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I primi due anni di “Miglianico Cambia” e le responsabilità della maggiore età

Nel susseguirsi di eventi istituzionali e confronti pubblici con “anime di cartone” e “sorpresine vintage” è trascorso quasi invisibile il secondo “compleanno” dell’Amministrazione comunale guidata dal giovane e brillante Fabio Adezio sotto l’egida di “Miglianico Cambia”.
Il consuntivo, dopo i primi ventiquattro mesi. è positivo per tre motivi sopra tutti e oltre tutti gli altri.
Primo motivo è il cambiamento nel modo di amministrare, di gestire il denaro pubblico badando al risparmio anche dell’ultimo centesimo, nel relazionarsi con il territorio, con le istituzioni senza considerarle amiche o non amiche, e soprattutto nel confrontarsi apertamente con i Cittadini. Il cambiamento complessivo è stato netto ed è stato avvertito, ovviamente, con diverse e diversamente interessate sensibilità, da tutti, anche da chi non lo ammette pubblicamente o, se è costretto a farlo, lo maschera addirittura di allarme e addirittura di urlati segnali di arresto.

I 70 anni della Repubblica. Una donna abruzzese alla Costituente. Monarchia no, ma un po’ di tentazione assolutistica c’è ancora…fuori dal Comune

Anche quest’anno è stato opportuno non affrettarsi a segnalarvi la Festa della Repubblica. Benché si trattasse del 70° compleanno della Repubblica Italiana era giusto attendere per vedere come sarebbe stata la manifestazione pubblica organizzata dal Comune. Prima, mentre la pioggia sconvolgeva i programmi degli amatori sportivi, c’è stato il rincorrersi affrettato di copia-e-incolla sui social per celebrare il 2 giugno. Qualcuno, mi dicono i frequentatori di quegli spazi, dopo la figura barbina rimediata scappando con la coda tra le gambe dal confronto civico, s’è fatto trovare un frase addirittura sul fascismo e l’ha manipolata alla meno peggio nel penoso percorso che fa “chi non po’ vàtte sacche e vàtte sacchètte..”, con ciò aggravando soltanto la vergogna che arrossava la sua fronte che, come la faccia, è di duro metallo.

Finalmente!!!

Buone notizie, care Amiche e cari Amici di Viva Miglianico. Dopo la stagione elettorale con i suoi riti, le sue scene più o meno rinnovate, i suoi appuntamenti stretti in soli venti giorni di calendario, si torna al confronto aperto tra i protagonisti della vita politico-amministrativa locale. Non siamo ancora ad una nuova formula ma la novità c’è. Finalmente.

Un piccolo gesto di grande valore civico

La differenza tra il bene e il male è evidente, anche nelle piccole cose. E, a volte, queste piccole evidenze ci fanno pensare.
L’esempio è di ieri mattina. Sabato, giorno prefestivo, mercato in piazza, il solito via-vai di persone con una piccola curiosità, che tanti neppure avranno notato: una perdita di acqua (acqua potabile) da un tombino lungo via Roma, all’inizio della salita di san Rocco. Qualche giorno fa, qualche metro più su, era stata riparata una rottura. Ieri il problema sembrava essersi ripetuto.
In questi casi noi ci comportiamo così: passiamo, guardiamo, al limite chiediamo per sapere meglio cosa accade, poi, al massimo indichiamo ad altri, a chiunque altro, il da farsi, che sia chiamare qualcuno o telefonare a questo o quell’ufficio. Normalmente andiamo via trascinando la nostra becera condanna sul niente che funziona, sui politici che rubano, sui dipendenti pubblici “fannulloni di stato” e cose simili. E lasciamo lì il problema, come se riguardasse altri, come se l’acqua potabile che si spreca abbondantemente per una grossa perdita sia a carico di altri e non anche di noi stessi, visto che quell’acqua è entrata nel nostro circuito comunale e la pagheremo tutti (tutti quelli che l’acqua la pagano, ovviamente).

La sfida alla conservazione: primi elementi di analisi

Care Amiche e Cari Amici di Viva Miglianico,
chi, ieri sera, non ha partecipato alla “sfida-confronto” ideata e lanciata dal sindaco, Fabio Adezio, ha perso una grande occasione per avere elementi importantissimi di valutazione sulle cose che si vanno svolgendo a Miglianico da non pochi mesi a questa parte.
Ci sarà il tempo per raccontare ogni dettaglio. Aspettiamo l’inondazione dei commenti che tracimerà dai social prima di fare il resoconto puntuale di quanto s’è potuto vivere con crescente gioia e soddisfazione personali, visto le conferme che quasi ogni parola detta facevano arrivare alle tesi sempre sostenute su questo spazio di libertà.

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