe (il condizionale è sempre consigliato) partire la nuova disciplina dei parcheggi nel centro urbano con ampie zone riservate alla sosta a orario, appunto alla cosiddetta “zona disco”.

E se Miglianico fosse il primo comune fbfree?

Mi ha sorpreso sentire la reazione positiva, molto positiva di più d’uno quando ho lanciato quella che era un’amabile provocazione fatta per far altre due chiacchiere in compagnia. “Devo chiedere al Sindaco (chi mi manderà a quel paese) – questa la provocazione lanciata - di emanare un’ordinanza per fare di Miglianico il primo paese “fbfree”, cioè senza utilizzo di Facebook, almeno per un week-end e poi per qualche altro fine settimana all’anno, senza calendario preventivo”. Il provvedimento, in via sperimentale, spiegavo, potrebbe esser abbinato ad un totale divieto di circolazione dei mezzi a motore, tutti, tranne quelli destinati al trasporto pubblico e alle emergenze. La reazioni sono state sorprendentemente positive, anzi qualcuno ha voluto aggiungere altro, che non val la pena dettagliare ora.

Libertà di movimento e non solo

Aver vissuto una meravigliosa stagione estiva, non solo dal punto di vista climatico, è stata un’esperienza che ha lasciato bei ricordi ma anche non pochi spunti di riflessione.

Qualcuno dice che si sono fatte troppe feste. Altri dicono, ovviamente, cose opposte, quanto ad apprezzamento, cioè lamentano che si fanno tante cose ma manca il big, il concerto superaffollato o l’evento di rilevanza nazionale. Il fatto certo è che la Pro Loco, con la sua nuova e brillante organizzazione, rivelatasi un eccellente mix di vecchi e nuovi dirigenti, ha saputo rispondere alla grande alle attese di chi chiedeva un’estate animata da eventi di ogni sorta. Alla Pro Loco si sono affiancati protagonisti di ieri e di oggi, dall’ASD ADES all’Accademia Musicale, passando per altre associazioni, soprattutto per le molte ore del generoso volontariato di tanti, arrivando al Comitato Feste (anch’esso nuovo) con la supervisione e la concreta attività di supporto e spinta dell’Amministrazione Comunale.

Consuntivo positivo. Già detto?

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