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La letterina del sabato 31 agosto

Categoria: Notizie
Pubblicato Sabato, 31 Agosto 2019 10:27
Scritto da Maurizio
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Care Amiche e cari Amici,

in attesa di annunciare gli eventi che si vanno preparando per l’ormai imminente mese di settembre, a cominciare dalla Festa della Madonna delle Piane, voglio condividere con voi due velocissime riflessioni.

La prima può sembrare frettolosa più che veloce. Non è così. 

 

Siamo a quasi cento giorni dalle elezioni comunali e, per quanto si sente o si può leggere in forma più meno pubblica, non c’è traccia dell’analisi del voto fatta ad opera dei due gruppi che sono stati protagonisti dell’ultima campagna elettorale per le Comunali. Anche se il più delle volte questa analisi si svolge all’interno e non all’esterno, altrettante volte il succo di quella riflessione non resta segreto. 

È interessante verificare cosa ci hanno capito vincitori e sconfitti nei numeri che hanno delineato il risultato elettorale. Provocatoriamente posso azzardare che ambedue non ci hanno capito molto. È una sensazione più che una convinzione ma basta a sostenere questa simpatica provocazione. Aggiungo quanto ho provato a spiegare al consigliere Antonio Di Sipio nell’immediatezza del voto. La sua prima analisi era centrata su un punto essenziale, quello di non aver potuto piazzare almeno un o una candidata che evidentemente era nei desideri e nelle strategie elettorali dell’insieme-che-divide. Ho provato a spiegargli il mio punto di vista, scevro dall’analisi dei numeri come del resto lo era il suo. La presenza o l’assenza di uno o più candidati in una o in ambedue le liste è essa stessa un risultato. Ma su questo non si possono poi fare analisi a consuntivo. Con l’Amico Antonio Di Sipio ho insistito nello spiegare che, alla fine, il risultato è stato sostanzialmente determinato dai candidati sindaco. Provocandolo bonariamente, al fine cioè di fargli capire quella che era la mia analisi a caldissimo - eravamo in attesa della proclamazione dei risultati ma gli ho ripetuto il concetto anche qualche giorno dopo -  gli ho sintetizzato che il loro candidato a sindaco, l’Amico Carlo Biasone li aveva portati alla sconfitta. Perché? Perché il cosiddetto elettore medio legge la lista ma alla fine, se ha un dubbio tra due o più possibili preferenze, va a vedere chi è il capolista e in base a quello sceglie. Non solo, quando si deve provare a sconfiggere il sindaco uscente, per quanto sia competitiva la lista, lo sfidante deve essere capace di conquistare il classico voto in più. Nel nostro caso, accettando la provocazione di chi ritiene sic et simpliciter antipatico il Sindaco Fabio Adezio, evidentemente Carlo Biasone ha allontanato più voti del suo concorrente per maggiore antipatia o per qualcosa di simile.

È un’analisi veloce, dicevo, ma non frettolosa, sicuramente non è approfondita nella lettura dei voti e della loro ripartizione. Comunque ha alquanta forza per attendere quelle che altri potranno partorire, senza perdere di valore.

La seconda riflessione riguarda la Miglianico Tour.

In attesa di capire cosa sarà la sua 50^ edizione, in particolare quale sarà lo spirito che la alimenterà e la sosterrà nella fase di progettazione e di organizzazione, registro con piacere che la posizione più volte espressa su questo spazio di libertà, cioè che la Miglianico Tour è un patrimonio di tutti i Miglianichesi, viene autorevolmente condivisa negli ambienti dell’ASD ADES Miglianico. Non c’è orgoglio personale nel constatare questa condivisione. Ci sarebbe preoccupazione più che un generico disappunto nel dover constatare che questa condivisione non ci fosse o, ancor più malauguratamente, fosse solo di facciata. 

Nella lunga e gloriosa storia della nostra corsa d’agosto nata l’8 settembre del 1971 ci sono stati momenti difficili, passaggi che non vengono ricordati nel celebrarla. Nulla di male. Ma ci sono stati. Scartabellando alla ricerca di altro documento, mi è capitato di ritrovare una lettera che fu inviata a mezzo posta a me come a molti altri Concittadini nella primavera del 1982. Conteneva un accorato appello a far sì che si potesse organizzare la 12^ edizione della Miglianico Tour. I suoi autori, qualificatisi nella sottoscrizione come “Pro-Comitato Gruppo Podistico Amatori di Miglianico” partivano dall’assunto che il G.S. ADES “non se la sente di continuare”. Per farla breve noi destinatari della missiva venivamo invitati ad una riunione che si sarebbe tenuta il 2 giugno 1982, alle ore 19,30 presso il locale “BAR” di proprietà del signor Mennilli Romeo, sito in via Borgo Sud 41/A. In coda alla Letterina potete leggere integralmente il documento.  


Non ricordo i dettagli che precedettero e seguirono questo tentativo di salvataggio, certamente non furono scevri da polemiche. 

In ogni caso il pericolo non era così incombente né drammatico, tanto è vero che la 12^ Miglianico Tour fu organizzata e si svolse tranquillamente.

Questo piccolo ricordo, che oggi può essere un documento storico visto il tempo che è trascorso, è uno spunto in più per riaffermare quanto sia vero, storicamente oltre che sentimentalmente, che la Miglianico Tour è un patrimonio di tutti i Miglianichesi e che tale deve restare perché questa è la forza della sua vita così longeva e tanto gloriosa.

Buona Domenica.