Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

Articoli

“L’ultimo sguardo” di Cesidio D’Amato

Questa poesia del maestro Cesidio D’Amato ha tutta la profondità e il respiro lungo dell’azzurro mare che simboleggia in essa l’animo umano. Questi versi non appartengono alla raccolta “Tempe di villègne. Li copiai con il pc della redazione de “Il Tempo”, come evidenzia chiaramente il carattere della stampante ed ancor più il foglio forato che la alimentava all’epoca sul quale i versi sono impressi. Probabilmente era una di quelle che il maestro D’Amato mi diede quando gli fu chiesto di preparare l’omaggio in versi per il “Val del Foro Club” di Toronto, pubblicato ieri. 

“Agli amici del Club Val di Foro” di Cesidio D’Amato

Ho conservato il manoscritto originale di questi versi ora copiati per la bisogna, che il maestro Cesidio D’Amato scrisse, ma ovviamente non firmò, per la pergamena destinata come omaggio al “Val del Foro Club” di Toronto. La pergamena che potrebbe recare qualche piccola variante rispetto a questa che è la versione originale dell’autore, era tra gli omaggi che recò con sé la delegazione del Comune di Miglianico, guidata dal Sindaco Mario Amicone. Invitata appositamente essa fece visita a quel sodalizio animato anche da nostri Concittadini emigrati a Toronto, in Canada, sul finire degli anni ’80 del secolo scorso. Di quella delegazione mista di amministratori e Cittadini, se non ricordo male facevano parte, tra gli altri, l’ingegner Gianni Cataldo e l’indimenticato Tommaso Ricciuti detto “Calimero”.  

“Magge” di Cesidio D’Amato

Entriamo in questo mese e lo vogliamo colorare di speranza con i versi del maestro D’Amato che ci propone questo come il mese dell’allegria. Il maggio dei suoi ricordi ci presenta qualcosa che pure molti di noi hanno vissuto e che quasi non c’è più. 

Il mese di maggio, il mese della Madonna era l’inanellarsi di appuntamenti quotidiani in chiesa per la recita del rosario, per la messa e per intonare quei canti che, a riascoltarli ora, trovano sulle nostre labbra parole che pensavamo di aver dimenticato.

“Lu cànte de la primavère” di Cesidio D’Amato

C’è serenità, c’è la gioia affidata alla sinfonia cantata dagli uccelli in questa poesia del maestro Cesidio D’Amato. Per chi non l’ha mai fatto, anche per chi non ha colto l’occasione di questa distanza dagli affanni quotidiani, per chi lo ricorderà tra undici mesi c’è anche l’invito a spegnere il rumore, inutile e confuso, della nostra fretta senza meta per ascoltare una delle sinfonie più belle del mondo: il canto della primavera.

“Lu Paese me” di Alberto Ricciuti

È una riflessione amara e, per certi aspetti, sempre attuale quella che esce dai versi del ragionier Alberto Ricciuti poeta per passione. Nel 1975 vedeva questo nostro Paese prossimo a “fare una brutta fine”. Quando ha pubblicato “Lu Paese me”, nella primavera del 2013, evidentemente aveva ancora motivo di inserirli nelle sua prima raccolta “Pensieri sparsi” compilata a quasi quarant’anni da quel 1975.

Joomla templates by a4joomla